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Quattroerre: importatori e distributori di birra da 40 anni

Attraverso la voce di Giampietro Rota, uno dei quattro fratelli titolari dell'azienda Quattroerre di Torre de' Roveri, racconta la storia di una passione che dura da 40 anni: importare e distribuire birre del nord Europa

 
01 agosto 2024 | 10:30

Quattroerre: importatori e distributori di birra da 40 anni

Attraverso la voce di Giampietro Rota, uno dei quattro fratelli titolari dell'azienda Quattroerre di Torre de' Roveri, racconta la storia di una passione che dura da 40 anni: importare e distribuire birre del nord Europa

01 agosto 2024 | 10:30
 

Abbiamo chiesto a Giampietro Rota, uno dei quattro fratelli titolari di Quattroerre di Torre de’ Roveri (Bg), di raccontarci come e quando l'azienda ha iniziato a importare e distribuire birre. Le parole di Giampietro rivelano una vera passione per la birra, nata un po’ per caso quarant’anni fa quando era ancora ragazzo e i fratelli lo mandarono in esplorazione di un mondo, quello dei birrifici d’oltralpe che, in Italia, era circondato da un’aura mitica.

Quattroerre: importatori e distributori di birra da 40 anni

Giampietro Rota

Quando è nato l’interesse di Quattroerre per le birre d’importazione?
«Attualmente operiamo nel settore ingrosso bevande distribuendo un’ampia gamma di prodotti ai locali di mescita, ma in origine l’attività prevalente era la distribuzione di vini in fusti e l’ampliamento della nostra offerta è stato progressivo. Il nostro “viaggio” nel mondo brassicolo è iniziato a metà degli anni Ottanta: il consumo di birra ci sembrava in crescita e decidemmo di tentare un approccio. L’incarico di selezionare i produttori e stabilire gli accordi commerciali venne affidato a me».

Come è nato il rapporto di Quattroerre con i birrifici europei?
«Ben presto la ricerca qualitativa mi spinse in Austria, in Germania e poi in Belgio. La mia passione cresceva e prima di sottoscrivere accordi con un nuovo birrificio volevo conoscerne i criteri di produzione e distribuzione per valutarne l’effettiva rispondenza agli obiettivi della nostra azienda. Non è un caso se alcuni rapporti commerciali con birrifici europei stabiliti oltre 30 anni fa sono tuttora in corso».

Com’era il mondo della birra nell’Italia degli anni Ottanta e Novanta?
«Dietro la spinta di brasserie inglesi e tedesche incominciò nel nostro territorio l’apertura dei pub, locali specializzati che imitavano i modelli nordeuropei e che proponevano numerose birre d’importazione qualificate, ciò contribuiva alla formazione di un segmento di consumatori appassionati ed esigenti. La ricerca pregressa di rapporti commerciali diretti con birrifici eccellenti del nord Europa si rivelò a quel punto una scelta avveduta: il catalogo di Quattroerre consentiva ai nostri clienti di assecondare la nuova tendenza dei consumatori».

Quattroerre: importatori e distributori di birra da 40 anni

Giampiero Rota durante una degustazione di birre Otus

Quanto è cambiato il consumo di birra in Italia?
«Impossibile parlare dell’evoluzione del gusto senza ricordare che negli ultimi venti anni è avvenuta la Rivoluzione Artigianale della produzione brassicola, ossia la comparsa di migliaia di micro-birrifici che producono birre improntate ad un criterio di creatività e ricerca. La produzione artigianale occupa tuttora una quota di mercato contenuta nell’ambito del 3/4% e la maggior parte della birra continua ad essere prodotta dall’industria, tuttavia la percezione del prodotto si è evoluta in modo sostanziale. In Italia si è trattato di una vera e propria rivoluzione culturale che ha finalmente messo al centro dell’attenzione la qualità della birra, il piacere di degustarla e di spaziare fra gli stili brassicoli. Nel nostro Paese mancavano le grandi tradizioni plurisecolari della produzione austriaca, tedesca, belga, inglese, irlandese, ecc. e il cambiamento è stato epocale».

Come si è evoluto il gusto dei consumatori di birra italiani?
«Grazie alla Rivoluzione Artigianale la birra è diventata una bevanda affascinante ed è questo il passaggio decisivo: se la qualità di ciò che si versa nel bicchiere è fondamentale, il consumatore desidera poi esplorare sempre nuovi gusti nonché ampliare il piacere della degustazione con quello della conoscenza dello stile brassicolo, della «filosofia» del birrificio e dell’ispirazione del birraio. Insomma il consumatore ama curiosare fra i retroscena e gli aneddoti della produzione e vuole vivere un’esperienza gratificante a 360°, che coinvolga la sua dimensione intellettuale oltre ai sensi»

Cosa può dirci della selezione birre 2024 di Quattroerre?
«Il catalogo Quattroerre contiene grandi birre della tradizione europea ed eccellenze artigianali frutto della creatività, queste ultime consentono ai nostri clienti di intercettare un segmento di consumatori esperti e in crescita. Nei nostri criteri di selezione sono importanti fra l’altro le attenzioni che i produttori dedicano alle modalità distributive, affinché la birra giunga fragrante nel bicchiere del consumatore».

Per concludere, un bilancio dell’evento 100 Birre nel Castello?
«100 birre nel Castello 2024 è un evento dedicato esclusivamente ai locali di mescita Horeca, e anche in questa scorsa edizione ha offerto l’opportunità di selezionare le birre del nostro catalogo sulla base della degustazione e del dialogo con i produttori. Il tutto in un’atmosfera informale e conviviale in cui il nostro staff tecnico e commerciale ha supportato gli operatori professionali nell’individuare le birre più adatte allo stile del loro locale di mescita e ai loro avventori».

Quattroerre Group
Via Marconi 1 - 24060 Torre de' Roveri (Bg)
Tel 035 580701

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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