Dietro un'azienda vitivinicola di successo c'è spesso una storia di passaggi generazionali, ma talvolta accade che alla base ci sia un legame ancora più solido: l'amicizia. È il caso della "CantinAmena" di Campoleone di Lanuvio (Roma) che nei suoi 18 ettari vitati alle pendici dei Castelli Romani, produce in biologico vini eleganti, identitari di un'area storicamente vocata. È una storia articolata in circa 80 anni, da quando nel 1945 Giacomo Prandelli, ingegnere, acquista la tenuta in cui i coniugi amici Valeriano e Maria Rosa Mingotti bresciani, sono spesso ospiti in questa zona di grande importanza storica, antecedente la fondazione di Roma, sede del tempio di Giunone Sospita (o Sispita) e mèta di pellegrinaggi.
Le barrique di CantinAmena
CantinAmena, continua evoluzione
Nel 2004, tenendo fede a una promessa e spinti dalla passione per la vitinicoltura, l'acquistano con l'idea di vendere l'uva, non disponendo di una cantina. Ma la vera svolta arriva nel 2012, con i figli Silvia, Enrico e Osvaldo che decidono di trasformare l’intuizione imprenditoriale in un'attività produttiva e competitiva con la creazione della Società Agricola Mingotti. L'Impresa non era facile, ma è stata realizzata con molta pazienza, citando Publilio Siro (I sec. a.C) per cui “Patientia animi occultas divitias habet” ( “La pazienza è una vera, segreta ricchezza). Non solo hanno adottato questa frase come motto aziendale, ma hanno battezzato "Patientia", la loro prima etichetta il bio.
La cantina di CantinAmena
Molto è stato realizzato da allora, compresa una cantina moderna e senza impatto ambientale, con la collaborazione di professionisti, da quella agronomica di Giacomo Sensi a quella degli enologi Valentino Ciarla e Francesco Boccia che hanno saputo interpretare nel calice quell'idea di far vino. Hanno lavorato nel rispetto della tradizione cercando di esaltare il reale valore del territorio dei Castelli Romani, penalizzato per troppo tempo dal concetto di abbondanza, spesso a scapito della qualità.
CantinAmena, i vigneti
Nessuna mira espansionistica nei fratelli Mingotti: volevano lavorare sull'esistente, su quei 18 ettari "ereditati", puntando alla conduzione in biologico, certificata nel 1980, e sull'agricoltura di precisione basata sui diversi livelli di zonazione. Pur con una capacità potenziale maggiore, la produzione è di 45.000 bottiglie l’anno e soltanto con uve proprie.
I vigneti di CantinAmena
Quindi accurate analisi delle singole particelle, rapportando il vitigno più adatto, passaggio dal tradizione allevamento a tendone ai filari, inerbimento permanente con arricchire il terreno con sostanze organiche. L'esposizione soleggiata ad anfiteatro dell'unico corpo del vigneto, la vicinanza del Tirreno e soprattutto l'origine vulcanica dei suoli conferiscono alle loro etichette caratteristiche molto apprezzate.
CantinAmena, che vini si producono
Oltre a Malvasia Puntinata, Cesanese di Affile, Trebbiano toscano, Montepulciano e Sangiovese, vitigni principe dell'area laziale, sono stati impiantate varietà internazionali come Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Syrah e Sauvignon blanc e anche una varietà a bacca bianca di grande versatilità come l’Incrocio Manzoni.
I vini di CantinAmena
Nel 2022 è arrivata anche la certificazione Vegan per tutta la produzione. Le scelte escludono prodotti di sintesi e facendo ricerca e prevenzione, così come in cantina la certificazione biologica europea garantisce il rispetto della materia vino, la limitazione di procedimenti invasivi e l’uso di lieviti o altri additivi naturali di origine biologica. La raccolta è manuale, le pressature soffici, le lavorazioni tradizionali e controllo delle temperature di fermentazione e affinamento. La maggior parte delle etichette di "CantinAmena" vengono vinificate e affinate in acciaio, mentre per i rossi più complessi sono previsti percorsi di affinamento in barrique di rovere francese.
Patientia, Igp Lazio Rosso di CantinAmena
Il brand non ha tardato ad imporsi nelle guide di settore con riconoscimenti e segnalazioni, soprattutto per le etichette più rappresentative come il simbolico "Patientia", Igp Lazio Rosso, blend di Cesanese di Affile 40%, Montepulciano 40%, Syrah 20%, 18 mesi in botte 10 hl nuova, il "Bibe", Igp Lazio Bianco (Trebbiano 45%, Sauvignon Blanc 30%, Malvasia Puntinata 25% che fa solo acciaio) e Rosso (Merlot 40%, Sangiovese 35%, Montepulciano 15%, Cesanese di Affile 10%, anch'esso solo acciaio), il Rosato "Rosam", Igp Lazio (Cesanese di Affile 35%, Montepulciano 35%, Syrah 30%), il "Divitia" Lazio Bianco (Malvasia in purezza, permanenza per 6 mesi almeno sulle fecce fini e 6 mesi in bottiglia), l'"Arcana" Igp Lazio Rosso, Cesanese di Affile 100% - Solo acciaio, almeno 6 mesi in bottiglia) e il blend "Roma" Doc Rosso (Montepulciano 50%, Cesanese di Affile 50%, vinificato solo in acciaio).
CantinAmena, il futuro
L'affermazione tra la migliore produzione laziale continua a stimolare un'ulteriore progettualità in questa fase storica della vitivinicoltura per affrontare l'impatto del cambiamento climatico e la sua imprevedibilità.
La discesa alla cantina di CantinAmena
«Il cambio di pratiche agronomiche che portiamo avanti - dicono i fratelli Mingotti, già impegnati nella vendemmia delle varietà a bacca bianca- mira a favorire una più autentica 'rusticità' del terreno per creare le condizioni per aumentare anche la capacità delle viti di resistere agli stress climatici. Diamo loto la possibilità di esprimersi in modo meno antropizzato, privilegiando l’aspetto selvaggio, che fa perdere l’effetto “giardino”. Ma si guadagna molto in qualità delle uve e quindi dei vini. Inoltre vogliamo puntare ancora più in alto con la creazione di cru aziendali dove far esprimere al massimo i vitigni autoctoni».
CantinAmena
Via Cisternense 17 – 00075 Lanuvio - Frazione Campoleone (Rm)
Tel 06 45557063