Dolce, secco ma anche mixato. Realtà consortile tra le più antiche d’Italia, l’Asti Docg si presenta oggi tra le denominazioni più versatili e di tendenza e guarda al futuro tra assaggi in purezza, contaminazioni innovative in cucina e drink a base di Asti Spumante e Moscato d’Asti per tutte le stagioni e per tutti i gusti, pronto ad intercettare giovani consumatori e palati esigenti.
Esistono drink a base di Asti Spumante e Moscato d’Asti per tutte le stagioni e per tutti i gusti
Se lo storico matching tra le bollicine aromatiche e i dolci della tradizione festiva resta infatti una combinazione intramontabile, le caratteristiche organolettiche delle bollicine aromatiche piemontesi permettono di osare con miscelazioni inconsuete, perfette anche per l’estate da bere in vacanza con gli amici o da assaporare a casa per accompagnare i momenti di convivialità in famiglia.
Lo dimostra il Moscato Zen, il cocktail - ideato dal Consorzio Asti Docg - fresco e di facile preparazione a base di Moscato d’Asti, liquore di fiori di Sambuco, lime ed estratto di zenzero. Da servire in calice, può essere degustato sia come aperitivo dissetante durante le calde giornate estive che a cena con un inedito abbinamento con la pizza o il sushi.
L'Asti Signature
Un’alternativa altrettanto rinfrescante e frizzante è l’ormai iconico Asti Signature, un cocktail a bassa gradazione alcolica e ben bilanciato, realizzato con Asti Spumante, pompelmo rosa in fette, foglie di basilico in infusione e una spolverata di pepe di Sichuan.
Vini Asti Docg: ideali sia per la mixology che in abbinamento ai pasti
Una vibrazione versatile, quella dell’Asti Docg, che trova così nell’arte della mixology una chiave di lettura contemporanea per un consumatore enoico che nel bicchiere cerca non solo le note tecnico-degustative ma anche qualità in leggerezza.
Una piacevolezza che può essere riscontrata in un calice in purezza di Asti Spumante dove il sapore muschiato e il profumo che richiama i fiori di acacia, il glicine e il miele di montagna donano al palato una sensazione di freschezza ideale per il consumo a tutto pasto, anche nelle versioni Demi Sec, Dry ed Extra Dry.
Vini Asti Docg: ideali sia per la mixology che in abbinamento ai pasti
Vale l’assaggio anche il Moscato d’Asti, uno dei prodotti più rappresentativi della vitivinicoltura regionale, caratterizzato da una componente zuccherina, basso tenore alcolico e dal sapore delicato che ricorda il glicine e il tiglio, la pesca e l’albicocca.
Istituito il 17 dicembre 1932, il Consorzio dell’Asti Docg è tra le realtà consortili più antiche d’Italia. Il vitigno Moscato Bianco che dà vita alla Docg piemontese, nelle tipologie Asti Spumante e Moscato d’Asti, è coltivato in 51 comuni della Provincia di Alessandria, Asti e Cuneo per un’estensione di circa 10 mila ettari rientranti nel paesaggio vitivinicolo Patrimonio Mondiale dell’Umanità, il primo in Italia, riconosciuto dall’Unesco nel 2014 (Paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e del Monferrato).
A oggi le aziende consorziate sono 1013, divise tra 50 case spumantistiche, 778 aziende viticole, 153 aziende vitivinicole, 17 aziende vinificatrici e 15 cantine cooperative. Il 90% della produzione viene esportata.
Consorzio Asti Docg
Piazza Roma 10 – 14100 Asti
Tel 0141 594842