Si è spento a 90 anni nella sua casa-azienda a Percoto (Ud), Benito Nonino. Considerato l'uomo che ha rivoluzionato la grappa, Nonino era riuscito infatti a trasformare la percezione del distillato, da liquore da osteria a prodotto raffinato. Anche il 7 luglio, giorno della sua morte, Nonino aveva chiesto di essere portato in distilleria.
Benito Nonino si è spento a 90 anni
Chi era Benito Nonino
Anche se le radici della famiglia Nonino come produttori di grappa affondano le radici fin dal 1897, è dal matrimonio di Benito con Giannola Bulfoni nel 1962 che l’azienda rivoluziona il modo di produrre e consumare grappa. Nel 1967 presentano i Nonino presentano “Acquavite Optima”, ottenuta dalla distillazione delle vinacce di aziende vinicole scelte perché più prestigiose: in etichetta l’indicazione dell’annata, i quintali distillati, i litri ottenuti ed il numero della bottiglia. Quindi sei anni dopo lanciano la Grappa di singolo vitigno, il Monovitigno Nonino, distillando separatamente le vinacce dell’uva Picolit e dodici mesi più tardi la stessa ratio viene applicata alla Ribolla.
Nel 1973 nasce il Monovitigno Nonino, la grappa di singolo vitigno
La famiglia Nonino si impegna quindi a preservare gli antichi vitigni autoctoni friulani per distillarne le vinacce come Schioppettino, Pignolo e Tazzelenghe e Giannola avvia l’iter burocratico per la richiesta di riconoscimento degli stessi. Nel 1984 i Nonino segnano una nuova svolta: distillano l’uva intera e creano l’Acquavite d’Uva ÙE Picolit.
Da allora sono seguite ulteriori innovazioni che hanno reso Nonino un marchio di riferimento per la grappa sia in Italia che all'estero. Benito e Giannola, coppia inscindibile, hanno avuto tre figlie, Antonella, Cristina e Elisabetta che lavorano nell'azienda, come alcune nipoti.