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Castelli Romani: alla scoperta della Casata Mergè e dei suoi vini

Quella della famiglia Mergè è una storia lunga quattro generazione: la rivoluzione nel 1960 quando si è passati dal Frascati sfuso alla bottiglia, il capofila di tutta l'area dei Castelli Romani

di Mariella Morosi
 
06 luglio 2024 | 10:30

Castelli Romani: alla scoperta della Casata Mergè e dei suoi vini

Quella della famiglia Mergè è una storia lunga quattro generazione: la rivoluzione nel 1960 quando si è passati dal Frascati sfuso alla bottiglia, il capofila di tutta l'area dei Castelli Romani

di Mariella Morosi
06 luglio 2024 | 10:30
 

È una storia lunga quattro generazioni quella della famiglia Mergè, produttori di vini nei Castelli Romani. Risale ai primi del '900 e comincia con Manlio, che alle pendici di Monte Porzio Catone produceva vino per le osterie di Roma, caricando e trasportando e damigiane con il suo carretto. Una storia comune ad altri, quando il vino dei Castelli, fresco e beverino, non mancava mai a tavola come il pane.  Partiva  a notte fonda dai Castelli per arrivare a Roma all'alba e non era per caso: sosteneva che la temperatura fosse quella giusta per mantenere la qualità del vino, come fosse in cantina. Poi i passaggi da padre in figlio: Luigi, classe 1942, ancora oggi attivissimo, poi Massimiliano e le sorelle Maria Beatrice e Marianna, e ora si affaccia una nuova generazioni di giovanissimi con Jacopo. 

Castelli Romani: alla scoperta della Casata Mergè e dei suoi vini

Quella della famiglia Mergè è una storia lunga quattro generazioni
 

Casata Mergè, la rivoluzione

Continuo è stato il percorso verso la qualità che vede oggi Casata Mergè tra le aziende laziali più affermate. Ma l'anno simbolo, una vera ripartenza, è il 1960 quando si decise di passare dal Frascati sfuso alla bottiglia: un impegno non da poco investire in qualità e adeguarsi alle mutevoli esigenze del mondo del vino. La conduzione agronomica è  in conversione biologica ed in  arrivo è la completa l'autonomia energetica e il riuso idrico. Tra i 30 ettari vitati sono state lasciate zone di rispetto con macchia mediterranea per tutelare la biodiversità senza interferire sugli equilibri naturali.

Castelli Romani: alla scoperta della Casata Mergè e dei suoi vini

Per l'origine vulcanica dell'intera area i suoli sono ricchi di minerali
 

Si è guardato lontano investendo nella ricerca  in collaborazione con istituzioni universitarie e sperimentando nuove forme di allevamento della vite come Cazenave (speroni e capi a frutto con poche gemme, ossia Guyot collocati sul cordone) col risultato di una maggiore aromaticità e acidità per vini longevi. Un vigneto di 5 ettari è allevato a Geneve Double Courtain (doppia spalliera)  che consente una espansione orizzontale della vite, con potatura corta e vegetazione ricadente. 

Castelli Romani: alla scoperta della Casata Mergè e dei suoi vini

Il Frascati è il capofila di tutta l'area dei Castelli Romani
 

È impiantato a Malvasia Puntinata, biotipo tipico dei Castelli Romani da cui nasce la Riserva Sesto 21 di Frascati, uno dei vini più identitari dell’azienda. Sperimentate e allevate numerose varietà tra cui Malvasia di Candia, Bombino bianco, Trebbiano, Greco, Bellone e vitigni internazionali come Sauvignon e Syrah, con cloni impiantati  con selezione massale.  Per l'origine vulcanica dell'intera area - qui 360.000 anni fa arrivò  la cosiddetta “Colata lavica dell’Appia”-  i suoli sono ricchi di minerali come potassio, fosforo, zolfo e magnesio. inoltre la componente basaltica, tufacea e sabbiosa consente il drenaggio ed assorbimento dell’acqua, regolando la fertilità e contenendo i danni della siccità.   

I vini di Casata Mergè

Aromaticità e mineralità sono caratteristiche dei vini di questo territorio storicamente vocato. Il Frascati è il capofila di tutta l'area dei Castelli Romani : insieme al Chianti sembra sia il vino italiano più popolare al mondo. Quello dei Mergè è elegante, profumato, di struttura e lungo al palato, anche affinato a lungo in bottiglia, come dimostrano le annate anche di 15 anni fa che riposano in cantina al fine di sperimentarne l’evoluzione. Lo ha dimostrato una recente verticale di Frascati Superiore Docg (2016-2017-2018-2020-2021-2022) che nonostante condizioni pedoclimatiche diverse e anomalie stagionali ha fatto trovare del calice piacevolezza, freschezza e carattere. 

Castelli Romani: alla scoperta della Casata Mergè e dei suoi vini

I vini degustati durante la verticale di Frascati Superiore Docg

Vini rossi, bianchi e spumanti sono declinati in 5 linee: 1960, Amore di Vino, Camelot,Roma e Sesto21. Quest'ultima - che prende il nome dal sesto d'impianto, la disposizione  e la distanza tra le viti- è la più rappresentativa sia da varietà autoctone o ambientate che internazionali. 

Casata Mergè, alla scoperta dei vini iconici

Nel Frascati Superiore Riserva Sesto 21 Docg c'è la storia enologica della Roma antica e la sua affermazione moderna. L’antenato del Frascati era il decantato vino di Tuscolo. Nasce dalla Malvasia Puntinata, di origine greca e deriva il suo nome dal porto di Monemvasia.  In seguito fu molto amato dai Papi: Paolo III Farnese lo impose nelle mense pontificie e Goethe, nel  suo soggiorno romano, scrive “Terra dei Principi e vino di Papi e poeti”.  Rappresenta la sintesi del territorio anche nel  blend delle uve previste dal disciplinare (Malvasia puntinata, Malvasia di Candia, Trebbiano, Bombino e Bellone). In questa etichetta si percepisce un’ottima spalla acida,  sapidità, eleganza e note floreali. Vinificato in acciaio, con microvinificazioni per parcella, dopo due mesi di permanenza sui lieviti viene affinato 9 mesi in acciaio ed ulteriori 3 mesi in bottiglia.Solo il 10% della massa viene lasciato ad affinare in botti non nuove, per non far prevalere il legno. 

Un'altra etichetta di punta della Cantina Mergè è il Syrah Sesto 21  Igp Lazio. Rosso rubino intenso con riflessi violacei, elegante al naso. Apre con sentori di mora, mirtillo e prugna, per poi far emergere cannella, caffè, cacao e tabacco da pipa. Finale persistente e vellutato.Anche un altro internazionale a bacca bianca, il Sauvignon, dà ottimi risultati nel Sesto 21 vendemmiato a metà agosto per mantenere alto il livello di acidità e per contenere gli zuccheri.È vinificato in acciaio, con 3 mesi di sosta sui lieviti, affinato in acciaio 3 mesi ed in bottiglia per ulteriori 3 mesi.

Castelli Romani: alla scoperta della Casata Mergè e dei suoi vini

Vini rossi, bianchi e spumanti sono declinati in 5 linee
 

Fresco e leggero è il Ginevra Rosé Igp Lazio, un blend Cesanese Syrah, ispirato allo stile provenzale. Un vino per fine pasto, ma non solo, è il Sesto 21 Passito da Malvasia Puntinata Lazio Igp le cui uve vengono lasciate appassire in pianta e poi sui graticci. Lungo affinamento in piccole botti di castagno anche di 36 mesi. È un concentrato di profumi: dal miele ai fichi secchi, al burro e alla confettura di albicocche. Due gli spumanti:  IBI EST Spumante Brut Millesimato Metodo Classico 36 mesi e Loud Spumante Brut Millesimato Malvasia. La scelta imprenditoriale della famiglia, molto attiva anche nell'accoglienza di enoturisti,  è stata premiata con molti riconoscimenti. La produzione è di circa 450 mila bottiglie con 15 etichette.

Casata Mergè
Via di Fontana Candida 381 - 00132 Roma
Tel 06 20609225 

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