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Consumi, vendite ed esportazioni: il vino, oggi, transita soprattutto online!

Negli ultimi anni, l’eCommerce del vino è cresciuto, iniziato con la pandemia. Anche nel 2023, il settore prospera grazie alla domanda di vini premium e all'efficienza logistica, con export record di 8 miliardi di euro

 
10 luglio 2024 | 16:46

Consumi, vendite ed esportazioni: il vino, oggi, transita soprattutto online!

Negli ultimi anni, l’eCommerce del vino è cresciuto, iniziato con la pandemia. Anche nel 2023, il settore prospera grazie alla domanda di vini premium e all'efficienza logistica, con export record di 8 miliardi di euro

10 luglio 2024 | 16:46
 

Negli ultimi anni il mercato del vino ha subito una spinta d’accelerazione verso l’eCommerce e, come testimonia l’abbondante letteratura a riguardo, tutto è iniziato nel periodo pandemico.

Com’è noto, infatti, con il divieto di uscire di casa per consumi non strettamente urgenti, le persone hanno dovuto far ricorso agli acquisti online: questa necessità, ben presto, è diventata una consuetudine e, tra i settori che più tra tutti hanno ottenuto ottimi risultati, c’è quello del vino online. Come vedremo in questo breve approfondimento, il trend di crescita si è consolidato anche nel 2023, superando sfide climatiche ed economiche non indifferenti.

Il mercato del vino: dalla cantina all’eCommerce

Il mercato dell’eCommerce del vino ha visto una crescita esponenziale che, tuttavia, si è affiancata ad una contrazione dei consumi pro-capite. Nei principali mercati di riferimento, infatti, i calici versati sono diminuiti del 5% nel 2022 mentre, parallelamente, sono aumentati i fatturati.

Consumi, vendite ed esportazioni: il vino, oggi, transita soprattutto online!

Cosa è accaduto? Probabilmente si tratta di un insieme di cause che riguardano la cosiddetta “premiumizzazione”, cioè l’ascesa di prodotti sempre più ricercati e di pregio, sia a livello di domanda che di offerta.

Questo è evidente soprattutto nelle vendite online, in cui i consumatori tendono a scegliere prodotti di fascia alta, spinti dalla comodità e dalla vasta scelta disponibile sul web.

Un altro studio di Nomisma ha evidenziato come l'export del vino italiano abbia raggiunto un nuovo record di 8 miliardi di euro, nonostante un calo nelle vendite a volume in GDO di oltre il 6% rispetto al 2021. Questo dato suggerisce che, mentre le vendite tradizionali faticano, il canale online offre nuove opportunità di crescita e di penetrazione nei mercati esteri. L’eCommerce è particolarmente apprezzato anche per la qualità della logistica, la quale ha raggiunto livelli di efficienza impensabili solo cinque anni fa.

Tendenze e preferenze dei consumatori

Anche le preferenze dei consumatori sono cambiate. Secondo un'analisi di Gambero Rosso, nel 2023 c'è stato un rallentamento delle vendite online di vini economici, mentre è aumentata la domanda di spumanti e vini premium. Questo trend è in linea con una generale crescita dei consumi domestici di vino, che spinge i consumatori a cercare prodotti di qualità superiore per occasioni speciali e momenti di convivialità.

Il rapporto di WineCouture, invece, conferma che, nonostante le incertezze economiche, il consumo di vino in Italia rimane alto, con quasi 30 milioni di italiani che dichiarano di bere vino regolarmente. Questo dato sottolinea l'importanza del canale online per raggiungere una vasta platea di appassionati e consumatori abituali. Il consumo, quindi, ha cambiato finalità, passando dal tipo alimentare a quello sociale, di intrattenimento e divulgazione.

Arriveranno altre buone annate?

In questo particolare momento storico il futuro del mercato del vino online sembra destinato a crescere senza esitazione, specialmente perché la digitalizzazione continuerà a influenzare la società, i mercati e, dunque, anche il settore del vino. Non bisogna dimenticare che cantine e produttori, oggi, possono contare su strumenti che permettono di raggiungere audience di potenziali clienti vastissime, che vanno da un capo all’altro del mondo: questo amplificherà e, certamente, aumenterà la platea di competitor con cui le aziende dovranno competere.

I dati e i report analizzati dimostrano che le aziende nostrane si sono già organizzate per digitalizzare gli affari e per diffondere il know how di enologi e viticoltori, a tutela del Made In Italy. Si tratta di un aspetto da non sottovalutare, specialmente per le conseguenze negative causate dal fenomeno delle emulazioni, le quali diradano la reputazione e i fatturati dei brand italiani.

Oggi il mercato del vino italiano prosegue fiero verso sempre nuove ambizioni e, grazie al web, ha potuto riaffermare la propria identità e unicità anche nelle esportazioni globali.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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