Longevità. Termine negli ultimi tempi fin troppo abusato nel mondo del vino. A chiarire cosa si intende per longevità in un vino bianco ci pensa ancora un volta il Timorasso, vitigno piemontese che in più di un’occasione ha dimostrato di reggere la sfida col tempo. Una verticale del cru Montino dell’Azienda Agricola La Colombera, all'Enoluogo di Milano, racconta il dialogo fra il vino ed il tempo. Sei annate del Montino, tutte in formato magnum. Un cru posto a circa 200 metri sul livello del mare, con suolo stratificato di arenaria, marne e strisce calcaree e tufacee. Terreni che donano al vino la caratteristica mineralità, fine e decisa, che si esprime al meglio nell’invecchiamento.
La verticale del cru Il Montino La Colombera
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Il tipico colore dorato del Timorasso, il grande bianco della provincia di Alessandria
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Il cru di Timorasso Il Montino della cantina La Colombera
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La verticale del cru Il Montino La Colombera
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Timorasso “Il Montino” 2021
Colore dorato carico, caratteristica comune a tutte le annate. Naso esplosivo e intenso. Note floreali di biancospino immediatamente seguite da un arcobaleno di frutta fresca e croccante. Pesca, albicocca, mela e scorza d’agrumi seguiti da un leggero tocco di pasticceria. In bocca la freschezza è quasi prepotente ed accompagna tutto il sorso che chiude con una leggera astringenza.
Timorasso “Il Montino” 2020
Naso intenso, come per il 2021. Caratteristica che accompagnerà tutte le annate in degustazione. Frutta fresca: pesca, albicocca, mela cui si affiancano una nota di fico e di erbe aromatiche fini. Accenno mentolato e speziato. In bocca il corpo è evidente, così come la freschezza tagliente.
Timorasso “Il Montino” 2019
Sempre fresco e vivace al naso, le note fruttate iniziano ad evolvere verso sentori più maturi. Marmellata di arance, mela cotogna, balsamicità verde e note speziate più tenui rispetto alla 2020. La freschezza, sempre viva e presente, inizia a trovare un equilibrio con la morbidezza del vino.
Timorasso “Il Montino” 2017
Prosegue il percorso di maturazione e crescita. La frutta vira su note dolci di banana, frutta tropicale, pesche sciroppate ed emerge una nota fresca di fragolina di bosco. L’acidità giuda sempre il sorso.
Timorasso “Il Montino” 2015
Annata calda, la più calda della batteria. Ritroviamo questa caratteristica nel calice. Naso meno intenso e dalle note più rotonde e morbide. Frutta surmatura, marmellata di albicocche ed una nota speziata che strizza l’occhio a zenzero e zafferano. Bevuta calda, avvolgente, resa non stucchevole dalla viva freschezza.
Timorasso “Il Montino” 2013
Ancora viva la frutta fresca al naso a cui si affiancano le prime note di idrocarburo, miele e camomilla. Il sorso è molto equilibrato e seppur l’acidità è ancora molto viva risulta più setoso e cremoso. Una beva stupefacente per avere sulle spalle ormai undici anni. Sorprende ancora di più la “vicinanza” fra la 2013 e la 2021. Il Montino dimostra di saper reggere il dialogo col tempo attraverso un’evoluzione incredibilmente lenta e costante.
La Colombera: non solo Timorasso

Elisa Semino, titolare de La Colombera
Azienda famigliare nata nel 1937 per volere di Pietro e Maria Semino, bisnonni di Elisa, enologa che oggi dirige la cantina affiancata dal resto della famiglia. Circa 25 ettari di vigneti distribuiti fra i comuni di Vho, Sarezzano e Cascina Macchetta (provincia di Alessandria) di cui 10 a Timorasso. Oltre al cru Montino la cantina produce anche Timorasso “Derthona”, Barbera, Croatina, Cortese e Dolcetto. Il primo impianto del vigneto Il Montino risale al 1997 ed la prima messa in commercio del cru al 2000.