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“Modello Abruzzo”: così il Consorzio valorizza i vini del territorio

Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo promuove il Modello Abruzzo per valorizzare le peculiarità vitivinicole regionali. Con le nuove sottozone e un'attenzione per i bianchi, si prepara a conquistare i mercati internazionali

 
26 dicembre 2024 | 09:30

“Modello Abruzzo”: così il Consorzio valorizza i vini del territorio

Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo promuove il Modello Abruzzo per valorizzare le peculiarità vitivinicole regionali. Con le nuove sottozone e un'attenzione per i bianchi, si prepara a conquistare i mercati internazionali

26 dicembre 2024 | 09:30
 

L’Abruzzo è una regione di straordinarie diversità naturali, dove il mare Adriatico si scontra con le imponenti montagne del Gran Sasso e della Maiella. Un paesaggio che, pur nella sua varietà, trova una sintesi perfetta nella viticoltura locale. Il Consorzio tutela vini d’Abruzzo si fa custode di questa ricchezza, promuovendo i vitigni autoctoni e lavorando per portare i vini abruzzesi al successo internazionale. Con il “Modello Abruzzo”, avviato dalla vendemmia 2023, la regione ha introdotto un sistema innovativo di denominazioni, creando un quadro più chiaro e facilmente comprensibile per i consumatori.

“Modello Abruzzo”: così il Consorzio valorizza i vini del territorio

Il Consorzio tutela vini d’Abruzzo ha avviato il Modello Abruzzo

Modello Abruzzo, come funziona

Le quattro sottozone - Terre dell’Aquila, Colline Pescaresi, Colline Teramane e Terre di Chieti - sono state pensate per collegare strettamente i vini al loro territorio d’origine. Questo sistema non solo distingue, ma valorizza ogni bottiglia, raccontando storie di terroir uniche. Il Montepulciano d’Abruzzo rimane il vitigno simbolo della regione, ma negli ultimi anni si sta affermando una crescente attenzione per i bianchi autoctoni come il Trebbiano d’Abruzzo, il Pecorino e il Cerasuolo d’Abruzzo.

“Modello Abruzzo”: così il Consorzio valorizza i vini del territorio

Le quattro sottozone sono state pensate per collegare strettamente i vini al loro territorio d’origine

«I capisaldi della nuova riforma del Modello Abruzzo - sottolinea Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio - sono le quattro sottozone. Terre dell’Aquila, Colline Pescaresi, Colline Teramane e Terre di Chieti che hanno il nobile intento di legare le specificità vinicole al territorio di appartenenza. Un’innovazione che non solo arricchisce ogni bottiglia, ma racconta anche una storia di terroir, carattere e passione».

Consorzio tutela vini d’Abruzzo, i numeri

Nel primo semestre del 2024, i dati parlano di un aumento significativo della produzione di Trebbiano d’Abruzzo, con oltre 55 mila ettolitri imbottigliati. Al fianco del Trebbiano, cresce anche l’interesse per il Pecorino, un vino di carattere che sta trovando sempre più consenso. Il Cerasuolo d’Abruzzo, con il suo gusto fresco e versatile, si fa apprezzare per la sua struttura e la capacità di abbinarsi a una vasta gamma di piatti.

“Modello Abruzzo”: così il Consorzio valorizza i vini del territorio

Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio tutela vini d'Abruzzo

Inoltre, l’Abruzzo si sta imponendo anche nel campo degli spumanti, con l’Abruzzo Doc Spumante, un prodotto che si distingue per l’utilizzo di vitigni autoctoni, spumantizzati e imbottigliati direttamente nella regione. In questo contesto emerge il Trabocco, uno spumante autenticamente abruzzese, che incarna appieno l’identità locale. «Tutto è identità in questo vino - evidenzia Nicodemi - anche il nome che fa riferimento ad una peculiarità solo abruzzese: i trabocchi sono un tratto unico e distintivo della costa abruzzese e, come appendici sul mare, si inseriscono nel paesaggio caratterizzato da uliveti e vigneti che digradano dolcemente. Inoltre, il mare riporta alla mente sensazioni di spensieratezza e leggerezza, le stesse emozioni che regalano gli Spumanti d’Abruzzo Doc Trabocco».

Consorzio tutela vini d’Abruzzo, le sfide del futuro

Il Consorzio tutela vini d’Abruzzo, con una visione chiara e una forte collaborazione tra produttori, si propone non solo di tutelare ma di esaltare e promuovere l’identità dei vini della regione. Il suo impegno è rivolto a far conoscere la qualità e la diversità della vitivinicoltura abruzzese in tutto il mondo. Con il "Modello Abruzzo", la regione è pronta a diventare protagonista nel panorama vinicolo internazionale, con vini che raccontano storie di passione, tradizione e innovazione.

Corso Matteotti, Palazzo Corvo 66026 Ortona (Ch)
Tel +39 085 9059679

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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