Un vino già famoso alla fine del 1800 grazie a Rovasenda, che lo cita nel suo “Saggio di un’ampelografia universale” del 1877, parlando di “uva delicatissima e vino squisito per il consumo da tavola", mentre ad oggi si può considerare l'unico vitigno a bacca bianca autoctono della Langa del Barolo, nelle colline dell'Albese, tra Barolo e Novello: si tratta di Nascetta. Questo vitigno di cui se ne è parlato veramente poco, solo fra intenditori, addetti ad i lavori e "wine Lovers", è sopravvissuto miracolosamente all’estinzione, in un territorio dominato dal Nebbiolo e dalle sue più nobili e prestigiose espressioni, ossia il Barolo e il Barbaresco, e che era passato in secondo piano, in quanto coltivato esclusivamente nel comune di Novello e per di più in modo molto limitato.
Nascetta è l‘unico vitigno a bacca bianca autoctono della Langa del Barolo
Nascetta, una nuova vita con Indigenous Langa
Si tratta decisamente un vitigno prezioso e raro, che entra nel 2002 nelle Langhe Doc e nel 2010 viene riconosciuto come Langhe Nascetta Doc, e che grazie ad alcuni viticoltori rivive fortunatamente e miracolosamente una "seconda vita". Un interesse, infatti, che nel 2015 porta molti viticoltori a costituire un'associazione importante "Indigenous Langa", il cui obiettivo comune è di tutelare e valorizzare il vitigno ed i vini prodotti dal vitigno Nascetta. Molte iniziative fra i produttori, fra cui le piattaforme social e una "web TV", dove, per festeggiare il decennale della Doc è stato prodotto un Documentario a episodi che racconta il nuovo ritorno della Nascetta, attraverso i suoi produttori e che, con il contributo di alcuni esperti, offre interviste ed un approfondimento di caratteristiche, storia e retroscena di questo vitigno.
Indigenous Langa si propone di tutelare e promuovere il vitigno Nascetta e le sue denominazioni
"Indigenous Langa" è ben determinata nel suo obiettivo e onora questo vino autentico con un'immagine ben precisa, ovvero, "un calice di vino con le radici che affondano nel terreno di una collina illuminata dal sole". “I vini prodotti dal vitigno Nascetta - si legge nello Statuto dell'Associazione - rappresentano una risorsa economica, turistica, culturale e per le caratteristiche uniche anche una difesa delle tradizioni e dell’ambiente locale”. Guidata da questo imperativo l'Associazione Indigenous Langa si propone di tutelare e promuovere in modo univoco, già nella sua prima fase di vita, il riscoperto vitigno Nascetta e le sue denominazioni per svilupparne la produzione, la tutela, la ricerca, la sua divulgazione e la sua immagine a livello regionale, nazionale ed internazionale.
Nascetta e Indigenous Langa: i prossimi passi
Intanto, grazie all’intuizione di giovani e audaci produttori viene prodotto un vino che è una piacevole scoperta per chi lo degusta e per gli intenditori. Un vino di importante struttura e livelli di acidità che conferiscono al vino un’ottima capacita di invecchiamento garantendone una longeva e dinamica evoluzione aromatica nel gusto e nel corpo. Inconfondibile nel suo colore giallo paglierino carico, brillante, luminoso, con riflessi verdognoli, sorprende per le sue meravigliose note olfattive, come mela, agrumi, pesca, fiori bianchi, miele, salvia, rosmarino, timo, mentre in bocca è fresco, sapido, avvolgente e molto persistente sia nel sorso che nel finale.
Indigenous Langa, alcuni vini
Meraviglioso il lavoro di ciascun azienda vinicola, dal classico affinamento in acciaio, al legno, all'anfora, il tutto per rendere un vero capolavoro un vino che finalmente sta riscoprendo la sua importanza ed il suo valore e che sta incuriosendo molto, proprio grazie al lavoro dei produttori stessi e dell'associazione. E grazie a tutto questo prossimamente l’Associazione sarà estesa ad altri vitigni autoctoni di Langa proprio per conservare e promuovere quello che di più autentico offre il Meraviglioso territorio.