Dall'8 al 12 novembre, Merano ha nuovamente accolto migliaia di appassionati, professionisti e produttori da tutto il mondo per celebrare il Merano WineFestival. Con 7mila visitatori unici e 10mila presenze complessive, l'evento ha ribadito la sua importanza come appuntamento di punta nel panorama enogastronomico europeo. Helmuth Köcher, fondatore e guida dell'evento, ha sottolineato il consolidamento di una«platea di qualità» tra operatori del settore, giornalisti e appassionati di vino, confermando l'impegno verso un pubblico di alto livello.
Si è chiusa la 33ª edizione di Merano WineFestival
Merano WineFestival: riconoscimenti e masterclass
Momento centrale della manifestazione è stata la premiazione dei The WineHunter Award Platinum, assegnati a 86 prodotti che hanno superato i 95 punti su 100. Tra gli altri riconoscimenti, il premio “Honour Award” ha celebrato aziende e persone che si sono distinte per genialità, innovazione e impegno verso il territorio, con premiati come la famiglia Tommasi e Cantina Librandi. Durante la cena di gala, inoltre, il premio The WineHunter Stars ha riconosciuto sette figure d'eccellenza del mondo enogastronomico.
Le masterclass sono state uno dei punti di maggiore attrazione, grazie alla partecipazione di nomi di spicco come Oscar Farinetti, che ha curato l'incontro tra i Franciacorta di Cà del Bosco e Bellavista alla presenza di Maurizio Zanella e Vittorio Moretti. Altri appuntamenti, come il confronto tra il Brunello di Donatella Cinelli Colombini e il Chianti Classico del Barone Francesco Ricasoli, hanno approfondito le diverse interpretazioni dei vitigni italiani più rappresentativi, offrendo ai partecipanti esperienze didattiche uniche nel cuore della produzione vitivinicola italiana. Marco Sciarrini ha moderato la masterclass dedicata alla vocazione del nord-est per i vini bianchi con Silvio Jermann e Hans Terzer, mentre Simona Geri ha curato l'appuntamento con due punti di riferimento dell'enologia italiana nel mondo, i fratelli Riccardo e Renzo Cotarella.
Merano WineFestival: l'edizione 2024
La 33ª edizione ha posto una domanda significativa per il settore: "Quo Vadis?", ovvero, dove sta andando il mondo del vino e dell'enogastronomia? Il tema della sostenibilità, particolarmente sentito alla luce delle attuali sfide climatiche ed economiche, ha attraversato tutte le giornate del festival. La risposta di Köcher, “Panta Rei” (tutto scorre), è stata una riflessione sul flusso inevitabile dell'evoluzione del settore, cui l'evento si è dedicato attraverso talk, confronti e dibattiti.
Helmuth Köcher, fondatore di Merano WineFestival
Tra i numerosi eventi, l'apertura con la rassegna bio&dynamica ha dato risalto a vini biologici, biodinamici e naturali. Il Mercato della Terra di Slow Food e la presentazione della Guida Vinibuoni d'Italia hanno ulteriormente valorizzato le tipicità locali. Sabato 9 novembre, la spettacolare sciabolata di 33 magnum sulla passerella Lenoir ha riunito istituzioni e partner per un brindisi simbolico alla tradizione enogastronomica italiana. Oltre mille espositori, più di 3.000 vini in degustazione e 39 masterclass hanno caratterizzato questa edizione, attirando buyer da 25 paesi. Inoltre, il summit “Respiro e Grido della Terra” ha esplorato con 6 talk scientifici la sostenibilità in viticoltura, con focus su aree come Abruzzo e Molise, particolarmente impegnate nel processo di transizione ecologica.
Merano WineFestival: guardando al futuro
Köcher ha annunciato la 34ª edizione del Merano WineFestival, già fissata per il 7-11 novembre 2025, con l'obiettivo di proseguire nel consolidamento della manifestazione e nella ricerca continua dell'eccellenza. L'evento mira a rafforzare il suo ruolo di incontro annuale per il settore, unendo la tradizione con l'innovazione e la sostenibilità, per rispondere ai quesiti e alle sfide future del mondo enogastronomico.