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Tra Barolo, Barbaresco e Barbera: le gemme enologiche del Piemonte

Il Piemonte, con i sui vini, è una regione chiave dell'enologia italiana. Il Barolo è uno dei più prestigiosi, noto per la sua complessità e longevità, prodotto solo con uve Nebbiolo. Poi il Barbaresco, prodotto sempre con uve Nebbiolo, presenta un profilo aromatico complesso che combina frutta, spezie e note floreali, è apprezzato per la sua eleganza e struttura. Infine, la Barbera si distingue per la sua freschezza e acidità

di Riccardo Melillo
Redazione
18 ottobre 2024 | 15:22
Tra Barolo, Barbaresco e Barbera: le gemme enologiche del Piemonte
Tra Barolo, Barbaresco e Barbera: le gemme enologiche del Piemonte

Tra Barolo, Barbaresco e Barbera: le gemme enologiche del Piemonte

Il Piemonte, con i sui vini, è una regione chiave dell'enologia italiana. Il Barolo è uno dei più prestigiosi, noto per la sua complessità e longevità, prodotto solo con uve Nebbiolo. Poi il Barbaresco, prodotto sempre con uve Nebbiolo, presenta un profilo aromatico complesso che combina frutta, spezie e note floreali, è apprezzato per la sua eleganza e struttura. Infine, la Barbera si distingue per la sua freschezza e acidità

di Riccardo Melillo
Redazione
18 ottobre 2024 | 15:22
 

Il Piemonte, una regione storicamente fondamentale per lo sviluppo dell’enologia moderna italiana e che ha portato l’Italia ai vertici della produzione di vini di alta qualità. Non si può parlare di rossi piemontesi senza partire dal Barolo, uno dei più prestigiosi vini rossi al mondo che continua a rappresentare l'eccellenza vinicola del Piemonte. Prodotto esclusivamente con uve Nebbiolo, è apprezzato per la sua complessità, longevità e capacità di riflettere il terroir da cui proviene.

Se in tempi recenti ha pagato una certa sudditanza nei confronti dei grandi vini Toscani, negli ultimi decenni, il Barolo - e di riflesso anche il Barbaresco - hanno vissuto un'importante ripresa ed evoluzione in termini di produzione, stile e mercato, non ultimo grazie anche all’introduzione delle Menzioni Geografiche aggiuntive (Mga) nel 2010. Ad oggi sono 181, di cui 11 comunali per il Barolo e 66 per il Barbaresco. La menzione in etichetta rappresenta per i produttori un’origine più precisa dei vini prodotti che si pone al vertice della piramide qualitativa che dà valore aggiunto alla denominazione. Oggi possiamo tranquillamente affermare che i grandi rossi del Piemonte possono giocare alla pari con i grandi vini della Toscana.

Vini di Piemonte: il Barolo

In generale il Barolo ha colore granato pieno e intenso. Profumo al contempo fruttato e speziato che ricorda i piccoli frutti rossi, le ciliegie sotto spirito e la confettura, ma regala anche suggestioni di rosa e viola appassita, cannella e pepe, noce moscata, vaniglia e talvolta liquirizia, cacao, tabacco e cuoio. Al gusto si presenta armonico con tannini eleganti e complessi. Vino elegante e potente allo stesso tempo. Deve invecchiare almeno tre anni, oltre ai due mesi successivi alla vendemmia, di cui uno e mezzo in legno di rovere, e solo dopo cinque può fregiarsi della “Riserva”.

Vini di Piemonte: il Barbaresco

Il Barbaresco si presenta con un colore intenso e brillante che va sfumando dal rosso rubino al granato e un bouquet stimolante di profumi ancora fruttati eppure eterei che richiamano il lampone e la confettura di frutti rossi, il geranio e la viola, ma anche il pepe verde, la cannella e la noce moscata, il fieno e il legno, la nocciola tostata, la vaniglia e perfino l’anice. Deve invecchiare almeno due anni di cui nove mesi in legno di rovere e dopo quattro può definirsi “Riserva”.

Tra Barolo, Barbaresco e Barbera: le gemme enologiche del Piemonte

Barolo, Barbaresco e Barbera dominano la scena vinicola piemontese

Vini di Piemonte: la Barbera

Da citare poi la Barbera che è alla base di varie denominazioni, tra cui Barbera del Monferrato, di Alba e di Asti e Nizza. La Barbera si distingue generalmente per sapidità, buon corpo e una piacevole acidità. Ha aromi fruttati, con bouquet complesso in cui possono essere ritrovati sia sentori floreali e speziati di vaniglia, che note di frutta nera e rossa. L’eventuale affinamento in legno conferisce a questa tipologia una maggiore struttura ed un migliore bilanciamento.

1. Barolo Docg Riserva Monfortino | Giacomo Conterno

Il Barolo Monfortino Riserva di Conterno è un vino monumentale e iconico. Nasce nelle migliori annate dalle migliori uve di Nebbiolo del cru Francia, a Serralunga d'Alba (Cn). Vinificato in legno, matura in botte grande per più di 6 anni. Il suo profilo aromatico è ricchissimo e imponente, il gusto è caratterizzato da grande complessità e da una sostenuta componente fresca e sapida, di interminabile persistenza.

2. Barolo Docg Falletto Vigna Le Rocche Riserva | Bruno Giacosa

Un altro Barolo che è una vera e propria icona grazie alla lunga storia della cantina, alla produzione limitata che avviene solamente nelle annate eccezionali e al prestigioso cru da cui provengono le uve. Queste caratteristiche conferiscono a questo vino un'aura di prestigio e lo rendono immediatamente riconoscibile anche dalla caratteristica etichetta bordeaux. Colore granato vivace e cangiante, al naso, si apre con note di rosa canina, ciliegia e tabacco. Al palato è sorprendente, grazie alla sua capacità di combinare in modo impeccabile potenza e sobrietà con una straordinaria eleganza.

3. Barolo Docg Vigna Rionda Riserva Etichetta Nera | Massolino

Legata fin dal principio alla storia della nostra famiglia, la Vigna Rionda è da sempre considerata uno dei luoghi più esclusivi del mondo enoico. Climaticamente il millesimo 2016 è stato caratterizzato da un equilibrio sia idrico che termico difficilmente riscontrato negli ultimi anni. Il ciclo vegetativo risultato decisamente lungo e le grandi escursioni termiche che hanno accompagnato l’intera stagione hanno donato vini di una completezza e una profondità molto rare.

4. Barolo Docg Rocche dell'Annunziata Riserva | Paolo Scavino

Rocche dell'Annunziata è il Barolo Riserva della famiglia Scavino. Un “grand cru” storico e prestigioso di La Morra. è finezza, dettaglio ed eleganza. È una sinfonia di aromi eterei con moti armonici. Petali di rosa, violetta, lillà, catrame, ciliegie rosse dolci, menta, minerali sono alcuni dei tratti distintivi di questo splendido cru. Nella struttura veli di seta, strati che si sovrappongono con straordinaria grazia, offrendo al contempo intensità.

5. Barolo Docg Bricco Rocche | Ceretto

Il Barolo "Bricco Rocche" di Ceretto è un vino di straordinaria complessità e raffinata eleganza, proveniente dal vigneto più alto di Castiglione Falletto e affinato per 24 mesi in botti di rovere. Al naso si apre con intensi profumi di frutti di bosco in confettura, fiori rossi, note di legno pregiato, humus, cioccolato e spezie dolci. In bocca si presenta lungo, strutturato e succoso, caratterizzato da una vibrante freschezza e una piacevole trama tannica che ne esalta l'armonia complessiva.

Tra Barolo, Barbaresco e Barbera: le gemme enologiche del Piemonte

6. Barbaresco Dop Sorì Tildìn | Gaja

Angelo Gaja non ha bisogno di presentazioni. Se oggi il Barbaresco e le Langhe sono riconosciuti a livello mondiale, gran parte del merito va a questo pioniere nel mondo del vino e della viticoltura. Il Sorì Tildin al anso è imponente e austero, con intense note di cioccolato amaro, confettura di more di gelso, terra e spezie; accenni balsamici su fondo minerale. Al palato, sprigiona vigore e densità, offrendo un'esperienza energica e strutturata, ma al contempo incredibilmente raffinata.

7. Barbaresco Docg Gallina | La Spinetta

Il Barbaresco Gallina di La Spinetta è prodotto con uve di Nebbiolo coltivate nel cru “Gallina” nel comune di Neive. Vino di grande equilibrio e piacevolezza, alla vista si presenta con un colore rosso rubino intenso. Al naso sviluppa un bouquet fruttato sentori di frutti di bosco, more e lamponi. Al palato è ricco, persistente, rotondo, con sentori speziati e note di petali di rosa, menta, anice e frutti rossi.

8. Barbaresco Docg Bric Turot | Prunotto

La grande diversità di esposizione dei vigneti dovuta alla conformazione del bricco, collina in dialetto piemontese, e la specifica selezione clonale, si uniscono all’affinamento in botti grandi di diverse capacità per un Barbaresco equilibrato e piacevole. Bric Turot si presenta di un colore rosso rubino intenso, vivace e brillante. Al naso sentori di frutti di bosco si uniscono a pepe bianco, liquirizia e ad alcune erbe aromatiche come pino, menta bianca e lauro. Al palato è vellutato, armonico, elegante e contraddistinto da un finale lungo e persistente.

9. Barbaresco Docg Rabajà | Bruno Rocca

Il Rabajà è uno dei cru più storici, famosi e ricercati del Barbaresco. Colore rosso granato, intenso e profondo.  Avvolge l’olfatto con sentori floreali (rosa canina e viola) e note burrose che lasciano poi spazio alla frutta (lampone, ciliegia, amarena). In bocca è caldo ed avvolgente con tannini morbidi e grassi elegante e sontuoso, soprattutto nell’aroma, in cui richiama sentori già riscontrabili all’olfatto.

10. Boca Doc | Le Piane

Da uve Nebbiolo (85%) e Vespolina (15%), è un vino che necessita un lungo invecchiamento. Evolve il suo carattere deciso dopo 3-4 anni di permanenza in botti di legno. Si colgono aromi di violetta, frutti di bosco maturi e melograno che sfumano nella liquirizia e nel tabacco. In bocca la potenza e l’eleganza della seta creano si riuniscono in un gioco affascinante, per terminare con una coda lunga e lievemente amarognola. La grande complessità lascia scoprire sempre nuove sfumature.

Tra Barolo, Barbaresco e Barbera: le gemme enologiche del Piemonte

11. Vigna Scarrone Barbera d'Alba Doc | Vietti

Uve provenienti dal vigneto “Scarrone” sito in Castiglione Falletto, con esposizione sud-est. L’affinamento, della durata di circa 18 mesi, è diviso tra acciaio, barriques e botti. Colore rosso rubino con intensi aromi di ciliegie rosse e nere mature, vaniglia e spezie. Buona acidità e corpo pieno. Eccellente equilibrio, grande complessità e finale persistente.

12. No Name Langhe Nebbiolo Doc | Borgogno

In seguito alla vendemmia manuale di uve nebbiolo, si passa alla fermentazione spontanea in vasche di cemento per circa 15 giorni dai 22 ai 28 °C di temperatura. Leggera pressatura ed affinamento per poco più di 2 anni in grandi botti di rovere di Slavonia. Colore rosso rubino con riflessi violacei. Al naso persistente, etereo, sentori di fiori come rosa e violetta e frutta fresca, spezie. In bocca asciutto, armonioso, vellutato, corposo, austero e generoso.

13. Langhe Nebbiolo Doc | Ferdinando Principiano

Per questo vino il vignaiolo Ferdinando Principiano ha scelto una vinificazione ed una maturazione in acciaio, per preservare la croccantezza del frutto e la freschezza di questa varietà nella sua giovane età. il risultato è un vino in cui spiccano le sensazioni fruttate al naso, seguite da un'intrigante speziatura e da note floreali. Al palato è succoso, con un'ottima acidità e dal tannino ben presente. Piacevolissimo bevuto subito, diviene sontuoso se lasciato qualche anno in cantina!

14. Larigi Langhe Doc | Elio Altare

Barbera in purezza prodotto a La Morra, macerazione con le bucce in rotofermentatore a temperatura controllata per 3 o 4  giorni, affinamento in barrique francesi (100% nuove) per 18 mesi. Colore rosso porpora scuro al naso note di frutti rossi molto intense, molto fruttato e persistente. In bocca è caldo, morbido, intenso, con tannini setosi e vellutati, una piacevole acidità, sapore che varia dalle more alle ciliegie.

15. Epico Nizza Docg Riserva | Pico Maccario

È l’etichetta top della linea Monferrato Pico Maccario. Un vino rosso di grande struttura, raffinatezza e longevità. Meticolosamente selezionato in vigna e accuratamente vinificato in cantina. Affina in botti di rovere francese dove evolve in un percorso di profumi e sensazioni tipici delle nostre colline. Un rosso importante che si sposa alla perfezione con i piatti tipici della cucina piemontese.

Tra Barolo, Barbaresco e Barbera: le gemme enologiche del Piemonte

16. Tre Vigne Gattinara Docg | Travaglini

La bottiglia è iconica ed è stata messa a punto e brevettata da Giancarlo Travaglini nel 1958. La curva unica della bottiglia si inserisce naturalmente nel palmo della mano e serve a catturare il sedimento durante la decantazione. Colore granato antico con riflessi aranciati, al naso sensazioni balsamiche di chiodi di garofano, liquirizia, china e trace ferrose, poi ciliegia, fragola e note vegetali. Estrema eleganza gustativa, raffinato nell'equilibrio, il sorso è giocato sulla freschezza e sulla superba estrazione tannica.

17. Colombé Langhe Doc Dolcetto | Ratti

Un rosso fresco, giustamente tannico, fragrante e piacevolmente amarognolo. Proviene da vigneti delle Langhe di cui in buona parte a Dogliani, coltivati a 500 mt di altitudine, zona di forte tradizione del vitigno Dolcetto. Colore rosso rubino con pieni riflessi violacei. Al naso regala un profumo intenso, con sentori di ciliegia e prugna matura. Equilibrato, fresco, giustamente tannico, fragrante e vinoso dal retrogusto piacevolmente amarognolo.

18. Albarossa Piemonte Doc | Marenco

Albarossa in purezza, vitigno ottenuto dall'incrocio del Nebbiolo di Dronero e Barbera. Uve selezionate e raccolte manualmente in piccole cassette. Affinamento in carati da 225 e 1500 litri per almeno 18 mesi. Colore rosso rubino intenso tendente al granato. Bouquet intenso, avvolgente, complesso, con prevalenza di sensazioni fruttate, con una piacevole componente di noce moscata e altre spezie. Sapore pieno e di struttura, persistente ed armonico.

19. Ruchè di Castagnole Monferrato Docg Prevost | Fabrizia Caldera

Si presenta con un colore rosso rubino, che riflette la sua personalità distintiva. Al naso, il profumo intenso e fine evoca sentori di rosa, viola e piccoli frutti rossi, con fragoline che si distinguono in primo piano, seguite da accenni di pepe ed erbe aromatiche. Al palato, il vino si rileva secco, armonico e vellutato, con una buona polpa e una succosità che offre una beva piacevole, facile e immediata. Il Ruchè di Castagnole Monferrato dona un’esperienza gustativa unica, con sensazioni fruttate e floreali quando consumato giovane, mentre con l’invecchiamento si sviluppa un carattere più austero e complesso.

Tra Barolo, Barbaresco e Barbera: le gemme enologiche del Piemonte

20. Territorio Colli Tortonesi Barbera Doc | Claudio Mariotto

Barbera in purezza ottenuta da vigneti coltivati senza l’utilizzo di concimi chimici, diserbanti e prodotti sistemici. Affinamento 12 mesi in vasche d’acciaio e almeno 6 mesi in bottiglia. Colore Rubino intenso e brillante. Vinoso, delicato e abbondante quando giovane. Esala profumo di tabacco e fragola. La sua notevole struttura dà origine a profumi di frutti rossi e amarena. Gradevole e di buon corpo, profuma di mandorle. Corposo, ricco e molto tipico.

21. Cerreta Colli Tortonesi Doc | Vigneti Massa

Il “Cerreta” nasce dalla fusione di cinque varietà, dove la barbera ha il ruolo più importante. La fermentazione avviene attraverso i lieviti indigeni, successivamente la maturazione viene svolta in barrique per almeno 22 mesi. Colore rubino con riflessi granati. Al naso sensazioni di ciliegia matura, confettura di frutti di bosco, fiori secchi che si sposano con le note di spezie ed erbe aromatiche. Sorso ricco, dove la freschezza della barbera gli concede passo ed eleganza, grazie ai tannini perfettamente integrati.

22. An Roero Rosso Docg | Alberto Oggero

Ottenuto da uve Nebbiolo in purezza da piante di oltre 80 anni, caratterizzato da un terreno sabbioso e argilloso, esposto verso sud-ovest e situato a 320 metri sul livello del mare. Granato scuro nel bicchiere, al naso aromi intensi e complessi, con note di fiori essiccati, viola appassita, confetture, pepe nero e mineralità rugginosa. Deciso e di ottima estrazione tannica il sorso, sostenuto da buona acidità e stuzzicante sapidità.

23. Le Coste Roero Nebbiolo Docg |Cascina Ca' Rossa

Il Roero rosso viene prodotto con uve Nebbiolo e da disciplinare viene sottoposto ad un affinamento in legno. Il nome Le Coste è una Menzione Geografia Aggiuntiva della denominazione. Colore rosso granato, tipico colore del vitigno Nebbiolo. Al naso sono presenti sentori di ciliegia, prugna, lampone e violetta, tutti aromi distintivi e identificativi del Nebbiolo. Successivamente, si percepisce anche la fragola, la mora, il mirtillo, il tabacco, la liquirizia e la vaniglia. Si notano infine anche gli aromi di cacao, cannella e pepe rosa. La bocca è invece caratterizzata da una media astringenza dei tannini e apprezzabile freschezza, ben bilanciata dall’alcol e dalla morbidezza. Ottimo equilibrio e struttura.

Tra Barolo, Barbaresco e Barbera: le gemme enologiche del Piemonte

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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