L'epoca della vendemmia a Montalcino (Si) torna quest'anno a ottobre, richiamando alla memoria gli anni passati, quando il Sangiovese si trovava ancora in pianta in questo periodo. «La raccolta di quest'anno è di quelle che ogni produttore si auspica di poter fare, sia in ottica quantitativa che qualitativa» commenta Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino.
A Montalcino la vendemmia torna a ottobre
Brunello di Montalcino, la vendemmia 2024
Il Consorzio ha evidenziato come la maturazione delle uve abbia seguito un percorso progressivo durante l'estate. A settembre, il calo delle temperature e le piogge hanno contribuito a rallentare l'accumulo degli zuccheri, riequilibrando la componente fenolica delle uve. Questi fattori hanno determinato un aumento dei quantitativi previsti, superiori a quelli dello scorso anno, nonostante i diradamenti mirati a mantenere l'equilibrio vegeto-produttivo della pianta.
Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino
Il presidente Bindocci sottolinea inoltre che «il risultato evidenzia uve in ottimo stato fitosanitario e un peso medio del grappolo decisamente superiore alle medie dello scorso anno». Si prevede che l'annata porterà a mosti con gradazioni alcoliche più contenute, caratterizzati da una fine aromaticità e profumi delicati, elementi che confermano l'eccellente potenziale della raccolta 2024.
Brunello di Montalcino, la superficie si espande
Montalcino conta oltre 3.400 ettari di vigneti iscritti a Doc e Docg, tutelati dal Consorzio. Di questi, più di 2mila ettari sono destinati alla produzione di Brunello, una superficie che è rimasta invariata dal 1997. Tuttavia, è stata recentemente approvata una crescita significativa della superficie dedicata al Rosso di Montalcino, che ha visto un aumento di oltre il 67%. Tale ampliamento non prevede nuovi impianti, ma utilizza vigneti già esistenti e coltivati a Sangiovese, non ancora rivendicati nei precedenti albi contingentati.