A tracciare la rotta del vino sostenibile ci ha pensato nello stand della Regione Marche a Vinitaly l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (Imt). «Una fiera positiva e superiore alle aspettative. Siamo molto contenti della partecipazione che c'è stata, le aziende sono contente. Abbiamo avuto moltissima affluenza.
Il Vinitaly sta seguendo un po' la teoria del Prowein, su appuntamento» ha commentato soddisfatto Alberto Mazzoni, direttore dell'Istituto. «Siamo l'unico consorzio italiano che ha 16 denominazioni tutte insieme, abbiamo 16 province e 519 associati: è un gran lavoro perché coniughiamo all'interno aziende che producono 5mila bottiglie a quelle che ne fanno 15 milioni. Oggi se non siamo aggregati le aziende singole non hanno futuro. Specie in una regione come la nostra dove c'è un frazionamento elevatissimo: se non c'è un raccordo, una casa comune, si fa fatica».
La sostenbilità per l'Istituto Marchigiano di Tutela Vini
Ed un tema fondamentale è quello della sostenibilità, che in un territorio come quello marchigiano è forse agevolata perché la superficie vitata convertita a biologico è fra le più alte in Europa. E il biologico rappresenta oggi una leva di acquisto particolarmente solida. Infatti, quasi 7 consumatori su 10 indicano l’essere sostenibile come caratteristica particolarmente importante nella scelta del cibo in fase di acquisto con una crescita di 5 milioni di persone rispetto alla precedente ricerca condotta nel 2021. «Sicuramente - quello appunto della sostenibilità - è uno degli impegni che dobbiamo portare avanti, su questo non c'è dubbio. Abbiamo un progetto importantissimo, il Prnn, sul bando cinque minesteriale» ha commentato il direttore. Sono proprio i cambiamenti climatici e la possibilità di esplorare nuovi mercati, oltre a una sensibilità ambientale che da sempre caratterizza il territorio, gli aspetti che hanno spinto Imt a valutare questo progetto dedicato al vino sostenibile. Il disegno coinvolgerà le 16 denominazioni tutelate dal consorzio, tutte le aziende agricole e le imprese della filiera allo scopo di adottare un sistema di gestione della sostenibilità aziendale.
Alberto Mazzoni
Inoltre, saranno individuate due denominazioni pilota che serviranno da modello per tutte le altre. Gli interventi comprenderanno azioni per promuovere la digitalizzazione delle imprese agricole e vitivinicole, mappe vocazionali, tecniche innovative per contrastare i cambiamenti climatici. E lo standard di certificazione Equalitas sarà adottato come parametro di riferimento, nel quale dovranno rientrare almeno il 60% dei vigneti.
Lo stand dell'Istituto Marchigiano di Tutela Vini
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I prodotti in esposizione
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