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#vinitaly2023

Il Schulthauser della Cantina San Michele Appiano festeggia i 40 anni al Vinitaly

Grazie all’idea rivoluzionaria di Hans Terzer di creare un Pinot Bianco più strutturato e longevo, lo Schulthauser, che compie 40 anni, ha conquistato il mercato prima locale e poi internazionale

 
03 aprile 2023 | 16:43

Il Schulthauser della Cantina San Michele Appiano festeggia i 40 anni al Vinitaly

Grazie all’idea rivoluzionaria di Hans Terzer di creare un Pinot Bianco più strutturato e longevo, lo Schulthauser, che compie 40 anni, ha conquistato il mercato prima locale e poi internazionale

03 aprile 2023 | 16:43
 

La Cantina San Michele Appiano celebra i 40 anni del Pinot Bianco Schulthauser, l’etichetta che ha segnato la rinascita qualitativa del vino altoatesino, diventando un vero e proprio brand. Grazie all’idea rivoluzionaria del winemaker Hans Terzer di creare un Pinot Bianco più strutturato e longevo, attraverso un nuovo personale modello di vinificazione che potesse valorizzare le uve migliori dei conferitori, lo Schulthauser ha conquistato il mercato prima locale e poi internazionale e ricopre ancora oggi un ruolo identitario e irrinunciabile per la pluripremiata Cantina altoatesina. «È stata la mia prima selezione che ho fatto nel 1982» commenta proprio Terzer alla 55esima edizione del Vinitaly.

Il Schulthauser della Cantina San Michele Appiano festeggia i 40 anni al Vinitaly

Il Pinot Bianco Schulthauser

«Invece, per i prossimi 40 anni? Credo che sia già ora di pensare al futuro - racconta in un'intervista l'enologo della Cantina San Michele Appiano. Ho già provveduto per questo: infatti, ho dei ragazzi giovani in cantina. Io lavorerò ancora per un po' di tempo, però vorrei passare il mio lavoro alla mia nuova squadra». Insomma, una grande dedizione che verrà trasmessa di generazione in generazione nella grande cantina dell'Alto Adige.

San Michele Appiano, leader e custode di grandi vini altoatesini

La Cantina San Michele Appiano domina come un castello la Strada del Vino dell’Alto Adige. Le sue due imponenti torri angolari le conferiscono un’aria imponente - e quello che è custodito nelle sue cantine merita assolutamente questa attenzione: vi maturano vini di fama mondiale e pluripremiati.

Se oggi i vini altoatesini godono di un’ottima reputazione, San Michele Appiano vi ha contribuito parecchio negli ultimi anni. La guida italiana “I Vini d’Italia” del Gambero Rosso nel 2000 l’ha nominata “Cantina dell’anno”, la migliore Cantina d’Italia. Al contempo l’autorevole guida ha eletto Hans Terzer come uno dei migliori dieci winemaker al mondo.

I suoi vini vincono regolarmente premi nazionali e internazionali. Ne è un esempio calzante il Sauvignon Sanct Valentin che ininterrottamente da 18 anni viene insignito dei “tre bicchieri” del Gambero Rosso. È proprio grazie al conferimento dei Tre Bicchieri ai suoi vini per trenta volte consecutive, che nel 2018 la Cantina San Michele Appiano ha ottenuto il titolo di prima Cantina altoatesina con Tre Stelle.

Oltre 100 anni di storia vinicola

Costituita nel 1907 come cooperativa, oggi San Michele Appiano conta 320 soci che coltivano 385 ettari di vigneti. Di questi, il 75 percento è dedicato a vitigni a bacca bianca ed il 25 percento a vitigni a bacca rossa. In particolare, i terreni nel paese di Appiano e dintorni offrono condizioni ideali per varietà come Pinot Bianco, Pinot Grigio, Chardonnay, Sauvignon, Gewürztraminer e Pinot Nero. Proprio questi vini hanno contribuito all’ottima reputazione della Cantina di San Michele Appiano.

Anche per i vini rossi di struttura ci sono dei piccoli ma eccellenti terreni in posizioni più calde lungo la Strada del Vino dell’Alto Adige. Il clima mite e soleggiato e gli ulivi che punteggiano i campi conferiscono alla regione il suo fascino mediterraneo e costituiscono la base per le caratteristiche inconfondibili dei vini, suddivisi in tre linee di qualità (linea Classica, linea Selezione e linea Sanct Valentin).

Tra tradizione e alta tecnologia

Da questo paesaggio straordinario provengono uve eccellenti che danno origine a vini di fama mondiale. Il winemaker Hans Terzer è uno dei pionieri della qualità del vino bianco altoatesino e combina, nel suo lavoro, tecniche più avanzate con metodi tradizionali. Serbatoi in acciaio inox sono ormai indispensabili per determinati lavori, garantiscono freschezza ed aromi fruttati. La Cantina punta però anche sulla lavorazione ed affinamento in botti di legno piccolo e grande. Alcune delle botti sono adornate da un prezioso fondo intagliato raffigurante scene conviviali o personaggi importanti. Le 54 botti di legno nella cantina sotterranea hanno una capacità che va da 4.000 a 15.000 litri caduna. Vengono utilizzate sia per i vini rossi, che per i bianchi. Uguale per i circa 800 Barrique/Tonneau.

 

“Sanct Valentin” – La canonizzazione dei migliori vini

Nel 1986 nasce la linea di punta della Cantina, denominata Sanct Valentin, caratterizzata da vigneti scelti delle zone più vocate con produzione limitatissima. Questa linea si basa su una selezione meticolosa delle migliori uve ed una lavorazione individuale. Acciaio per i vini aromatici (Sauvignon e Gewürztraminer) e fermentazione ed affinamento in barrique/tonneau per i vini rimanenti (Pinot Bianco, Pinot Grigio, Chardonnay, Pinot Nero, Lagrein, Cabernet e Merlot). Attualmente la barricaia è una delle più belle ed affascinanti di tutto l’Alto Adige.

APPIUS – Il “vino da sogno” di Hans Terzer

Le cose particolari richiedono tempo. Anche molto tempo se necessario. Per realizzare il suo sogno, il winemaker Hans Terzer di tempo se n’è preso tanto. Durante le sue visite periodiche nei vigneti già tanti anni fa notò che tra questi c’erano delle singole viti con pochi grappoli che però fornivano delle uve eccellenti. “Volevo raccogliere a parte proprio l’uva di queste viti, affinarla e produrne un vino completamente nuovo e strepitoso. Un vino come nessun altro prima nella Cantina San Michele Appiano.” E pare esserci riuscito con l’APPIUS, che proviene da diversi vigneti storici del Comune di Appiano. APPIUS 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015 e 2016: ogni anno non solo viene reinterpretato il contenuto delle bottiglie, ma cambia anche il design. Ogni edizione, infatti, rispecchia la singola annata. Lo scopo è di concepire una wine collection in grado di entusiasmare ogni anno gli appassionati di vino di tutto il mondo. L’edizione dell’APPIUS è limitata a circa 6000 bottiglie.

Cantina San Michele Appiano
Via Circonvallazione, 17-19, 39057 Appiano sulla Strada del Vino (Bz)
Tel. 0471664466

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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