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Tenuta Luce, rivelata la personalità di Luce Brunello 2018

Struttura e potenza per la nuova annata del vino tributo alla terra di Montalcino: un colore rosso rubino intenso, con note di frutta rossa matura, sostenute da piacevoli sensazioni di tabacco biondo e spezie esotiche

 
09 marzo 2023 | 11:41

Tenuta Luce, rivelata la personalità di Luce Brunello 2018

Struttura e potenza per la nuova annata del vino tributo alla terra di Montalcino: un colore rosso rubino intenso, con note di frutta rossa matura, sostenute da piacevoli sensazioni di tabacco biondo e spezie esotiche

09 marzo 2023 | 11:41
 

Luce Brunello 2018 è pronto per essere degustato sui mercati internazionali. Il nuovo millesimo rivela un vino che è perfetta combinazione di struttura, potenza e finezza. Omaggio di Tenuta Luce alla tradizione enologica ilcinese, nonché conferma del paradigma di eleganza e prestigio che da sempre caratterizza i vini della tenuta.

Tenuta Luce rivelata la personalità di Luce Brunello 2018

Luce Brunello 2018

«Luce Brunello 2018 è un vino sofisticato e potente - racconta Alessandro Marini, direttore tecnico di Tenuta Luce. Si presenta con un colore rosso rubino intenso e al naso è complesso e fragrante, con note di frutta rossa matura, sostenute da piacevoli sensazioni di tabacco biondo e spezie esotiche. In bocca il vino è armonioso, ricco e di grande struttura, con tannini setosi che insieme alla freschezza donano una lunghissima persistenza.»

La vendemmia

Le uve Sangiovese provenienti dal vigneto Madonnino - ideale per esposizione e composizione del suolo - che compongono Luce Brunello 2018 sono state vendemmiate agli inizi del mese di ottobre, per poi essere vinificate in vasche di cemento in cui hanno trascorso 10 giorni in fermentazione a una temperatura di 26°. Dopo 4 settimane di macerazione sulle bucce, Luce Brunello 2018 ha compiuto un affinamento di almeno 24 mesi in botti di rovere di Slavonia, prima di essere imbottigliato nel luglio del 2022.

Le note dell'annata 2018

L’inizio anno è stato caratterizzato da un gennaio mite e un febbraio freddo con abbondanti precipitazioni sia nevose che piovose, che hanno favorito il riequilibrio delle riserve idriche. Durante il corso della primavera, si sono registrate temperature al di sopra della media stagionale, che accoppiate alle frequenti piogge hanno permesso un rapido sviluppo dei germogli. La presenza prolungata di piogge anche nel periodo della fioritura avvenuta ad inizio giugno, ha comportato un minor carico produttivo per pianta. In seguito, l’estate è stata interessata da un clima mite, senza la presenza di eccessive piogge né di alte temperature.

Queste condizioni hanno favorito un corretto sviluppo dei grappoli e portato ad una rapida invaiatura, avvenuta nella prima settimana di agosto. Durante il mese di settembre alcune piogge hanno continuato a mantenere il clima mite, consentendo così alle uve di preservare tutta la loro freschezza aromatica e di raggiungere la piena maturazione fenolica. La vendemmia è avvenuta il 2 ottobre. Il vino è entrato nei mercati internazionali lo scorso 1 marzo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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