Il 2023 è un anno speciale per il celebre enologo Mattia Vezzola, padre dell’omonimo Metodo Classico, nonché patron della cantina Costaripa sita nel cuore della Valtenesi, si celebra infatti il 50° anniversario della sua linea di “Mattia Vezzola Metodo Classico”. “50 anni che le amo”, è il claim che sarà rappresentato sulle bottiglie celebrative dell’annata 2023. E la filosofia che sta alla base del Metodo Classico di Mattia Vezzola è racchiusa proprio in queste poche parole: non solo un vino ma un’estensione della personalità del grande professionista dell’enologia contemporanea e della sua passione per le bollicine e per ciò che rappresentano: la piacevolezza della vita, l’eleganza e la condivisione.
Mattia Vezzola con il suo Metodo Classico
La storia del Metodo Classico di Mattia Vezzola
«La naturale effervescenza mi ha sempre dato la piacevole sensazione del mistero e la convinzione di una magia nell’osservare le piccolissime perle salire libere - racconta Mattia Vezzola. Mi è sempre piaciuto passeggiare oltre l’immaginazione razionale per trasformare il progetto enologico nel sogno leggero e proprio dell’artigianato autentico. Brindo alla vita, con una piccolissima e felice bollicina che arriva al cuore». Da bambino Mattia Vezzola sogna di fare il veterinario nell’azienda agricola di famiglia, ma suo padre lo spinge a iniziare un percorso da enologo. Così nel 1972, appena diplomato in enologia a Conegliano, si ritrova in Champagne: «un viaggio illuminante», dichiara Vezzola. Qui, infatti, inizia la sua passione per il mondo della spumantistica: «L’effervescenza è sempre stata considerata una futilità nel mondo dell’enologia, al contrario io la considero una cosa molto seria, complessa e affascinante», afferma. Nello stesso anno, nasce il primo “Mattia Vezzola Metodo Classico”, da uve Chardonnay del Lago di Garda. Questo interesse è poi fiorito negli anni, portando questo enologo lungimirante ed eclettico a sperimentare sempre nuovi progetti, ricercando la bollicina perfetta. Nel 1981 Mattia Vezzola conosce Vittorio Moretti e diventa enologo di Bellavista, un’esperienza durata quarant’anni e conclusasi nel 2021 quando Vezzola decide di tornare sulla sua sponda del Lago di Garda, a Moniga.
L'etichetta del Metodo Classico di Mattia Vezzola
«Si deve sempre cercare, con costanza, di fare il miglior vino assecondando le inclinazioni che il Padreterno ha dato del territorio», questa la convinzione che riporta Vezzola a casa, con l’obiettivo di continuare a sperimentare. Oggi la linea "Mattia Vezzola Metodo Classico" comprende Brut, Brut Rosé, Créant, Grande Annata Brut e Grande Annata Rosé, tutti provenienti da vigne di Chardonnay e Pinot nero allevate in Valtènesi e sulle Morene esterne del Lago di Garda in zone pedecollinari. La vendemmia è rigorosamente manuale con selezione in pianta, pigiatura del grappolo intero con esclusivo utilizzo del mosto fiore. Parte dei mosti fermenta in piccole botti di rovere bianco, al fine di donare alle cuvée lunghezza, persistenza e longevità. Ogni cuvée rappresenta l’unione di almeno 40 diversi vini al fine di mantenere ogni anno oltre alla costanza qualitativa anche il medesimo stile e profilo sensoriale. Per festeggiare il 50° Anniversario del Metodo Classico e dello stile Mattia Vezzola, sono in programma una serie di eventi celebrativi nei prossimi mesi. Anche le bottiglie si vestiranno a festa per l’occasione, in quanto sarà apposto infatti, un bollino recante la scritta “50 anni che le amo” su tutte le bottiglie distribuite nel 2023.