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Alta Langa Docg, denominazione gioiello delle bollicine italiane

I vini Alta Langa Docg nascono sulle colline tra Asti, Cuneo e Alessandria con caratteristiche di eleganza, profondità e complessità. La vendemmia 2023 si proietta verso una produzione di tre milioni e mezzo di bottiglie

 
28 dicembre 2023 | 14:30

Alta Langa Docg, denominazione gioiello delle bollicine italiane

I vini Alta Langa Docg nascono sulle colline tra Asti, Cuneo e Alessandria con caratteristiche di eleganza, profondità e complessità. La vendemmia 2023 si proietta verso una produzione di tre milioni e mezzo di bottiglie

28 dicembre 2023 | 14:30
 

Una denominazione gioiello che si staglia per autorevolezza in mezzo ai giganti delle bollicine italiane, con un disciplinare di produzione tra i più rigorosi: l’Alta Langa Docg sta crescendo - dai tre milioni di bottiglie prodotte dalla vendemmia 2022 e i tre milioni e mezzo attesi dalla vendemmia 2023 - e lo fa seguendo linee di qualità ed eccellenza, per un vino metodo classico dai caratteri di eleganza, profondità e complessità che lo rendono perfetto per abbinamenti gastronomici versatili.

Alta Langa Docg, denominazione gioiello delle bollicine italiane

Alta Langa docg, vini metodo classico dai caratteri di eleganza, profondità e complessità

Ma cos’è che rende l’Alta Langa così speciale, sempre più richiesta e ambita nelle carte vini dei ristoranti?

Alta Langa Docg, dalle cattedrali sotterranee alle colline del basso Piemonte

L’Alta Langa Docg fu il primo metodo classico prodotto in Italia, fin dalla metà dell'Ottocento, nelle imponenti e meravigliose cantine ipogee di Canelli, note come “cattedrali sotterranee”, oggi riconosciute Patrimonio dell'Umanità Unesco nell’ambito dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe Roero e Monferrato.

Alta Langa Docg, denominazione gioiello delle bollicine italiane

Le colline dell’areale dell’Alta Langa

Le colline dell’areale dell’Alta Langa, a cavallo tra le province di Asti, Cuneo e Alessandria, nel basso Piemonte alla destra del fiume Tanaro, offrono un terroir unico, con altitudini che partono dai 250 metri e sfiorano gli 800 metri sul livello del mare. Suoli calcarei, ideali per la produzione di uve Pinot nero e Chardonnay, dalle condizioni climatiche fresche che contribuiscono a garantire l’acidità e l’equilibrio dei vini. Una molteplicità di espressioni dalle caratteristiche eterogenee per altitudine, giacitura, esposizione, clima, che corrisponde a una interessante variabilità di vini che creano le cuvée più prestigiose, in coerenza con il territorio e la storia dell’Alta Langa.

Alta Langa Docg, produttori come custodi delle tradizioni

I produttori di uve sono da sempre l’anima dell’Alta Langa. Hanno creduto fin dal secolo scorso al “Progetto Spumante Metodo Classico del Piemonte”, mettendo a disposizione le loro conoscenze e i loro terreni, impiantando i vigneti sperimentali e coltivandoli per produrre le uve destinate alla ricerca sulla nascitura denominazione.

Alta Langa Docg, denominazione gioiello delle bollicine italiane

Le cattedrali sotterranee di Canelli

Si è instaurato così quel “patto tra gentiluomini produttori di Alta Langa” che riconosce alle famiglie di viticoltori il ruolo di custodi delle tradizioni e presidio del territorio. Ai viticoltori locali, che restano così proprietari delle loro terre, le case spumantiere garantiscono la remunerazione delle uve e del loro lavoro.

ll tempo di affinamento sui lieviti per il disciplinare di Alta Langa è di minimo 30 mesi: questo permette al vino di raggiungere una complessità unica, preservando una sorprendente freschezza. L’obbligo del millesimo in etichetta è un elemento distintivo che lega indissolubilmente i vini Alta Langa all’espressione di una determinata vendemmia.

Nonostante la grande richiesta del mercato, sono diversi i produttori che spingono l’affinamento molto oltre la soglia minima, per ricercare una complessità che spesso solo il tempo sa dare. 

Alta Langa, un viaggio enogastronomico tra le colline del Tartufo Bianco d'Alba

Oltre alla sua eccellenza enologica, l'Alta Langa offre uno spettacolo straordinario di colline ondulate, dove piccoli vigneti ben curati si alternano a prati e boschi, noccioleti e pascoli; borghi medievali, torri e castelli disegnano il profilo di questo panorama da cartolina e sembrano respirare a un ritmo lento, in un polmone di biodiversità autentica, creando un paesaggio mozzafiato che attira visitatori da tutto il mondo.

Alta Langa Docg, denominazione gioiello delle bollicine italiane

Connubio perfetto tra i vini Alta langa Docg e il tartufo bianco d'Alba

Le terre alte del Piemonte meridionale sono il cuore di una grande civiltà della tavola: non a caso questa regione ha generato movimenti potenti e rivoluzionari, come quello di Slow Food. Tra queste colline, la gastronomia può contare su storicità, tecniche e ingredienti senza pari e queste colline sono una destinazione d’elezione per chi ama la cucina di territorio. I produttori del Consorzio accolgono i visitatori nelle loro cantine per degustazioni e visite guidate, offrendo l'opportunità di scoprire da vicino l’affascinante mondo delle Alte Bollicine Piemontesi.

Tutto da scoprire e da gustare, soprattutto in questo periodo, il connubio Alta Langa e Tartufo bianco d’Alba. Ma con l’Alta Langa il tartufo condivide ben più dell’abbinamento a tavola. Un legame che fa bene al territorio: diversi viticoltori dell’Alta Langa dedicano una porzione di terreno alla piantumazione di alberi simbionti del tartufo (ne sono state messe a dimora 150 finora) e alla preservazione delle tartufaie naturali, sotto la supervisione del Consorzio e del Centro Nazionale Studi Tartufo. Un atto a difesa della biodiversità, di consapevolezza e valorizzazione di un patrimonio inestimabile che deve essere tutelato.

Consorzio Alta Langa
Piazza Roma 10 - 14100 Asti
Tel 0141 594842

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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