Un brut spumantizzato con metodo Charmat: Isabella è punta di diamante tra i top di gamma firmati cantina Collato. Le uve, coltivate nelle Rive di Collalto, regalano uno Charmat lunghissimo, frutto del suo stare sui lieviti dai 9 ai 10 mesi. La produzione conta 6400 bottiglie, rigorosamente numerate. Le uve impiegate per l’Isabella provengono da un ettaro di terreno appena: le famose Rive. Così chiamate perché incastonate dalla sommità della collina Collalto lungo tutto il suo declivio. Intorno, la magia di un bosco verde e lussureggiante a proteggere anche climaticamente le viti.
Isabella Rive di Collalto Brut 2022
Proprio in questa collina, mille anni or sono, si sono insediati gli antenati della principessa Isabella Collalto de Croÿ, dal 2007 a capo dall’omonima azienda agricola. Isabella è infatti un omaggio alla principessa e anche alla sua famiglia che, per più di 1000 anni, ha saputo conservare e preservare la ricchezza e la bellezza di queste terre. Ci affacciamo sul territorio delle colline del Prosecco, già patrimonio Unesco. Un sigillo di eccellenza che testimonia l’amore e l’importante opera di tutela rivolta al territorio. Oggi come allora, la famiglia Collalto presiede e preserva queste colline con lo stesso grande amore e la stessa attenzione alla sua preziosa biodiversità.
Isabella Rive di Collalto, eleganza e qualità si abbinano a tradizione e innvovazione
Isabella è un vino che racconta una storia di eccellenza, cura, attenzione. Dopo la lunghissima sosta sui lieviti, il brut viene imbottigliato a fine agosto e lasciato in bottiglia a riposare per ulteriori due mesi, in modo da permettere al vino di completare la sua maturazione. Procedure rigorose: così richiede la tradizione, sinonimo di una qualità che, per scelta aziendale, viene sempre al primo posto.
La cantina Collalto
Il risultato è uno spumante elegante, sobrio, cremoso al palato, con freschi profumi floreali e sensazioni minerali. Complesso e delicato, incisivo ma mai sopra le righe. Un prodotto che si abbina facilmente a piatti di pesce ma anche ai piatti della tradizione veneta. Una bolla così tradizionale, e al tempo stesso decisamente contemporanea, non poteva che essere abbinata a una rivisitazione di un piatto tipico del territorio, il risotto. Questa versione la firma lo chef Alessandro Favrin del ristorante “Seda” a Vittorio Veneto. Gli ingredienti? Riso vialone nano, zucca, gamberi e liquirizia.
Vialone nano, zucca, gamberi e liquirizia
Ricetta dello chef Alessandro Favrin del Ristorante Seda (Tv)
Isabella Rive di Collalto Brut 2022 in abbinamento alla ricetta Vialone nano, zucca, gamberi e liquirizia
Ingredienti (per 4 persone):
320 g vialone nano riserva Ferron, 1 l brodo, 50 g vino bianco secco, 220 g purea di zucca, 120 g burro, 50 g parmigiano, 30 g riduzione di gamberi, olio, sale e pepe q.b, 1 lime non trattato
Procedimento: Ricavare la purea di zucca cuocendo il vegetale pulito avvolto nell’alluminio, condita con sale, olio extravergine di oliva e pepe. Cuocere in forno a 180° per 1 ora, poi frullare. Tostare il riso in pentola, quando ben caldo sfumare con il vino bianco secco, bagnare quindi con il brodo caldo. Cuocere per 7 minuti, aggiungere la purea di zucca e terminare la cottura per altri 3 minuti. A cottura ultimata, togliere dal fuoco e mantecare il risotto con parmigiano, burro, riduzione di gamberi, olio extravergine, sale e pepe.
Per la riduzione di gamberi e burro di gamberi
Ingredienti (per 4 persone): 400 g gamberi rossi Mazara del Vallo, 200 g burro, 30 g brandy
Procedimento: Pulire i gamberi separando le teste dal carapace e dalla coda pulita. Per ottenere la riduzione di gamberi, tostare in forno a 160° le teste di gamberi, nel frattempo in pentola rosolare sedano, carota e cipolla. Aggiungere le testa, sfumare con vino bianco e coprire con acqua e ghiaccio, portare a bollore lentamente e poi togliere dal fuoco e lasciare in infusione per 1 ora. Scolare e far ridurre il liquido molto lentamente portandolo a consistenza sciropposa Inserire le code di gambero, il burro e i 50 g di riduzione di gamberi in una busta sottovuoto, chiudere il sacchetto e cuocere a 48° per 20 minuti. Al momento del servizio scolare i gamberi dal burro mantenendoli al caldo
Per la riduzione di zucca e liquirizia
Ingredienti (per 4 persone): 200 g buccia di zucca, 20 g liquirizia purissima in polvere, 30 g scalogno, 5 foglie di salvia
Procedimento: Tostare in forno la buccia della zucca a 200° per 20 minuti, raffreddare e inserire poi in una busta sottovuoto con lo scalogno affettato e la salvia. Cuocere a 86° per 3 ore, raffreddare e lasciar riposare in frigo per 24 ore, scolare molto bene e far ridurre il liquido aggiungendo la polvere di liquirizia. Disporre alla base del piatto il risotto allargandolo, posizionarci sopra le code di gambero, il ristretto alla zucca e liquirizia, infine grattugiare la buccia di un lime su ogni piatto.
Conte Collalto
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