Allargando l’export a 155 paesi nel mondo e puntando sempre sulla qualità, Bottega, una delle nostre più conosciute aziende vitivinicole, ha chiuso il 2022 con un fatturato di 84,7 milioni di euro cui vanno aggiunti 25,3 milioni che, annualmente, incassano i 33 Prosecco Bar sparsi nei vari continenti. Una crescita del 20% (7% in Italia) nonostante le problematiche legate agli aumenti energetici, alle materie prime, al vetro, addirittura ai componenti del packaging
Le bottiglie arcobaleno di Bottega
«Entro l’anno daremo vita ad altri dieci Prosecco Bar»
«Siamo riusciti a conquistare altri mercati di primaria importanza anche se apparentemente non di grandi dimensioni. Siamo entrati in Alaska - dice Sandro Bottega, a capo dell’aziendatrevigiana che ha ben 6 siti produttivi tra Veneto, Friuli e Toscana - in Azerbajan e abbiamo ripreso, anche se parzialmente, le esportazioni in Ucraina. Siamo anche in Nepal e Butan, due mercati interessantissimi. In questi giorni abbiamo aperto il nostro 34° Prosecco Bar all’aeroporto di Istanbul, uno degli scali più trafficati mondo con i suoi 15 milioni di viaggiatori».
La sede di Bottega a Bibano
Continua: «Entro l’anno daremo vita ad altri dieci Prosecco Bar, da Nizza a Praga, da Mykonos a Toronto, addirittura un quarto al Londra oltre ad una enorme Terrazza Bar nel più lussuoso albergo di Nairobi, in Kenia. Il tutto nell’attesa, ai primi di marzo, di festeggiare il 45 anno di attività aziendale e il trentennale della collaborazione con Stefania Sandrelli, con la quale produciamo parte del Chianti».