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Ecco Argea, il nuovo polo italiano del vino

Sei sedi produttive in 4 regioni, ricavi di circa 420 milioni di euro nel 2021, un piano di investimenti per circa 50 milioni di euro, export in 85 Paesi: questi alcuni numeri del Gruppo nato con Botter e Mondodelvino

 
29 settembre 2022 | 12:57

Ecco Argea, il nuovo polo italiano del vino

Sei sedi produttive in 4 regioni, ricavi di circa 420 milioni di euro nel 2021, un piano di investimenti per circa 50 milioni di euro, export in 85 Paesi: questi alcuni numeri del Gruppo nato con Botter e Mondodelvino

29 settembre 2022 | 12:57
 

È stata presentata oggi una nuova realtà nel settore vinicolo: Argea. “AR” come arte e “GEA” come terra sono gli elementi fondanti del Gruppo che si pone tra i big player del mercato non solo per dimensioni ma anche per autorevolezza, cultura, capacità, visione.

Pensato dal Fondo Clessidra e condiviso da due grandi, storici marchi del vino italiano quali Botter e Gruppo Mondodelvino, Argea affronta la sfida dimensionale per competere sui mercati internazionali e per portare la qualità del vino italiano nel mondo. La storia e la visione imprenditoriale delle famiglie Botter e Martini, tramite la regia del Fondo Clessidra, hanno quindi conferito un importante heritage, costituendo una solida base per la creazione di un Gruppo innovativo e orientato al futuro.

L’assetto azionario del Gruppo vede una holding, partecipata in maggioranza dal fondo Clessidra, con un importante quota della Famiglia Botter ed una presenza della Famiglia Martini e del management.

Argea, quindi, nasce grande e soprattutto nasce per crescere ancora - sia in maniera organica, sia per acquisizioni - nella creazione di valore e nel perseguimento della sostenibilità.

Massimo Romani, amministratore delegato di Argea Ecco Argea, il nuovo polo italiano del vino

Massimo Romani, amministratore delegato di Argea

I numeri di Argea 

Con ricavi consolidati di circa 420 milioni di euro nel 2021, realizzati con il 95% all’estero, e in crescita di oltre il 18% rispetto al risultato dell’anno precedente ottenuto da Botter e Mondodelvino separatamente, Argea rappresenta oggi il più importante player privato nel settore vitivinicolo nazionale, contando circa 500 collaboratori.

Gli obiettivi di crescita ambiziosi hanno posto le basi per un piano investimenti al 2025 da circa 50 milioni di euro con attese ricadute positive anche sulle comunità locali in cui l’azienda opera.

Argea è un ambasciatore del vino italiano nel mondo, esporta in 85 Paesi, con una rete commerciale distribuita sia sui mercati dove il vino italiano è da tempo apprezzato – USA, UK, Germania e Paesi scandinavi – che in aree del mondo di tradizione enologica più recente: dalla Cina, alla Corea del Sud, al Canada e molti altri. 

Argea conta sei siti di produzione distribuiti dalla Romagna al Piemonte al Veneto e numerose filiere coinvolte nel progetto provenienti anche da Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo, Puglia e Sicilia. Un Gruppo che impatta sui territori dove è presente in termini di sempre crescente salvaguardia della qualità e della catena del valore dei vini prodotti, ma anche di sostenibilità ambientale e sociale.

Argea rappresenta così un unicum in Italia anche a livello produttivo proponendo, con il suo portfolio di marchi e di cantine, una ricca e variegata offerta di vini italiani conosciuti nel mondo per la loro tipicità dal Barbera, Nebbiolo e Moscato per il Piemonte, Sangiovese e Trebbiano per la Romagna, Prosecco e Pinot Grigio per il Veneto, Primitivo per la Puglia, Montepulciano d’Abruzzo, Nero d’Avola per la Sicilia.

 

 

Parola chiave: sostenibilità 

Ad attestare l’impegno concreto di Argea sul fronte ESG vi sono le numerose certificazioni di prodotto e di processo, e una concreta roadmap per i prossimi anni tesa a portare il Gruppo ai più alti livelli di sostenibilità e responsabilità sociale coerente con gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Unione Europea per il 2030.

Le linee dello sviluppo di Argea in termini di sostenibilità sono infatti ben definite e riguardano la promozione della cultura ESG all’interno di tutte le aziende del Gruppo, tramite un continuo monitoraggio delle attività. L’impegno del Gruppo viene raccolto in un report annuale di sostenibilità, costruito tramite obiettivi chiari su tutti i principali indicatori sensibili: utilizzo responsabile delle risorse, approvvigionamenti, emissioni di CO2, certificazioni, welfare aziendale, benessere dei dipendenti, rispetto dei territori in cui l’azienda opera.

Nell’unire due eccellenze del panorama enologico italiano quali Botter e Mondodelvino, Argea è riuscita a integrare realtà diverse in un progetto comune di qualità, sviluppo e sostenibilità, valorizzando nello stesso tempo l’identità delle cantine e delle tenute espressione della migliore qualità italiana: da Barone Montalto, a Cuvage, da Ricossa a Poderi Dal Nespoli, Botter, Masseria Doppio Passo, e infine al marchio Mondodelvino.

Il piano industriale di Argea 

Le direttrici che orientano la creazione del valore sono focalizzate sui mercati e sui canali più promettenti e sono tese a equilibrare la presenza e l’offerta del Gruppo nel mondo. Dal consolidamento sui mercati di riferimento: in particolare USA, Germania, Nord Europa e Far East, dove il Gruppo – forte del suo DNA customer-centric – punta a sviluppare fortemente la multicanalità, con team e prodotti dedicati su on, off-trade e anche e-commerce. Fino alle operazioni di M&A che, finalizzate al miglior presidio dei mercati strategici o all’arricchimento dell’offerta delle denominazioni, costituiranno un’importante acceleratore
della crescita attesa per i prossimi anni.

«Con questo progetto, unendo risorse tra le migliori del settore, Argea intende rappresentare una grande opportunità per il vino italiano e per l’intero comparto enologico sui mercati mondiali. Tramite il nostro Piano Industriale ambiamo a uno sviluppo etico e sostenibile che coinvolga i nostri collaboratori, le comunità e l’ambiente in cui operiamo. Si tratta di un percorso ambizioso, caratterizzato da ingenti investimenti che permetteranno ad Argea di allargare sempre di più i propri orizzonti, con crescite importanti sia all’estero che in Italia», ha dichiarato Massimo Romani, Amministratore Delegato di Argea.

«Poco più di un anno fa Clessidra ha lanciato il progetto “Vino Italiano nel Mondo”. Oggi non è più solo un progetto ma il più grande esportatore di vino italiano. Il nuovo nome Argea serve per raccogliere in una casa unica tutti i nostri prodotti. Argea è professionalità, ricerca della qualità e dell’innovazione», ha aggiunto Andrea Ottaviano, Amministratore Delegato di Clessidra

«Sin dal suo nome, unione tra “arte” e “terra”, Argea nasce per condividere l’arte vinicola italiana con tutto il mondo, sempre nel pieno rispetto della natura, dalla terra al bicchiere. Partendo dal logo, passando dal font, fino alla nuova brand architecture, tutto è stato pensato per rispecchiare la forza, la stabilità, il prestigio ma anche la cultura e la storia mediterranea del Gruppo. Tutti valori che saranno pienamente espressi e veicolati, non solo dagli stessi prodotti che portiamo ai nostri consumatori, ma anche tramite ingenti investimenti di marketing, già previsti nel Piano Industriale», ha commentato Enrico Gobino, Responsabile Marketing e Comunicazione di Argea.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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