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Champagne: il mercato asiatico è effervescente e traina la ripresa

Secondo gli ultimi dati la crescita post pandemica diventerà inarrestabile. Gli esperti prevedono che il giro d'affari globale nei prossimi dieci anni crescerà del 64% raggiungendo gli 11,5 miliardi di dollari

 
20 luglio 2022 | 08:55

Champagne: il mercato asiatico è effervescente e traina la ripresa

Secondo gli ultimi dati la crescita post pandemica diventerà inarrestabile. Gli esperti prevedono che il giro d'affari globale nei prossimi dieci anni crescerà del 64% raggiungendo gli 11,5 miliardi di dollari

20 luglio 2022 | 08:55
 

La crescita record post-pandemia (320 milioni di bottiglie per 5.4 miliardi di euro) dello champagne non sembra arrestarsi: con il consolidamento del mercato anglosassone, con Usa e Uk al top per importazioni e la crescita dell’Australia, unito alle opportunità che possono aprirsi sul mercato asiatico, si stima il raggiungimento nel 2032 di un giro d’affari di 11.5 miliardi (+64% in 10 anni).

Champagne: il mercato asiatico è effervescente

Il mercato dello champagne è effevervescente

La crescente capacità di spesa dei Paesi in via di sviluppo e l’introduzione al consumo delle nuove generazioni indiane e cinesi sono i possibili trend futuri individuati dagli esperti del settore. «Sono convinto che lo Champagne presto raggiungerà fatturati record, intercettando nuovi mercati e nuovi tipi di consumatore», afferma Luigi Sangermano, imprenditore del lusso e Ad di Laurent-Perrier Italia.

Dopo il difficile periodo pandemico il mercato dello Champagne ha ripreso a crescere più forte di prima, con previsioni per il periodo 2022-2032 estremamente ottimistiche, soprattutto per quel che riguarda la crescita in nuovi mercati, come Cina e India. Il 2021 è stato chiuso con esportazioni record320 milioni di bottiglie, il volume più elevato degli ultimi 10 anni (+31% vs 2020+8 % vs 2019) per un giro d’affari di 5.7 miliardi di euro (+36% vs 2020+14% vs 2019).

Il mercato è guidato dalla Francia

A guidare il mercato è la Francia, patria dello Champagne, che sul mercato interno è tornata ad un consumo sui livelli del 2019 (140 milioni di bottiglie), mentre sull’export ha raggiunto quota 180 milioni di spedizioni, 37% in più del 2020 e 15% in più del 2019. La direzione che hanno preso le bottiglie esportate segue prevalentemente la strada anglofona, con USA e Regno Unito che rappresentano rispettivamente il primo e il secondo mercato per volume (oltre 34 milioni di bottiglie gli USA e quasi 30 milioni UK) e giro d’affari (oltre 793 milioni di euro per gli statunitensi e quasi 504 milioni per gli anglosassoni). Sorprendente il dato dell’Australia, che aumenta il valore del suo mercato del 40%, passando dai 113.5 milioni di euro del 2019 ai 160 milioni del 2021. L’Italia è sempre in top 10 a livello globale - quinto sbocco per giro d’affari e settimo per volume - raggiungendo il secondo miglior risultato per volume di consumi dal 2008 (9,4 milioni di euro del 2008 contro i 9,2 milioni del 2021), per un giro di affari di 200 milioni, cifra più alta degli ultimi 14 anni.

 

 

Dopo un 2020 travagliato un'inaspettata sorpresa

«Questa rinascita è una gradita sorpresa per gli appassionati di Champagne, dopo un 2020 travagliato, che ha risentito della chiusura dei principali punti di consumo e della scarsità di eventi celebrativi in tutto il mondo», commenta relativamente ai dati del 2021 Luigi Sangermano, imprenditore del lusso e amministratore delegato di Laurent-Perrier Italia.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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