Ridere, sognare, cantare, vincere, amare. Sono solo alcuni dei verbi che rappresentano da sempre la filosofia di Monte Rossa. Si trovano insieme a conquistare, viaggiare, piacere, scoprire e nascere sulle capsule dei Franciacorta della cantina, il primo punto di contatto con chi sceglie di brindare con Monte Rossa. Negli anni le capsule, spesso insieme all’iconico tappo in sughero, sono divenute amuleti che ricordano a chi le conserva o colleziona la magica ritualità del brindisi che accompagna i momenti più felici.
E il 2022 è per la cantina bresciana l'occasione per tagliare un importante traguardo, i 50 anni di attività, e per farsi un regalo speciale, un nuovo e moderno polo del vino a pochi chilometri da dove tutte è nato.
La nuova cantina di Monte Rossa
Monte Rossa, 50 anni di vino in Franciacorta
La storia di Monte Rossa ne è costellata sin dagli esordi, quando Paola Rovetta e il marito Paolo Rabotti giunsero in Franciacorta, sognatori e pionieri di una storia che la loro famiglia sta ancora scrivendo.
Era il 1972 quando si trasferirono a Monte Rossa, nella villa storica posta sulla cima della collina che domina Bornato, e la Signora Paola con tenacia inizia a produrre Franciacorta inteso come Metodo Classico trasmettendo la sua grande passione a tutta la famiglia. Passano solo pochi anni, Paolo Rabotti nel 1978 ha già chiari i confini di quella che al tempo era solo una visione: “Io sono, se noi siamo”, è l’incipit del sistema Franciacorta. Un concetto divenuto realtà nel 1990 con la creazione del Consorzio Franciacorta, del quale Paolo Rabotti è eletto come primo presidente. Nel frattempo in Monte Rossa muove i primi passi il figlio Emanuele, seconda generazione e oggi patron della Cantina, che dai genitori ha ereditato tenacia e passione alle quali si aggiunge il suo grande estro che ha consolidato Monte Rossa come brand ambasciatore di positività, divertimento e piacere.
Monte Rossa oggi
«Un vino buono nasce, prima che in vigna, da un’idea che solo il tempo, l’esperienza e la passione possono realizzare». Con queste parole Emanuele Rabotti sintetizza il pensiero che da sempre guida Monte Rossa che con una produzione di 500mila bottiglie all’anno e 70 ettari di vigneti governati si conferma una Cantina di riferimento per il livello qualitativo dei Franciacorta prodotti, un aspetto da sempre ritenuto un prerequisito imprescindibile da chi ne gestisce l’intera filiera.
Vini ricercati e una dedica speciale
Collaboratori storici e nuove leve lavorano quotidianamente fianco a fianco con entusiasmo e dedizione alla coltivazione, realizzazione e promozione di una gamma di vini Franciacorta ricercati, apprezzati e premiati; attualmente le referenze di Monte Rossa sono Prima Cuvée, Flamingo, Sansevé, Coupé, Salvàdek, P.R. Brut.
Una speciale dedica per i primi 50 anni della cantina coinvolge proprio quest’ultimo, il P.R. Brut: referenza storica già intitolata ai fondatori Paola Rovetta e Paolo Rabotti, lo storico Brut Blanc de Blancs è impreziosito per l’occasione da un bollo celebrativo che riprende la data di fondazione e quella del 50° anno di attività.
Fanno parte della grande famiglia di Monte Rossa e si uniscono quindi ai festeggiamenti della casa madre il brand Cabochon e il Vigneto Pusterla con il vino Bastione.
L'etichetta celebrativa
La nuova cantina di Cazzago
La nuova cantina di Monte Rossa è un progetto nato certo da necessità produttive, ma soprattutto dalla grande passione della famiglia Rabotti per la Franciacorta; in azienda si affaccia la terza generazione e chi la precede desidera consegnarle un’innovativa e tecnologica sede. Ad accogliere chi visita la cantina due monumenti dedicati ai fondatori, i genitori di Emanuele Rabotti, Paola Rovetta e Paolo Rabotti.
L'omaggio al passato
L’omaggio alla Signora Paola, come tutti la conoscono, è la vasca originale in acciaio in cui con la fortuna del principiante e l’audacia di chi intraprende ogni sfida con passione ha vinificato le prime bottiglie del suo Franciacorta. La botte è posizionata in mezzo a un vigneto che per volere della proprietà ripercorre la storia delle forme di allevamento, dagli impianti a pergola delle origini fino al cordone speronato in uso oggi.
Volgendo lo sguardo verso l’ingresso della cantina ecco che un audace cavaliere in sella a un’iconica bottiglia ci indica le colline delle Franciacorta, impavido e determinato. Una statua realizzata dal pittore e scultore Armando Riva che vuole essere l’omaggio a Paolo Rabotti, l’ideatore del sistema Franciacorta e primo presidente del Consorzio.
Lo sguardo al futuro
La nuova cantina nasce da un’idea di Emanuele Rabotti; un ambizioso progetto partito da un foglio bianco, dalla lunga esperienza nella produzione di Franciacorta e dalla ferma intenzione di non scendere a compromessi nella qualità della vita di chi lavora ogni giorno nei diversi spazi che la compongono.
Con queste premesse nel 2020 è stato dato il via ai lavori del nuovo polo Monte Rossa, un investimento da oltre 10 milioni di euro per una superficie di 8.000 m2 nel complesso. La Cantina si sviluppa su 3 livelli, collegati da un’iconica scala centrale: nel livello più basso sono concentrate tutte le attività produttive, nel livello centrale trovano sede gli uffici direzionali e operativi e al livello superiore si trovano l’area ospitalità e lo shop.
Massima la cura nella selezione dei materiali e dei dettagli, come ad esempio il fattore luce: gli uffici sono caratterizzati da grandi vetrate che sfruttano il rapporto aereo-illuminante e sono rivolte verso il lato nord dello stabile, in modo da godere per il maggior tempo possibile della luce naturale del giorno. La luce del sole è protagonista in questo progetto anche sotto un altro punto di vista. Infatti, sulla copertura dei due edifici a vista, sono predisposti dei pannelli solari d’ultima generazione.
L'interno della nuova cantina
Struttura all'avanguardia e posizione strategica
La nuova Cantina a Barco di Cazzago e gode di una posizione strategica, a soli 900 metri dal casello autostradale di Ospitaletto e a una manciata di chilometri dalla storica sede di Bornato, sempre nel comune di Cazzago San Martino. Ad accomunare le due realtà la medesima voglia di accogliere appassionati e neofiti che abbiano il desiderio di trascorrere momenti di piacere in compagnia di Monte Rossa. La villa sulla collina di Bornato - con all’interno le segrete del Cabochon – continuerà ad ospitare e ad affascinare i visitatori, così come la nuova Cantina del Barco; si duplica quindi l’offerta mantenendo inalterata la filosofia che da anni caratterizza Monte Rossa.
«Un misto di ambizione e soddisfazione, un sogno che prende forma. Una Cantina ipogea, all’avanguardia, ecocompatibile ed ecosostenibile, interamente pensata e progettata per la produzione di Franciacorta che dialoga con il territorio che la circonda». Così Emanuele Rabotti descrive la nuova Cantina che è pronto ad inaugurare. Il progetto è un lavoro corale fra l’azienda - coordinata dalla proprietà e dall’enologo Pascal Vautier, il Comune di Cazzago di San Martino e lo studio MP Engineering guidato da Pierangelo Scaroni e dall’architetto Luigi Serboli, esperti nella realizzazione di strutture all’avanguardia.
Paolo Rabotti, Paola Rovetta ed Emanuele Rabotti