Non soltanto uno spumante, ma un prodotto che sa raccontare il suo territorio e può essere declinato in diversi modi, tutti interessanti. È questo l'obiettivo che sta perseguendo il Consorzio dell'Asti e del Moscato d'Asti Docg attraverso collaborazioni strategiche messe in mostra anche in occasione del Vinitaly.
Asti Docg, in cucina e nella mixology
«Da ormai tre anni collaboriamo con Alessandro Borghese - ha raccontato Stefano Ricagno, vicepresidente del Consorzio - Un progetto che sta dando i suoi frutti nel lavoro per valorizzare il nostro prodotto su tutto il territorio nazionale e raccontare l'Asti, le sue tradizioni e le nuove versioni».
Non c'è però soltanto la cucina. La partnership con il bartender Giorgio Facchinetti strizza l'occhio al mondo della mixology. «I cocktail sono la nostra nuova frontiera - ha aggiunto Ricagno - Asti non è più soltanto una bollicina dolce ma le sue diverse versioni ben si abbinano con la preparazione di cocktail».
Asti Docg e Ampi insieme a Vinitaly
La collaborazione più recente è invece quella realizzata con Ampi, l'Accademia Maestri Pasticceri Italiani. Il "matrimonio" era già andato in scena a Sigep, ma a Vinitaly si è ripetuto e ampliato. Per tutto l'evento diversi pasticceri dell'Accademia si sono alternati preparando prodotti da abbinare ai vini astigiani. «È una collaborazione che ci lusinga - ha sottolineato il maestro Ampi Massimo Alverà della Pasticceria Alverà di Cortina - Abbiamo portato prodotti ad hoc per valorizzare l'abbinamento tra dolce e beverage».