I vini di Albino Armani appartengono a tante terre diverse tra loro ma tutte unite dal legame con il vino e con la montagna. Si parte dalla Valpolicella, passando per per il Trentino e per la Valle dell'Adige, arrivando fino in Friuli. Ed è proprio la regione più ad est a essere protagonista a Vinitaly.
Alla fiera di Verona Albino Armani presenta infatti Terre di Plovia, l'ultimo ambizioso progetto dell'azienda che, nel solco della voazione di Albino Armani, punta a valorizzare vitigni autoctoni e quasi dimenticati.
Albino Armani e i vitigni autoctoni friulani
«Siamo in Alto Friuli, attaccati alle Alpi Carniche, dove abbiamo deciso di rilanciare due vitigni di eccellenza quasi dimenticati, facendoli tornare in bottiglia - ha raccontato Albino Armani, titolare dell'azienda - Si tratta dello Sciaglin e del Piculit Neri da cui sono nati due vini, un bianco e un rosso».
Quella della riscoperta di vitigni autoctoni non è certo una novità per Albino Armani. Già nota è infatti la ricerca sul Foja Tonda, salvato sull'orlo dell'estinzione, e la Conservatoria, un vigneto che ospita al suo interno 13 varietà indigene della Vallagarina oggetto di studio e tutela.