Sul piano della competitività sono 6 le regioni che si posizionano sopra a tale media italiana: Veneto (con 89 punti su 100), Toscana e Trentino Alto Adige (77), Piemonte (72), Sicilia (69) ed Emilia Romagna (68, valore analogo alla media nazionale). È quanto emerge dall'indagine Unicredit-Nomisma presentata a Verona in occasione del Vinitaly.
Più nel dettaglio , il Veneto primeggia nelle dimensioni strutturali e produttive (prima regione per estensione del vigneto, produzione di vino, numero di viticoltori) oltre che nel contributo al fatturato complessivo del settore (36%). La Toscana presenta invece la percentuale di valore aggiunto su fatturato più alta (31%) tra le regioni, indicatore che esprime una maggior integrazione verticale delle imprese vinicole (produzione sia di uva che di vino).
Effetto Prosecco sul trend del Veneto vinicolo
In Emilia Romagna le cooperative con più fatturato
Ancora, rispetto ai modelli imprenditoriali ed organizzativi, l’Emilia Romagna esprime il fatturato medio per cooperativa vinicola più elevato (circa 37 milioni di euro per cooperativa) mentre va alle Marche il primato per le aziende viticole specializzate con l’estensione media più rilevante (17 ettari di vigneto) e restando in ambito agricolo, Veneto e Liguria rappresentano invece le regioni con l’incidenza più alta di aziende viticole condotte da giovani (rispettivamente 17% e 13% del totale).
Le regioni dell’arco alpino (Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Piemonte) sono quelle con la percentuale più alta di produzione di vini Dop sul totale regionale (oltre l’80%), mentre spetta a Calabria e Marche l’incidenza più elevata del vigneto bio su quello regionale (39% e 36%).
In Emilia Romagna le cooperative vinicole con più fatturato
Dal Veneto le maggiori esportazioni grazie al Prosecco
Sul fronte delle performance di mercato, il Veneto si conferma prima regione esportatrice con 2,5 miliardi di euro di vino venduto all'estero (il 35% del totale Italia), ma sono Lazio e Puglia (tra le regioni con almeno 50 milioni di valore all'export) a registrare l'incremento più significativo nel corso degli ultimi cinque anni (rispettivamente +53% e +46%). Un fenomeno per molti versi legato al Prosecco.
Nel mercato nazionale, invece, la Toscana primeggia per incidenza nelle vendite di vini fermi Dop in Gdo (16% del valore totale) anche se è la Valle d'Aosta ad evidenziare il prezzo medio più elevato a scaffale (12,3 euro/litro contro una media nazionale di 5,65.
Ora attenzione alle nuove sfide
«Il settore vitivinicolo italiano si trova oggi ad affrontare nuove, e imprevedibili sfide - ha detto Niccolò Ubertalli, responsabile UniCredit Italia - come testimoniato dagli imprenditori con cui ci siamo confrontati in 8 tavoli regionali in un percorso di avvicinamento al Vinitaly. Penso al contesto geopolitico, che ha prodotto un impatto per l'export di vino di oltre 400 milioni di euro per le imprese del nostro Paese, o all'impennata dei prezzi delle commodity».