È una tra le vendemmie migliori, dal punto di vista qualitativo e sanitario delle uve, quella del 2022 per la Cantina San Michele Appiano: parola del winemaker Hans Terzer, che quest’anno ha concluso la sua 46ª vendemmia nella realtà vitivinicola in Alto Adige. «Sono pochi gli anni in cui ho potuto vedere uve così sane e belle. Certo, qualche preoccupazione a causa della siccità c’è stata, soprattutto per alcuni vigneti, ma l’arrivo delle piogge di fine luglio ha permesso di recuperare la situazione e di mantenere la produzione a livelli eccellenti, con uve dal grado zuccherino elevato e, nonostante le alte temperature anche durante la vendemmia, un’acidità ben calibrata. Mi aspetto dei bianchi profumati, equilibrati, complessi, con una bella mineralità. Attualmente mi piacciono soprattutto Chardonnay e Sauvignon. Sono convinto che avremo anche dei bellissimi Pinot Nero, che si presentano già con un bel frutto e corpo».
Il winemaker Hans Terzer della Cantina San Michele Appiano
La vendemmia 2022 è iniziata i primi di settembre con le varietà del Sauvignon e del Pinot Grigio, seguite, dopo pochi giorni da Chardonnay e Pinot Nero. A fine settembre si è conclusa la raccolta dei vitigni bianchi, del Pinot Nero e delle Schiave. Metà ottobre è stata la volta di Lagrein, Merlot e Cabernet. All’appello manca il Gewürztraminer, per la produzione del Passito, che verrà fatta a fine anno.
Una vendemmia come sempre selezionata, che punta alla qualità
In termini di quantità, per alcune varietà la vendemmia 2022 è risultata leggermente più abbondante rispetto allo scorso anno (+5-8%), ma sempre su livelli di media resa. Una vendemmia come sempre selezionata, che punta soprattutto alla qualità.