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Nuovo esecutivo

Fivi scrive al Governo: “Riforma dei Consorzi tra le priorità dei vignaioli italiani”

La Federazione italiana vignaioli indipendenti si è rivolta con una lettera al neo ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida. Sul tavolo anche crisi energetica, export, burocrazia e digitalizzazione

di Davide Bortone
 
25 ottobre 2022 | 12:24

Fivi scrive al Governo: “Riforma dei Consorzi tra le priorità dei vignaioli italiani”

La Federazione italiana vignaioli indipendenti si è rivolta con una lettera al neo ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida. Sul tavolo anche crisi energetica, export, burocrazia e digitalizzazione

di Davide Bortone
25 ottobre 2022 | 12:24
 

Fivi, Federazione italiana vignaioli indipendenti, torna alla carica sulla revisione dei meccanismi di rappresentatività dei Consorzi del vino italiano. Quelli attuali, si legge nella lettera inviata in queste ore al neo ministro Francesco Lollobrigida, «favoriscono i grandi gruppi e le cooperative sociali, a causa di un’interpretazione troppo ampia del “voto ponderale” e ad un uso spesso problematico delle deleghe». Dopo aver trovato nell’ex sottosegretario Gian Marco Centinaio un potenziale alleato per le proprie battaglie, la Federazione italiana vignaioli indipendenti fa subito sentire la propria voce al nuovo ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare.

Un momento del Mercato dei vini dei vignaioli indipendenti svoltosi a Piacenza  Fivi scrive al Governo: «Riforma dei Consorzi tra le priorità dei vignaioli italiani»

Un momento del Mercato dei vini dei vignaioli indipendenti in programma a Piacenza

Serve un tavolo di confronto tra governi e vignaioli 

Il tavolo di confronto a Roma, promesso da Centinaio in occasione del Mercato dei Vini di Piacenza 2021, non si è mai tenuto. Ma Fivi non demorde e rilancia la sfida al governo Meloni. Invitando il nuovo titolare del Mipaaf all’Assemblea dei vignaioli che si terrà a Piacenza Expo lunedì 28 novembre, in occasione del Mercato dei Vini 2022. Fivi chiede un intervento sul decreto legislativo n. 232/2018, in particolare sull’art. 8 relativo alle “modalità di voto”.

L’obiettivo è «rafforzare l’effettiva rappresentanza di tutti gli attori della filiera». «I Vignaioli – si legge nella lettera firmata dal presidente Fivi, Lorenzo Cesconi - rappresentano un modello che orienta la propria produzione verso la più alta qualità, nel pieno rispetto e nella completa espressione del territorio, ed è necessario che in tutti i Consorzi sia riconosciuta loro pari dignità».

La lettera di Fivi al nuovo Governo 

Un punto di vista che l’attuale vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, sembrava condividere lo scorso anno. «Il problema della rappresentatività all'interno dei Consorzi di Tutela – dichiarava in veste di Sottosegretario all’Agricoltura del Governo Draghi - va affrontato al più presto. Perché troppo spesso pochi decidono per tanti. Serve un tavolo di confronto che coinvolga tutti gli attori della filiera».

La lettera inviata al nuovo ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida contiene anche altri punti utili «alla tutela dei piccoli produttori». Primo tra tutti, il tema della crisi energetica e del suo impatto sulle filiere produttive e commerciali del sistema vitivinicolo. Per la Fivi «è necessario rimodulare le politiche di sostegno sia a livello nazionale che europeo, per poter assicurare la continuità produttiva». Serve inoltre elaborare una strategia a lungo termine di indipendenza energetica basata soprattutto sullo sviluppo delle rinnovabili».

Altro tema scottante è quello della semplificazione burocratica per le esportazioni. Fivi chiede l’adozione del sistema One Stop Shop, ovvero uno sportello unico per l’assolvimento delle accise, già in vigore per il pagamento dell’Iva di alcune categorie di prodotti.

Il Direttivo di Fivi eletto a marzo  Fivi scrive al Governo: «Riforma dei Consorzi tra le priorità dei vignaioli italiani»

Il Direttivo di Fivi eletto a marzo

Burocrazia e digitalizzazione 

Secondo la Federazione, «si rafforzerebbe la libera commercializzazione delle merci e si permetterebbe, sia ai piccoli produttori che ai consumatori europei, di trarre pieno vantaggio dalle opportunità del mercato unico». «Scoraggiati dalla complessità amministrativa e fiscale – si legge nella missiva inviata al ministro Lollobrigida - molti Vignaioli rinunciano infatti a espandersi verso nuovi mercati. Uno sportello unico permetterebbe loro di affacciarsi su nuove opportunità commerciali in un sicuro percorso di crescita».

 

 

Fondamentale per Fivi, dunque, la semplificazione burocratica e l’avvio di un processo di «digitalizzazione a tutti i livelli»: «La Federazione italiana vignaioli indipendenti intende porre l’accento sulla necessità di realizzare un vero e proprio sistema digitale, sfruttando le possibilità che la tecnologia oggi offre, al fine di rendere realmente meno onerosi i carichi burocratici delle aziende vitivinicole». Questo perché, sempre secondo i vignaioli guidati da Lorenzo Cesconi, «ad oggi i processi di digitalizzazione hanno purtroppo portato paradossalmente a più oneri, anche a causa della scarsa o inesistente comunicazione tra i diversi enti della pubblica amministrazione, che impone quindi alle aziende di inviare più volte lo stesso dato a soggetti diversi».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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