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Cantina Coppo, dopo 125 anni un nuovo proprietario: il Gruppo Dosio

L'azienda vinicola con sede a Caselli, nell'Astigiano, passa di mano. Ad acquisirla è la società guidata dall'imprenditore piemontese Gianfranco Lanci che già coltiva 42 ettari fra Langhe e Monferrato

 
07 giugno 2021 | 18:39

Cantina Coppo, dopo 125 anni un nuovo proprietario: il Gruppo Dosio

L'azienda vinicola con sede a Caselli, nell'Astigiano, passa di mano. Ad acquisirla è la società guidata dall'imprenditore piemontese Gianfranco Lanci che già coltiva 42 ettari fra Langhe e Monferrato

07 giugno 2021 | 18:39
 

Cantine Coppo passa di mano e finisce nel portafoglio del Gruppo Dosio, azienda guidata dal piemontese Gianfranco Lanci con 42 ettari di vigneti di proprietà che si estendono dalle Langhe al Monferrato. Con questa operazione (la cui cifra non è stata rivelata), un'altra azienda vinicola dell'Astigiano cambia proprietà. Obiettivo: preservare e valorizzare la tipicità del territorio attraverso un'intensa attività di ricerca e sviluppo in tutte le fasi del processo di vinificazione invecchiamento e imbottigliamento.

Cantina Coppo entra a far parte del Gruppo Dosio Cantina Coppo, dopo 125 anni unnuovo proprietario: il Gruppo Dosio

Cantina Coppo entra a far parte del Gruppo Dosio



Cambio di proprietà dopo oltre un secolo di storia

Dopo oltre un secolo di storia (l'azienda è stata fondata a Canelli nel 1892), la cantina Coppo cambia proprietario portando in dote la produzione all'interno delle cosiddette "Cattedrali Sotterranee" dichiarate Patrimonio dell'Unesco nel 2014. Ad acquisirne storia e produzione è Gianfranco Lanci, manager italiano fra i più rilevanti a livello mondiale nel settore dei personal computer in cui ha ricoperto incarichi di vertice per oltre 40 anni, prima in Acer e poi in Lenovo, di cui è presidente (carica che dismetterà molto probabilmente a settembre per andare in pensione e dedicarsi a tempo pieno alla passione per il vino).


Dalla smart agricolture alla valorizzazione del territorio, gli obiettivi

Non sorprende quindi che l’accordo con cantine Coppo rappresenti innanzitutto l’occasione per cogliere la sfida per una reale smart agricolture mirata all’integrazione di tecnologie digitali con l’obiettivo di far dialogare i tempi scanditi dalla natura, ai quali si deve un imprescindibile rispetto, con tutti gli elementi di innovazione tecnologica oggi disponibili. Il tutto senza intaccare una tradizione secolare e un territorio ambito (qui, nel Cannellese, nel 1865 è nato il primo spumante d'Italia) e avvalendosi delle capacità della famiglia Coppo che rimarrà protagonista della vita aziendale. Paolo Coppo, infatti, si occuperà di vendite all’estero e sarà nel Cda insieme a suo figlio Luigi, mentre l’altro fratello di Paolo, Roberto, si occuperà della produzione.


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