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Chianti Classico, il Consorzio punta sulle degustazioni internazionali

Dopo 27 anni di degustazione in presenza a Firenze, a causa del blocco degli spostamenti internazionali, l'evento sarà distribuito in 6 città in 5 Paesi. Sul digitale l'incontro fra buyer e produttori

 
12 maggio 2021 | 18:53

Chianti Classico, il Consorzio punta sulle degustazioni internazionali

Dopo 27 anni di degustazione in presenza a Firenze, a causa del blocco degli spostamenti internazionali, l'evento sarà distribuito in 6 città in 5 Paesi. Sul digitale l'incontro fra buyer e produttori

12 maggio 2021 | 18:53
 

Quanto sia profondo l'impatto del Covid sul mondo del vino lo testimonia Gallo Nero che, dopo 27 anni di edizioni della degustazione in presenza delle proprie etichette, ha deciso di innovare radicalmente la formula utilizzata nelle utlime annate. La location di Firenze viene quindi affiancata da una serie di eventi paralleli in diverse città in Nord America, Europa e Asia in cui il protagonista sarà il Chianti Classico.

Il presidente del consorzio Giovanni Manetti e una selezione di Chianti Chianti Classico, il Consorzio punta sulle degustazioni internazionali

Il presidente del consorzio Giovanni Manetti e una selezione di Chianti


Gli eventi a Firenze e nel mondo

Cinque le date da segnare in calendario per i buyer stranieri:
  • Giovedì 20 e venerd' 21 maggio a Chicago, Firenze, Londra, New york;
  • Martedì 22 e mercoledì 23 giugno a Monaco;
  • Domenica 30 giugno a Tokyo.
In queste sei città di cinque paesi diversi si terranno degustazioni in presenza delle nuove annate di Chianti Classico, esclusivamente su invito e rivolte a un selezionato pubblico di settore. In questo modo si allarga la scena del Gallo Nero che per la prima volta lancia un format ibrido tra degustazione in presenza degli addetti ai lavori e interazione on line con i produttori. Tramite la piattaforma finlandese Brella, integrata con il nuovo catalogo virtuale sviluppato da Bottlebooks, ciascun partecipante potrà fissare appuntamenti o interagire in chat con i produttori durante la degustazione. Un’edizione globale che promette numeri importanti: sono attese oltre 2.800 persone tra addetti ai lavori e giornalisti, per degustare circa 10.000 bottiglie delle oltre 400 etichette presentate.

Le etichette da degustare

In degustazione il Gallo Nero nelle sue declinazioni: 196 etichette di Chianti Classico annata, cui si aggiungono 9 anteprime della vendemmia 2020, 139 di Chianti Classico Riserva e 98 di Chianti Classico Gran Selezione. Ma a una vera anteprima non possono mancare anche i vini atti a divenire: sono 16 i vini che aspirano a diventare Chianti Classico annata, e 14 Chianti Classico Riserva. A completare una già ricca degustazione anche la sfumatura ambra del Vin Santo del Chianti Classico, presentato da 35 aziende, e l’oro verde dell’Olio Dop Chianti Classico, con 34 etichette.

Novità per la Connection di Firenze

A Firenze ulteriori due novità. Per alcuni selezionati operatori del settore i giorni di degustazione proseguiranno anche il 22, il 23 e il 24 maggio. Inoltre, quest’anno la Connection sarà ospitata nel Chiostro Grande del Museo di Santa Maria Novella, il convento domenicano risalente al secolo XIV dell’omonima Basilica, luogo simbolo del Rinascimento. Splendidamente affrescato, è il chiostro più grande della città, edificato a metà del 1300, da cui si accede all’antica Farmacia di Santa Maria Novella e alla Cappella dei Papi, realizzata all’interno di quelli che erano gli appartamenti papali, il “Laterano fiorentino”, affrescata da un giovane Pontormo.

Manetti: «L'interruzione dei viaggi internazionali ci ha portato a nuove soluzioni»

«Questa edizione è un inizio - ha dichiarato il presidente Giovanni Manetti - torniamo a presentare i nostri vini in uno scenario del tutto diverso rispetto allo scorso febbraio, che ci richiede di saper rispondere con prontezza alle nuove esigenze. Questa lunga interruzione dei viaggi internazionali ci ha spinto a trovare soluzioni alternative, e mai come in questo momento è importante sentire vicini i nostri interlocutori all’estero. I mercati della nostra Connection tutti insieme assorbono oltre il 70% della nostra produzione. Una formula ibrida assicura massima sicurezza a chi degusta in presenza e al contempo moltiplica le possibilità di noi viticoltori di interfacciarci sui mercati».


© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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