L'avvio dell'anno è stato da record per le vendite di Brunello di Montalcino che nel primo trimestre del 2021 mette a segno una crescita del +37% delle bottiglie pronte alla vendita. A trainare le performance, la Riserva 2015 e la super annata 2016 che hanno fatto volare le consegne delle fascette di Stato polverizzando i precedenti primati.
I vigneti di Montalcino
Il migliore trimestre degli ultimi 10 anno
I
risultati del primo trimestre 2021 rappresentano una crescita del +23% sulla media degli ultimi 10 anni. In particolare, dopo un primo bimestre a +19% sul pari periodo (Covid free) dello scorso anno, il mese di
marzo è stato di gran lunga il migliore del decennio, con un +92% sulla media riscontrata dal 2011 a oggi.
Già consegnate 5,2 milioni di bottiglie da novembre
«Non è retorica affermare come le nostre ultime due annate, tra le migliori di sempre sul piano qualitativo, si stiano rivelando anche più forti della tragedia che stiamo vivendo - ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino,
Fabrizio Bindocci - I numeri dicono che lo scorso anno le
bottiglie immesse sul mercato erano state il 12% in più dell’anno precedente, e ora, dopo i successi riscontrati sulla
critica internazionale, stiamo facendo i conti con una nuova annata che da metà novembre a oggi fa registrare consegne per oltre 5,2 milioni di bottiglie, che equivalgono a quasi la metà dell’intera nuova produzione in
commercio nel 2021».
Fabrizio Bindocci
Forte richiesta dal mercato estero
Secondo il Consorzio del vino Brunello di Montalcino, in forte crescita sono segnalati in particolare i mercati esteri di sbocco della
Docg, a partire dalla storica domanda statunitense che sta riaprendo la propria
ristorazione. Un ruolo fondamentale lo ha giocato proprio la critica internazionale, che ha preparato il terreno e creato l’
attesa per un prodotto che, commercialmente parlando, rappresenta un ‘must have’ per i collezionisti, gli appassionati e l’alta ristorazione statunitense e di tutto il mondo