Per la prima volta, un italiano assume la guida del Gruppo Vino del Copa-Cogeca, la principale organizzazione di rappresentanza agroalimentare europea. A riuscire nell'impresa è stato Luca Rigotti, dal 2012 presidente del Gruppo Mezzacorona e della controllata Nosio SpA. Rigotti succede al francese Thierry Coste, dopo un incarico lungo 11 anni.
Luca Rigotti
Chi è Luca RigottiImprenditore del settore vinicolo, il 56enne Rigotti vanta una laurea in Giurisprudenza e altre
esperienze in organi colleggiali. Nel 2019, infatti, ha assunto il ruolo di
coordinatore del settore vitivinicolo dell'Alleanza cooperative agroalimentari che associa 400 cantine cooperative che producono circa il 58% del vino italiano.
«Ringrazio tutte le delegazioni per il sostegno e per la
fiducia che mi hanno dimostrato sostenendo la mia candidatura come rappresentante italiano. Il mio sarà un mandato all’insegna della
continuità con l’importante lavoro svolta da Coste in questi anni a cui va un ringraziamento particolare per la professionalità e l’impegno dimostrati. Ritengo che sarà indispensabile continuare a promuovere il
dialogo e un attivo coinvolgimento di tutti i Paesi rappresentati all’interno del Gruppo di lavoro: solo così potremo affrontare e vincere le numerose sfide a cui si trova davanti il settore. Se questo è vero in termini assoluti, lo è ancor di più in questa fase di estrema difficoltà che il mondo produttivo si trova ad attraversare», ha affermato Rigotti.
«È mio obiettivo - ha concluso il neo-presidente del Gruppo Vino Copa-Cogeca - allo stesso tempo, continuare a promuovere un proficuo dialogo con le
istituzioni europee e con le altre organizzazioni europee rappresentative del settore
vitivinicolo».
Mezzacorona non si fermaNel frattempo, pur in un momento di grande crisi, anche per il mondo del vino, il
Gruppo Mezzacorona ha messo a segno importanti risultati economici e commerciali. Il
fatturato consolidato, a fine 2020, è cresciuto in particolare del +3,7% raggiungendo quota 193.597.747 euro, mentre l’utile netto di gruppo è stato di 2.419.267 euro 0992 euro del 2019 (-23%) scontando in particolare un aumento della tassazione. Il tutto sulla base di esportazioni che pesano per oltre l’80% si realizzano in 65 Paesi, dove è uno dei simboli in particolare del Trentino. Ai soci della cooperativa sono stati distribuiti oltre 63 milioni di euro per il conferimento delle uve.