In un sondaggio del 30 dicembre, Ovse-Ceves, osservatorio economico statistico sui vini effervescenti dell’Università Cattolica di Piacenza, ha fotografato l’avvicinamento al brindisi di Capodanno fra scaffali di supermercati ed enoteche svuotati dalle bollicine e ristoranti e hotel alle prese con le disdette.

Aumentati a dicembre gli ascquisti di vino in negozi specializzati e supermercati in vista di un Capodanno domestico
Calo drastico per le prenotazioni in hotel e ristoranti, aumento per i vini da bere a casa
Le prenotazioni del canale fuoricasa, in forte rilancio fino a fine novembre, hanno dovuto pagare il dazio delle cancellazioni con forti ripercussioni sui programmi di ristoranti e alberghi. In sintesi, si riscontra un calo del 12-16% dei consumi nel comparto Horeca. A questo dato fa da contraltare l’aumento del 5-8% degli acquisti di bollicine direttamente in negozi, enoteche, distribuzione organizzata e on line. Idem per i vini. In particolare, nelle ultime due settimane ci è registrata un’impennata sui portali e-Commerce per vini, spumanti, liquori soprattutto delle marche più note, di prezzo premium. Il motivo? Vince il regalo della monobottiglia-magnum-importante.

Per la notte di Capodanno si stapperanno 38-41 milioni di bottiglie
I numeri totali dei consumi stimati di fine anno e feste collegate non cambiano, anzi probabilmente ci sarà una leggera crescita nelle occasioni più “famigliari e più comandate”. Meno persone attorno alla stessa tavola, ma forse più off-premise per strada anche con tempo climatico molto buono. Un consumo che cresce anche perché vivendo in casa non ci sono spostamenti in auto da fare (e preoccupazioni sui punti della patente). Ecco allora che le ultime stime parlano di 68-70 milioni di bottiglie di bollicine totali stappate nei 30 giorni di feste di fine 2021, con 38-41 milioni di bottiglie solo la notte di Capodanno in Italia, con una spesa totale molto ridotta, intorno ai 590 milioni di euro al consumo. Conferma per i numeri bassi di Champagne, tradizionalmente piatto forte dell’Horeca di fine anno per feste e veglioni private nei grandi ristoranti di Cortina, Madonna, Sestriere, Bardonecchia, Courmayeur. Anche le notizie che arrivano dall’estero segnalano una riduzione dei consumi nei locali pubblici: purtroppo la disponibilità di bollicine tricolori nei punti vendita della distribuzione è inferiore che in Italia e inferiore alla domanda dei consumi. questo inciderà sul valore finale dei consumi.

Giampietro Comolli
Giampiero Comolli: «Sarà un Capodanno domestico»
«Dagli ultimissimi dati di Ovse-CevesUni appaiono pesanti le ricadute economiche del protrarsi dell’emergenza sanitaria sul comparto della ristorazione. Tra positivi, quarantene, divieti e la “richiesta” di prudenza determinata dai numeri dei contagi, molti italiani trascorrono questo fine settimana-Capodanno in casa, in famiglia. Purtroppo alcuni ristoranti nelle città turistiche che hanno ricevuto molte disdette, hanno già deciso di chiudere le cucine e la porta! Da due giorni i supermercati e i food-wine-deliveries sono presi d’assalto. Tutte aperte le seconde case in montagna. Flusso di auto e arrivi in continuo. Famiglie allargate, ma solo gruppi di famiglie insieme. Da un lato c’è il crollo dei consumi e dei brindisi per il settore pubblico quasi ovunque, mentre qualche bottiglia di bollicine in più sarà stappata dentro le mura domestiche», ha commentato Giampietro Comolli, uno dei fondatori dell'Ovse-CevesUni