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Test di qualità

Con il tappo giusto è tutto un altro vino, il test di Monsupello

La cantina pavese è stata protagonista di una degustazione tecnica. Nel calice, vini di medesimi lotti tappati con sugheri differenti. Il risultato? Caratteristiche e note diverse sia al naso che al palato

di Emanuele Bottiroli
 
17 dicembre 2021 | 18:57

Con il tappo giusto è tutto un altro vino, il test di Monsupello

La cantina pavese è stata protagonista di una degustazione tecnica. Nel calice, vini di medesimi lotti tappati con sugheri differenti. Il risultato? Caratteristiche e note diverse sia al naso che al palato

di Emanuele Bottiroli
17 dicembre 2021 | 18:57
 

Quando un produttore di vino vuol giocare un ruolo di vertice sul mercato, oggi, non può prescindere da attente analisi, ricerche e valutazioni sul sistema di tappatura del vino. È fin dagli albori dell’enologia una delle variabili più delicate, per non vanificare gli sforzi e le attenzioni aziendali dalla vigna alla bottiglia. Il dilemma non è solo tra sughero e silicone; neppure tra tappo a vite o chiusura tradizionale.

Con il tappo giusto è tutto un altro vino, il test di Monsupello

Il test di Monsupello ha fatto emergere il ruolo essenziale del tappo nella conservazione delle qualità del vino

Il tema è indagare su come ogni tipo di sughero, di modello e di azienda produttrice possano conferire o meno le caratteristiche desiderate a ogni referenza nel dialogo con il consumatore, l’appassionato o con il cultore che desideri acquistare la bottiglia, dimenticarla in cantina e vedere come evolve.

Il test di Monsupello: tappare medesimi lotti con tappi di sughero differenti

Nei giorni scorsi la Monsupello, nella sua sede di Torricella Verzate in Oltrepò Pavese, ha aperto le porte a un’interessante degustazione tecnica organizzata dal direttore Marco Bertelegni, coadiuvato dal collaboratore ed enologo Federico Fermini. Al tavolo hanno preso posto i rappresentanti delle più prestigiose aziende produttrici di tappi, appassionati, enologi di fama e giornalisti. Il progetto era nato oltre un anno fa quando Monsupello scelse di tappare medesimi lotti con tappi di sughero differenti. Un test svolto non solo sul Nature, il Metodo Classico non dosato pluripremiato ed emblema della casa, ma anche su I Germogli, il nostro Pinot nero vinificato in bianco frizzante, sul Riesling, bianco internazionale da Riesling renano, su Vajolet, Bonarda dell’Oltrepò Pavese Doc vivace, e su Podere La Borla, rosso riserva con gli uvaggi più emblematici del territorio (Barbera, Croatina e Pinot nero).

Il risultato delle degustazioni

La degustazione condotta alla cieca (senza sapere prima i nomi dei produttori dei tappi di ogni bottiglia) è risultata una vera e propria esperienza didattica, in particolare si è notato come, fermi restando i fondamentali organolettici, ogni tipologia di tappo e di sughero sono riusciti a conferire caratteristiche e note diverse, sia al naso che al palato, ai medesimi vini imbottigliati. Con alcuni tappi le referenze degustate nel medesimo periodo di affinamento risultavano “più pronte”, altre “più elevabili”, altre ancora “più eleganti”. Ogni tappo, dunque, va ragionato sulla base del pubblico di riferimento, degli obiettivi aziendali e dell’arco temporale che si immagina la bottiglia potrebbe impiegare prima di essere stappata a tavola.

Marco Bertelegni (Monsupello): «Vogliamo dare all'Horeca la certezza che i vini arrivino a destinazione al massimo della loro forma»

Marco Bertelegni, a margine del test, ha spiegato: «Questi non sono esperimenti che fanno tutti, ma solo chi cerca meticolosamente la qualità, in concreto, al di là delle parole e senza sentirsi mai completamente arrivato. Sono emersi dati interessantissimi e analisi che soltanto le aziende che hanno davvero a cuore il cliente finale si spingono a fare. Noi lavoriamo con l’Horeca - ha ricordato l’enologo - e dunque vogliamo dare a ristoratori, titolari di wine bar ed enotecari la certezza che vini e metodi classici di Monsupello arrivino a destinazione al massimo della loro forma».

Con il tappo giusto è tutto un altro vino, il test di Monsupello

Un momento della degustazione alla cena ospitata da Monsupello

Non c’è stato un vincitore in assoluto: i già selezionatissimi produttori di tappi che hanno partecipato alla sperimentazione scientifica di Monsupello hanno mostrato tutto il loro valore. Ogni degustatore sulla sua scheda di lettura del vino ha annotato emozioni e sensazioni comunque e sempre di valore. Certo a stupire è che in qualche caso, specie sulla batteria del Riesling, ai partecipanti è parso di avere di fronte quasi vini diversi: il vino è vivo ed evolve sempre, ma lo fa meglio in una bottiglia con il tappo di sughero giusto, quello che non tradisce ma anzi impreziosisce. Per un produttore è un enorme investimento economico sul totale dei costi di produzione, ma è la base per non tradire le aspettative che crea un grande brand.

Monsupello
Via San Lazzaro 5 - 27050 Torricella Verzate (Pv)
Tel 0383 896043
www.monsupello.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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