Il 23 gennaio, una delegazione del network Fermento Birra, organizzatore del premio, ha consegnato il trofeo nazionale Birraio dell’Anno a Giovanni Faenza del birrificio Ritual Lab di Formello (Rm). Il riconoscimento, promosso da Rastal, Lallemand, J-Software e Mr. Malt, incorona il miglior produttore di birra italiano individuato dal voto di 100 giudici selezionati tra publican, esperti, degustatori e giornalisti secondo un meccanismo di voto che tiene conto della bravura e della costanza produttiva espressa nell’arco dell’anno.

Giovanni Faenza
Tutto nasce quasi per gioco tra
Giovanni e suo padre Roberto, entrambi amanti del buon bere e del buon mangiare che una volta scoperta la
birra, quella vera, se ne sono innamorati a tal punto da
volerla produrre. L’incontro con il birraio
Emilio Maddalozzo, con un passato alla
Carlsberg, non fa altro che alimentare la passione e fornire quelle basi teoriche per realizzare qualcosa di solido. Dopo un paio di anni da
beerfirm per testare commercialmente il progetto, nel dicembre 2015 insieme all’amico Edoardo Ribeca, finalmente Giovanni compie
il grande salto. Le birre cominciano a fare breccia nei cuori dei bevitori, soprattutto sulla piazza romana, ma l’espansione, anche geografica, è dietro l’angolo e nel 2017 nasce “
Ritual Lab On the Road” con l’obiettivo di consegnare direttamente dal
birrificio in tutta Italia in tempo record e con trasporto refrigerato.
Grandi progetti per il futuroDa quel momento i furgoni arancioni griffati
Ritual Lab cominciano a girare per tutta la Penisola. Anche perché in pochi anni il birrificio è cresciuto ed è riuscito a investire in una
sala cotte da 24 ettolitri realizzata e personalizzata da Easybräu-Velo e su un
sistema tecnologico avanzato di controllo qualità. Tra i progetti futuri su cui si punta molto c’è la cantina dedicata all’
affinamento in legno, che permetterà di dare continuità a un filone in cui il team di Ritual ha già dimostrato di saperci fare destreggiandosi tra le botti di Laphroaig, Chateau Margaux, Bourbon e Cognac, e già si parla anche di un
punto ristorazione e di
accoglienza con tanto di camere da realizzare negli spazi di proprietà attorno al birrificio.
Birraio dell’Anno 2020 - La graduatoria1°
Giovanni Faenza del birrificio Ritual Lab di Formello (RM)
2°
Marco Valeriani del birrificio Alder di Seregno (MB)
3°
Luigi Recchiuti del birrificio Opperbacco di Notaresco (Te)
4°
Pietro Fontana e
Matteo Bonfanti del birrificio Carrobiolo di Monza (MB)
5°
Mauro Salaorni del birrificio Birra Mastino di S. M. Buon Albergo (Vr)
6°
Marco Raffaeli del birrificio Mukkeller di Porto Sant’Elpidio (FM)
7°
Josif Vezzoli del birrificio Birra Elvo di Graglia (Bi)
8°
Matteo Pomposini e
Cecilia Scisciani di MC77 di Serrapetrona (Mc)
9°
Samuele Cesaroni della Brasseria della Fonte di Pienza (Si)
10°
Luciano Landolfi del birrificio Eastside di Latina
11°
Conor Gallagher Deeks del birrificio Hilltop di Bassano Romano (Vt)
12°
Emanuele Longo del Birrificio Lariano di Sirone (Lc)
13°
Pietro Di Pilato del birrificio Brewfist di Codogno (LoO)
14°
Luigi D’Amelio del birrificio Extraomnes di Marnate (Va)
15°
Nicola Perra del birrificio Barley di Maracalagonis (Ca)
16°
Agostino Arioli del Birrificio Italiano di Limido Comasco (Co)
17°
Gino Perissutti del birrificio Foglie d’Erba di Forni di Sopra (Ud)
18°
Enrico Ciani del birrificio Birra dell’Eremo di Assisi (Pg)
19°
Fabio Brocca del Birrificio Lambrate di Milano
20°
Lorenzo Guarino del birrificio Rurale di Desio (MB)