Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, che anche nei mesi scorsi ha continuato ad investire in comunicazione e attività digitale, è ripartito a pieno regime anche con la promozione all’estero, alla “conquista” dei mercati strategici del Nord Europa. I vini abruzzesi sono stati protagonisti nei giorni scorsi del “Simply Italian Europe 2020 Tour” (organizzato da Iem-International Exhibition Management) incontrando buyer, operatori del settore e opinion leader in Norvegia, Danimarca e Polonia.
Vini d'Abruzzo con sguardo all'estero
«L’export per i vini abruzzesi - racconta
Valentino Di Campli presidente del Consorzio - vale più di 180 milioni di euro e il Nord Europa, pur essendo un mercato di piccole dimensioni, è di grande interesse per le nostre aziende. Per il primo semestre di quest’anno, caratterizzato dalle criticità che tutti conosciamo, l’
esportazione dei vini d’Abruzzo in Norvegia ha registrato una crescita importante (+23%) rispetto allo scorso anno, la Danimarca ha accusato di più la crisi ma comunque è un mercato che regge; in questi Paesi il consumatore è sempre più attento e curioso e la nostra proposta vinicola può accontentare molteplici richieste; è importante essere presenti in queste occasioni di promozione - dove sono coinvolti diversi attori del “sistema” vino italiano - presentandosi coesi ma ognuno con i propri punti di forza, lo sappiamo bene in Abruzzo dove l’incidenza della cooperazione è la più alta d’Italia».
Importatori, distributori, retailer, ristoratori, rappresentanti della stampa e opinion leader hanno partecipato alle degustazioni di Montepulciano d’Abruzzo e dell’Abruzzo Pecorino a Oslo, Copenhagen e Varsavia, manifestando grande interesse per i vitigni autoctoni simbolo della “Regione verde d’Europa”, all’estero più che mai l’attenzione al binomio “territorio e vino” si rivela sempre più vincente.
Incoraggianti quindi i dati del primo semestre sul Nord Europa, molto bene la Norvegia e spicca anche l’attività in Svezia - dove ci si deve attenere al monopolio - che registra un +15%* rispetto all’export del 2019; qui il Montepulciano d’Abruzzo è tra le prime quattro denominazioni Doc/Docg di vino italiano più vendute.
«Tra le tante sfide del particolare momento storico per il settore - e non solo - vi è anche quella di continuare a mantenere questi risultati stando al passo con un mercato - quello del Nord Europa - in continua evoluzione», conclude Di Campli.