È la Milano Wine Week (che già si è fatta sentire negli scorsi giorni, a cominciare dagli hashtag proposti per rilanciare il Made in Italy) a lanciare un appello al mondo vinicolo, sia italiano che internazionale, affinché contribuisca nell'offrire sostegno concreto e immediato alla comunità bergamasca, di gran lunga quella più ferita dalla grave emergenza sanitaria in corso nel Paese.
Milano Wine Week vicina all'emergenza coronavirus in Lombardia
Il team organizzativo della più grande manifestazione vitivinicola milanese, prodotta dalla Format Division di SG Company e la cui terza edizione
si svolgerà dal 3 all’11 ottobre prossimi, ha lanciato una raccolta fondi per supportare due strutture ospedaliere - il Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro e il Policlinico San Marco di Zingonia, appartenente al Gruppo San Donato – nell’epicentro dell’emergenza e in prima linea nella cura dei pazienti affetti dal nuovo Coronavirus (360 quelli con problemi respiratori gravi attualmente in cura). Una raccolta fondi, questa, che va ad aiutare anche strutture di supporto al
Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
«Fermo restando il nostro impegno a riabilitare nel medio e lungo termine l’immagine del vino italiano, il nostro sguardo – spiega
Federico Gordini, presidente di Milano Wine Week – non può che essere rivolto anche e soprattutto al presente. È per questo che abbiamo scelto di supportare due presidi ospedalieri che si trovano in provincia di Bergamo, epicentro dell’emergenza. Tutti i fondi raccolti saranno devoluti per l’acquisto di materiali e apparecchiature specifiche atte al miglioramento della terapia intensiva e sub intensiva, in primis caschi respiratori e
camici monouso e sterili per il personale sanitario». Le donazioni sono libere e possono essere effettuate tramite la piattaforma Gofundme
cliccando su questo link.
Una raccolta fondi per il Policlinico San Marco di Zingonia e il Policlino San Pietro di Ponte San Pietro
Parallelamente Milano Wine Week guarda al futuro e lancia un appello a tutti gli operatori del settore affinché facciano fronte comune allo scopo di
riabilitare su scala internazionale l’immagine dell’Italia e delle sue eccellenze agroalimentari, in primis il vino. Il fatto che il nostro Paese sia stato il primo dopo la Cina a vivere questa gravissima emergenza ha portato infatti a un’attenzione mediatica che spesso si è tradotta negativamente sull’immagine delle nostre eccellenze. Da questi presupposti è nata una campagna di comunicazione digitale che si pone l’obiettivo di celebrare quello che l’Italia porta nel mondo: qualità, gusto, territorio, filiera, ricerca, artigianalità.
Una campagna realizzata totalmente in inglese che si baserà su brevi video che vedranno protagonisti produttori, manager, importatori, influencer, opinion leader, sommelier, ristoratori e innovatori del settore vinicolo di tutto il mondo. Attraverso un breve video di 60 secondi, registrato direttamente con il proprio smartphone, viene chiesto agli operatori del settore di diventare voce e volto dell’eccellenza italiana del vino.
Un pensiero ai sanitari che salvano vite, un pensiero anche a salvare il Made in Italy
Per rendere ancora più efficace la campagna la richiesta è quella di inserire nelle comunicazioni social delle aziende e dei consorzi gli hashtag
#shareitalianexcellence e
#shareitalianwine taggando la pagina
@shareitalianwine.
«In un momento come questo – dichiara Gordini - riteniamo necessario lanciare un grande messaggio a tutto il mondo: l’Italia del vino e dell’eccellenza non si ferma e continua a lavorare per portare sulle tavole di tutto il globo il nostro straordinario territorio. Un’Italia del vino che, da questa emergenza, sta comprendendo sempre di più la necessità di rafforzare – in alcuni casi di costruire - la sua presenza digitale, sia nella comunicazione che nelle vendite».
«Vogliamo creare – conclude Gordini - una grande community di persone che amano l’Italia e desiderano sostenere, soprattutto in questo momento, i valori del mondo del vino italiano. Un’eccellenza che non si ferma. Per questo chiediamo a tutte le aziende, i Consorzi, gli opinion leader e gli operatori del vino italiano di condividere questo messaggio e di invitare tutti i contatti della famiglia internazionale del settore a fare altrettanto. Dobbiamo essere tutti uniti nel sostenere il vino e le eccellenze italiane».