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Baglio di Pianetto, Tiralongo è Ad: «Puntiamo ancora sul territorio»

Dopo aver ricoperto ruoli apicali in importanti realtà vinicole, tra cui Marchesi de’Frescobaldi, Mionetto, Donnafugata e recentemente Cantine Settesoli, Tiralongo approda al timone succedendo a Renato De Bartoli.

 
15 dicembre 2020 | 15:40

Baglio di Pianetto, Tiralongo è Ad: «Puntiamo ancora sul territorio»

Dopo aver ricoperto ruoli apicali in importanti realtà vinicole, tra cui Marchesi de’Frescobaldi, Mionetto, Donnafugata e recentemente Cantine Settesoli, Tiralongo approda al timone succedendo a Renato De Bartoli.

15 dicembre 2020 | 15:40
 

È Francesco Tiralongo, 53 anni, di cui oltre una ventina trascorsi nel settore vinicolo, il nuovo amministratore delegato di Baglio di Pianetto, la cantina siciliana della famiglia Marzotto proprietaria di 160 ettari, di cui 110 già in produzione, tra Santa Cristina Gela e Noto, per una produzione annuale di circa 750 mila bottiglie e un fatturato di oltre 3 milioni di euro.

Dopo aver ricoperto ruoli apicali in importanti realtà vinicole, tra cui Marchesi de’Frescobaldi, Mionetto, Donnafugata e recentemente Cantine Settesoli, Tiralongo approda al timone di Baglio di Pianetto succedendo a Renato De Bartoli.

Francesco Tiralongo - Nuovo ad per Baglio di Pianetto: è Francesco Tiralongo

Francesco Tiralongo

«Ciò che mi ha spinto ad accettare questa nuova sfida – spiega Francesco Tiralongo – è la filosofia aziendale che da sempre è alla base di Baglio di Pianetto: un’idea di qualità e valorizzazione del territorio ispiratrice di questo progetto sin dall’inizio. Mi affascinano le sue potenzialità, ancor più in una fase in cui è possibile fare cose nuove e dove esiste la concreta prospettiva di accompagnare la proprietà a proseguire sul percorso avviato dal Conte Marzotto oltre venti anni fa. Chi sta portando avanti questo progetto – prosegue Tiralongo - lo sta facendo con la medesima determinazione e con la stessa attenzione che si presta a quelle imprese cariche di passione e di amore familiare: mi riferisco in particolare alla figlia Dominique, che ha saputo raccogliere il testimone del padre in modo energico e deciso, operando in piena continuità con l’indimenticata caparbia del fondatore. Gli stimoli che trovo in questo incarico sono forti e autentici. Non a caso, in Baglio di Pianetto riconosco gli ideali e i valori di attaccamento a un territorio, nonché l’obiettivo di continuare a fare qualità nel segno della sostenibilità».

Primo obiettivo: ottimizzazione dei processi
Riferendosi poi alle sue prime iniziative da neo amministratore delegato, Tiralongo precisa: «Organizzazione e marketing sono due ambiti che da sempre caratterizzano il mio percorso professionale. So di poter contare sull’ottimo lavoro di chi mi ha preceduto e su una squadra affiatata. Inizierò a conoscere una ad una le persone che fanno, tutti i giorni, l’azienda, con lo scopo di metterle nelle condizioni migliori per dare il meglio di sé grazie a un’ottimizzazione dei processi. Ci sono già ora tutti gli ingredienti per evidenziare con ancor più forza l’identità dell’azienda, che può contare sul valore di aree produttive uniche per il carattere che infondono ai loro vini e, naturalmente, sulla forza del brand Sicilia».

Un mix di qualità umane e professionali
«Gli ultimi cinque anni con Renato De Bartoli – aggiunge Dominique Marzotto, presidente di Baglio di Pianetto - ci hanno permesso di raggiungere risultati importanti. A nome dell’intero consiglio d’amministrazione esprimiamo quindi soddisfazione e gratitudine per il grande lavoro svolto. Allo stesso tempo, siamo pienamente fiduciosi nel passaggio di testimone: l’auspicio è di proseguire nel percorso di crescita di una solida realtà come è Baglio di Pianetto, certi di poter confermare le ottime performance produttive e di cogliere a breve ulteriori soddisfazioni. Con Francesco Tiralongo, di cui apprezziamo da tempo personalità e competenza, abbiamo subito trovato una perfetta sintonia. In lui abbiamo individuato le qualità umane e professionali giuste per poter proseguire nella continuità dell’eccellente percorso svolto in passato e per affrontare le sfide di un settore complesso come quello del vino, che sta vivendo una fase di profonda trasformazione, così come tutto il resto del mondo in cui viviamo».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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