Elegantia, Maremma Toscana Doc, e Il Sorvegliante, Igt Toscana Rosso, sono due delle sette anime dell'azienda Rigoloccio, ma ben ne rappresentano la duplice natura: respiro internazionale e tutta la forza del territorio.
L'avventura di
Rigoloccio, nel cuore della Maremma Toscana, comincia nel 2002, su 23 ettari di terreni ai piedi del monte Calvo e del borgo di Gavorrano. Si comincia con una scelta audace: impiantare vitigni bordolesi, di respiro internazionale, ma con tutto il temperamento dei Supetuscan. Un progetto, preso in mano dall'agronomo Pierre Marie Guillaume e dall'enologo Fabrizio Moltard, ancora oggi portato avanti.

Nel 2017 l'azienda vive una rivoluzione radicale, con un cambio di proprietà che dà il via a un profondo rinnovamento strutturale che coinvolge ogni singolo aspetto.
Figli di questi quasi 20 anni di conduzione aziendale, crescono tra i filari di Rigoloccio vitigni quali Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot, cui si affiancano Chardonnay e l'autoctono Alicante. Il risultato si vede nei blend di vitigni di gran carattere e spiccata personalità. Sette in totale i vini, quattro Maremma Toscana Doc e tre Igt Toscana. Tra questi a Vinitaly ne abbiamo degustati due (uno per denominazione).

Elegantia, Maremma Toscana Doc 2011, è un taglio bordolese (50% Cabernet Franc, 50% Cabernet Sauvignon) invecchiato in barrique 18 mesi. Equilibrato e fine, si presenta complesso al naso, con sentori di ginepro, spezie e pepe, ma non mancano frutti rossi e note vegetali. Il tannino la fa da padrone, con una buona morbidezza a controbilanciare; un vino caldo, intenso e persistente. Questa particolare etichetta ha conquistato la medaglia di bronzo al China Wine & Spirits Awards.
Il Sorvegliante, Igt Toscana Rosso 2017, è ottenuto da un blend di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Petit Verdot, maturati separatamente in barrique per 12 mesi, poi in acciaio e infine in bottiglia. Offre un'ampia varietà di sensazioni olfattive, dal genetale alla china al ribes. Il colore è un rubino intenso, al naso spiccano note di sottobosco seguite da qualche accenno di terziario (tabacco) e da sentori balsamici. Un buon palato per questo vino di corpo, con un tannino non troppo prepotente e una "giusta dose" di morbidezza.
Per informazioni:
www.rigoloccio.it