Pochi giorni fa, l'annuale momento di
scambio conviviale di auguri tra amici e colleghi firmato Trentodoc a L'Alchimia Ristorante e Lounge Bar di Milano. Abbiamo colto l'occasione per scambiare due parole con
Sabrina Schench, direttrice dell'Istituto Trentodoc, per scoprire lo "stato di salute" del Consorzio, le sue collaborazioni, i suoi eventi.
Vini Trentodoc, dalle 54 case spumantistiche associate all'Istituto
I numeriPrima qualche numero: «L'Istituto è in grande crescita - spiega Sabrina Schench a Italia a Tavola - contiamo ad oggi 54 case spumantistiche associate, con una produzione in aumento, di oltre 9 milioni di bottiglie». L'Istituto (nonché il primo metodo Classico a ottenere la Doc in Italia) continua a percorrere la strada della crescita: «Posso dire, con cauto ottimismo, che siamo molto contenti». Da 52 a 54 (con un aumento costante anno dopo anno), le cantine associate possono vantare il marchio Trentodoc, seguendo il disciplinare: bollicine, realizzate da uve trentine, principalmente
Chardonnay e Pinot Nero (ma anche Pinot Bianco e Meunier), rigidi canoni di produzione e controlli lungo tutta la filiera.
Trentodoc è Bollicine di montagna
Le collaborazioni: esteroInsieme all'aumento degli associati e, conseguentemente, della produzione, a salire sono anche e le vendite e la credibilità: «Trentodoc è sempre più riconosciuto come un'eccellenza a livello qualitativo, sia in Italia che all'estero». Ed è proprio all'estero che l'Istituto continua a insistere e ad affermarsi: «Fuori Italia,
in particolare negli Stati Uniti, abbiamo attivato un progetto di posizionamento e di creazione della categoria Trentodoc, dove coinvolgiamo 15 case spumantistiche. Abbiamo poi un consolidato rapporto con gli istituti Master of Wine e con ProWein.
Le etichette Trentodoc in degustazione a New York
Per la prima partnership, quella con The Institute of Masters of Wine, l'obiettivo è chiaro: valorizzare le bollicine trentine e contemporaneamente la diffusione della mission dell'ente londinese. Una collaborazione rinnovata negli anni, che dà a Trentodoc l'occasione di rimarcare il proprio impegno nei confronti della valorizzazione dell'etica e della cultura del vino in differenti ambiti, sostenendo altresì l'alta formazione di figure professionali a livello internazionale. Per quanto riguarda Prowein, l'Istituto ha raccontato le sue bollicine in un'esposizione delle sue - allora - 51 case spumantistiche durante la manifestazione interna alla fiera, Meininger Award.
Le collaborazioni: Italia«In Italia invece siamo molto felici della partnership con l'Associazione italiana sommelier». Una partnership che si è consolidata in occasione della competizione per il
Miglior sommelier d'Italia Ais (appunto) Premio Trentodoc. A "spuntarla" sui concorrenti, il consulente finanziario toscano (sommelier per passione)
Valentino Tesi, che proprio a L'Alchimia ha fatto la sua prima apparizione ufficiale, proprio in veste di Ambasciatore del Trentodoc.
Antonello Maietta (presidente Ais Italia), Valentino Tesi e Sabrina Schench
Bollicine di montagnaIntanto prosegue (ormai alle battute finali) la manifestazione
Trentodoc Bollicine sulla città: «È l'occasione, per tutti coloro che vengono a visitare Trento in questo periodo (fino all'8 dicembre), di conoscere le etichette dell'Istituto». L'evento è infatti diffuso su tutto il territorio cittadino, «nonostante la casa rimanga Palazzo Roccabruna, l'enoteca provinciale del Trentino, dove è possibile avere dei piatti abbinati ai Trentodoc o fare delle degustazioni».
Piatti e aperitivi in abbinamento ai Trentodoc durante Bollicine sulla città - foto: Visit Trentino
Contemporaneamente, tante case spumantistiche hanno aperto le loro porte, «per permettere ai visitatori di scoprire Trentodoc là dove nasce». Si chiama "Trentodoc in cantina", un itinerario che coinvolge 14 delle cantine associate, una possibilità per scoprire le storie che le contraddistinguono. «Quindi eventi, degustazioni, presentazioni di libri, abbinamenti... e non solo. La Strada del vino si è davvero ben organizzata con Happy Trentodoc proponendo le etichette delle case associate o durante gli aperitivi, o in accompagnamento a pranzi e cene, in circa 20 locali del centro».
Per informazioni:
www.trentodoc.com