Un'occasione per scambiarsi gli auguri di Natale? Quella di oggi a
L'Alchimia Ristorante e Lounge Bar a Milano è stato molto di più. È stata l'occasione per degustare, prima di tutto, le etichette di punta delle 54 case vitivinicole dell'Istituto Trentodoc. È stata anche l'occasione per scambiare due parole con Valentino Tesi, nella sua prima "uscita ufficiale" da Miglior sommelier d'Italia Ais 2019 e Ambasciatore del Trentodoc. È stata, per concludere, l'occasione per assaggiare in esclusiva la mano di Giuseppe Postorino, il nuovo chef de L'Alchimia.
Il Miglior sommelier d'Italia e ambasciatore del Trentodoc Valentino Tesi degusta...
Ma andiamo con ordine. Una situazione informale, di amicizia, di convivialità: esattamente quell'atmosfera che i grandi vini, come
Trentodoc, vogliono rievocare.
Sabrina Schench, dopo aver ricordato il significato vero di quest'occasione, si dice «entusiasta ma con cautela» per come Trentodoc sta crescendo: «L'Istituto è in un momento di grande crescita, abbiamo oggi 54 case spumantistiche associate con una produzione in aumento di oltre 9 milioni di bottiglie».
Le etichette in degustazione delle 54 case vitivinicole associate a Trentodoc
Non tutta la produzione poteva naturalmente essere portata a L'Alchimia, giusto tante etichette quante ne servono, a rappresentare una panoramica completa del Consorzio, da degustare liberamente ma con consapevolezza.
Si può cominciare ad esempio da un Trentodoc PerNilo Extra Brut. Un Blanc de Blanc, uve 100% Chardonnay provenienti dalla val di Cembra e dall’alta collina di Trento, minimo 48 mesi sui lieviti. Si resta nella stessa tipologia, facendo qualche passo indietro negli anni con un Ferrari Perlé Bianco Trentodoc Riserva 2010: qui complessità e morbidezza sono figlie delle uve
Chardonnay di montagna.
(Trentodoc brinda al Natale
negli spazi de L'Alchimia a Milano)
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Per il blend 60% Chardonnay, 40% Pinot Nero, ci vengono serviti due vini. Il primo è Trentodoc Mach Riserva del Fondatore. Stiamo parlando di una cantina la cui storia, come ci ha suggerito il sommelier Trentodoc, risale a quando Trento ancora era parte dell'Impero Austro-Ungarico - 1874. Il secondo è Methius, un Brut 2013 Riserva Trentodoc, le cui uve sostano per 60 mesi, a temperatura e umidità pressoché costanti tutto l'anno, nella cantina d'invecchiamento ubicata a Mezzocorona, risalente ai primi del 1900.
A chiudere, un grande Trentodoc e una chicca da assaggiare. Il primo è un Pinot Nero al 100%, il Noir Nature Trentodoc di Cesarini Sforza, metodo Classico 2012 (solo acciaio); il secondo è un Dosaggio Zero di Maso Nero, uve 100% Pinot Bianco, solo legno (qualcosa di unico nel panorama del Trentodoc).
Trentodoc, Bollicine di montagna, protagoniste a L'Alchimia di Milano
Concorde
Valentino Tesi, al banco degustazione come ospite d'onore. Fiero e felice durante la sua prima uscita ufficiale come
Miglior sommelier d'Italia Ais, racconta, tra le altre cose, la soddisfazione di essere il primo sommelier a non ricoprire un ruolo fisso nel mondo della ristorazione - lui è infatti consulente finanziario, è sommelier per passione e nel tempo libero, una caratteristica che mai prima era appartenuta ad un Miglior sommelier per l'associazione.
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Allo stesso tempo, abbinati ai calici Trentodoc, gli aperitivi realizzati per l'occasione da Giuseppe Postorino. Già, perché è Postorino ad oggi (è proprio oggi il primo giorno) lo chef de L'Alchimia. Riassumiamo. Il ristorante ha recentemente preso la stella grazie alle mani e al talento di Davide Puleio, che però
non è più in forze nelle cucine del locale di Alberto Tasinato. Al suo posto, Postorino, che ha lasciato il
Da Noi In, ristorante interno al cinque stelle Magna Pars. E al posto di Postorino al Da Noi In?
Come abbiamo scritto recentemente, c'è Andrea Alfieri, che è tornato a Milano dopo l'esperienza di un anno e mezzo al
Royal e Golf di Courmayeur (Ao).
Un aperitivo insomma, ricco di bollicine metodo Classico, di buona cucina, di convivialità e di importanti novità!
Per informazioni:
www.trentodoc.comristorantelalchimia.com