Ganimede 2017 e Flami 2016 della tenuta situata a pochi chilometri da Caltagirone (Ct) sono due vini di fascia medio-alta: entrambi Dop Sicilia, fermentati con lieviti spontanei come tutti gli altri vini dell’azienda.
Era il 1999 quando Salvatore Cuffaro, da tutti conosciuto come Totò, acquistò in contrada Consorto di San Michele di Ganzaria una tenuta di 60 ha. Era in quasi abbandono a cominciare dai fabbricati ed in pratica produceva solo fichidindia. Totò si rimbocca le maniche e, senza alcun contributo pubblico, di quell’azienda quasi in disuso ne fa una moderna che nel frattempo è diventata di 70 ha con 22 di vigneti, 7 di uliveti, e altro tra cui 300 piante di finger lime. Ancora la cantina non è stata attrezzata, ma lo sarà al più presto.

Fin dall’impianto delle vigne ha come consulente agronomico ed enologo un noto personaggio, Donato Lanati, che per le caratteristiche fitoclimatiche dei luoghi suggerisce di piantare Petit Verdot, Chardonnay, Nero d’Avola, Viognier, Grillo, Traminer, Merlot, Tempranillo, quindi in maggioranza varietà poco presenti nel panorama siculo ma che nei posti giusti riescono ad esprimere il meglio delle loro qualità, con l’intento non nascosto di crearsi una nicchia di mercato diversa e particolare. I terreni sono sostanzialmente sabbiosi a quote dai 350 ai 490 m ed è presente l’irrigazione di soccorso per i periodi caldo-siccitosi. Nelle antiche case ristrutturate si è ricavato il resort Casale Santa Ida con 12 confortevoli camere, la piscina, la spa con possibilità di effettuare anche bagni di wine terapy.

Oggi le bottiglie prodotte sono solamente 100mila in 7 etichette, a cui se ne stanno aggiungendo altre 2, tra cui il Vigna Persa, un Nero d’Avola vinificato sulla tipologia dell’Amarone, che promette molto bene. Con l’avvento in azienda dei figli Ida e Raffaele si cerca di aumentarne considerevolmente il numero, attrezzando altresì la cantina in modo da essere del tutto autosufficiente. La coltivazione è in biologico che lo sarà certificato nel 2018, si producono altresì extravergine nell’Igp Sicilia, fichidindia e piante aromatiche.

Il Ganimede 2017, a cui Cuffaro è molto legato definendolo «un vino cresciuto e maturato con il desiderio della libertà», è un blend di Chardonnay 60% e Viognier vendemmiati a mano, affinati in acciaio per 3 mesi e in bottiglia per non meno di 2. Colore giallo paglierino intenso; all’olfatto fiori bianchi, erba di prati, frutta esotica, fine e franco; al palato sentori minerali leggermente sapidi, ottima ed equilibrata freschezza, una struttura che va crescendo, un’armonia perfetta.

Il Flami 2016 viene da uve di Tempranillo 65%, Nero d’Avola 25%, Petit Verdot 15%, vinificati separatamente, una macerazione di 10 giorni, affinamento 4 mesi in acciaio e più di 3 in bottiglia. Colore rubino e riflessi viola; naso complesso, essenzialmente balsamico e speziato, con ciliegie sotto spirito, tabacco, liquirizia, elegante e particolare; in bocca è di grande vivacità con tannini giusti, equilibrata struttura, una fragranza che riporta i sentori olfattivi, molto lungo, un vino che invoglia a berne anche perchè incuriosisce con la sua particolarità. Ciascuno in enoteca a 14 euro.

Per informazioni:
www.tenutacuffaro.com