Il vino italiano necessita di una promozione unitaria, forte ed efficace soprattutto su mercati complicati come quello cinese e da Vinitaly arriva l’annuncio di un possibile accordo di filiera che va in questa direzione.
Una politica, quella basata su un sistema condiviso, che già avevamo auspicato nell’
ultimo editoriale a firma del direttore Alberto Lupini. Ora, è arrivato un bel passo avanti annunciato da Ettore Nicoletto, ceo Santa Margherita Gruppo Vinicolo, Andrea Sartori, ceo Casa Vinicola Sartori e presidente di Italia del Vino Consorzio e del Consorzio Tutela vini Valpolicella e da Giovanni Mantovani, direttore generale Veronafiere, nel corso della diretta di Focus Economia da Vinitaly andata in onda su Radio 24.

«Vinitaly - hanno detto - è disponibile ad aggregare i grandi gruppi vinicoli per la promozione del vino italiano in Cina. L’obiettivo è quello di predisporre un progetto condiviso che metta in rete le competenze e che abbia un orizzonte strategico adeguato alla rilevanza di questo mercato».
Il progetto di Vinitaly brand umbrella del vino italiano in Cina punta a riunire anche le altre realtà associative più rappresentative del settore per accelerare il posizionamento su un mercato strategico ma fortemente penalizzato da una promozione frammentata e talvolta anche solitaria, con insufficiente apporto del sistema della promozione istituzionale.