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Opificio del Pinot nero di Gambugliano Esperienza onirica sui colli Pre Lessini

di Giulia Marruccelli
 
21 marzo 2018 | 15:33

Opificio del Pinot nero di Gambugliano Esperienza onirica sui colli Pre Lessini

di Giulia Marruccelli
21 marzo 2018 | 15:33
 

Tutte le strade non portano a Gambugliano, località a ovest di Vicenza sui colli Pre Lessini. Ma i vini dell'Opificio del Pinot nero di Gambugliano portano ovunque una grande testimonianza italiana del metodo classico.

Raggiungere l'Opificio è una piccola avventura, stradine sterrate e forti pendenze, ma il navigatore ci conduce al posto giusto: una piccola cantina affiancata da una casa di campagna sono il laboratorio creativo di Marco Buvoli, titolare d'azienda.

Marco Buvoli (Opificio del Pinot nero di Gambugliano Esperienza onirica sui colli Pre Lessini)
Marco Buvoli

La saletta degustazione lascia spazio a sei-otto persone attorno ad un bancone da falegname, assorta in un’atmosfera un po’ onirica, ma le parole del padrone di casa ci raccontano della magia del Pinot nero e della lavorazione a metodo classico che sono divenuti nella loro massima espressione il sogno di vita di Marco Buvoli.

Il podere è piccolo e tutto esposto a est/nord-est, poiché i grappoli del vitigno hanno bisogno del primo sole del mattino, per evitare il formarsi di umidità e muffe all’interno dello stretto involucro, assieme al dolce tepore pomeridiano, senza l’impatto diretto del sole che potrebbe “cuocere” l’uva.

(Opificio del Pinot nero di Gambugliano Esperienza onirica sui colli Pre Lessini)

Cloni provenienti dalla Borgogna e dalla Champagne, conduzione biodinamica, rispetto per la materia prima, fermentazioni spontanee, lunghissime soste sui lieviti sono ingredienti che danno la perfetta immagine di questo “Vigneron” berico che vuole il meglio e fa tutto per ottenerlo.

Inutile dire che le degustazioni si susseguono a partire dallo Spumante metodo classico quattro brut, 4 anni di riposo sui lieviti, che esprime solo classicità e pulizia al palato e al naso, nulla di “ruffiano”, un grande prodotto realizzato con attenzione maniacale anche nelle scelte dei cuvé delle varie annate, di cui una piccola parte è affinata in legno.
Gli Spumanti brut successivi crescono nelle annate di invecchiamento dal Sei al Super-Sei, dal Metodo Classico Rosé all’Otto, ben 96 mesi quest'ultimo, sono un susseguirsi di sempre nuove sorprese con maggiori complessità derivanti dall'accrescere del riposo sui lieviti in bottiglia; lo stupore è crescente, alcuni non sono spumanti “per tutti” proprio per la schietta naturalità che esprimono.

(Opificio del Pinot nero di Gambugliano Esperienza onirica sui colli Pre Lessini)

Al termine, dopo la visita alla cantina, ci risvegliamo da questa onirica degustazione ben consapevoli di non essere in Francia, ma in Italia, nel nostro territorio, in provincia di Vicenza. Una splendida lezione che ha dimostrato come i sogni che inseguiamo, se coadiuvati da competenza, studio, rigore, possono trasformarsi in realtà. Marco Buvoli docet.

Per informazioni: www.opificiopinotnero.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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