Vini unici abbinati a prodotti gastronomici di qualità: da Tallarini si possono trovare tante proposte interessanti per le feste di fine anno e non solo. L’azienda è aperta tutti i giorni per visite e degustazioni.
Vanto della cantina è il Valcalepio Moscato Passito di Gandosso, da uve di Moscato di Scanzo, che proprio in questi giorni ha ottenuto diversi premi con l’annata 2007: le 4 viti sulla Guida Vitae 2019, la rosa d’oro sulla guida Viniplus 2019 e la golden star sulla guida ViniBuoni d’Italia 2019.
La storia della famiglia Tallarini ha inizio più di 30 anni fa. Nel 1983 acquista “Il Fontanile”, un antico borgo con annessi alcuni caseggiati storici nella cui pertinenza vi era, già esistente, un piccolo vigneto. Da allora parte la realizzazione di un importante progetto di costruzione di una cantina nella bergamasca, che troverà compimento all’inizio del nuovo millennio. Complessivamente oggi la cantina può contare su una superficie vitata di circa 20 ettari ed è soprattutto riconosciuta quale realtà viticola estremamente dinamica e attenta ad ogni ambito innovativo, sia viticolo che enologico che commerciale.
Tallarini coniuga perfettamente la produzione e la maturazione dei vini con l’accoglienza ai visitatori. Articolata in tre sale - lavorazione, conservazione e degustazione - la cantina si divide tra le grandi vasche d’acciaio per i bianchi e le botti in legno per i rossi e i vini da invecchiamento. Lungo le pareti si conservano e affinano le 240mila bottiglie prodotte ogni anno, in attesa di aprirsi al palato di appassionati, degustatori o semplici amanti del buon vino. Ogni vino trae la sua grande qualità già nei vigneti: bassa resa, ricerca del perfetto momento della vendemmia, selezione manuale dei grappoli.
Tecnica e tradizione assicurano il miglior risultato finale: legni di piccole dimensioni, barrique e tonneau per i grandi vini; acciaio per i bianchi più giovani. Pressatura soffice, criomacerazione, taglio bordolese ed appassimento accurato delle uve sono i metodi utilizzati e rispettati con scrupolo. L’affinamento finale avviene sempre in bottiglia: può essere di pochi mesi per i vini di pronta beva, fino a diversi anni per i vini di lungo invecchiamento.
Per informazioni:
www.tallarini.com