È il 13 gennaio del 1982 la data che vede la nascita dell’azienda Quattroerre di Torre de’ Roveri (Bg), capitanata dai fratelli Rota. Nasce dalla passione ereditata dal padre, Dino, che per una vita ha vissuto e lavorato dentro il mondo enologico. Dapprima Maurizio e Giampietro, poi Enrico e Luca, i fratelli Rota hanno concretizzato il loro sogno che li vede protagonisti in principio nel campo della produzione, poi anche in quello della commercializzazione.
L’azienda bergamasca è tra le prime in Italia - siamo nel 1985 - ad infustare vino in contenitori di acciaio. In trent’anni di produzione di vini alla spina, la Quattroerre ha generato ben 4 linee per un totale di 16 tipologie di vini bianchi, rossi ed effervescenti. Nel 1987 i titolari decidono di completare la loro offerta commerciale inserendo delle birre internazionali.
La scelta di perseguire la qualità va oltre il prodotto estendendosi alla distribuzione, con l’intento di soddisfare un mercato ormai globalizzato attraverso un attento servizio in tempi assai ristretti. Tre anni dopo, la superficie della struttura viene triplicata in modo da sostenere lo sviluppo commerciale. Nel 1995 i fratelli Rota danno vita al progetto “Villa Domizia”, per reinterpretare a modo loro i vini del territorio; intraprendenza e dinamicità talmente indiscusse che uno dei fratelli viene chiamato dal direttivo a guidare il Consorzio Valcalepio come presidente. Nel 1998 aprono il loro primo centro di formazione, che nel 2010 si evolverà e diventerà polivalente e permanente.
Maurizio, Luca, Giampietro ed Enrico Rota
Nel 2011 approdano sul mercato asiatico con le prime esportazioni a Singapore e una postazione proprio dentro al circuito automobilistico di Formula Uno. Lo stesso anno prende vita un altro importante progetto legato alla forte attenzione che le birre artigianali iniziano ad avere tramite il marchio “Birrificio Nazionale”.
Il 2015 è l’anno in cui i Rota stringono alleanza con la Cantina Sociale Bergamasca di San Paolo d’Argon (Bg), dando vita a un vigneto biologico di quasi 10 ettari a Scanzorosciate (Bg), con una coltivazione dedicata anche ai vini autoctoni, in particolare alla Merena, vitigno da pochi mesi iscritto all’albo nazionale dei vitigni italiani dopo alcuni anni di sperimentazione. Strategie messe in atto per anticipare le evoluzioni del mercato, soprattutto quello estero, molto sensibile a questo filone. Sempre nel 2015, la particolare attenzione alla produzione di birre artigianali si evolve e si concretizza con la più importante partnership aziendale da loro mai effettuata: quella con il birrificio Otus di Seriate (Bg).
Centro di formazione polivalente e permanente Quattroerre
È storia attuale invece aver voluto partecipare alla creazione di una rete d’impresa, Aidg (Attitude for italian distribution of gourmet), unica nel suo genere, con aziende di merceologia diversa ma complementari, finalizzata principalmente allo sviluppo dei mercati internazionali, in particolar modo quelli del nord Europa e dell’Asia orientale. Il segreto del successo, come raccontano gli stessi protagonisti, risiede nella cultura del lavoro e nelle risorse umane a disposizione dell’azienda; l’anima è invece, come loro la definiscono, “il processo Quattroerre”. Il progetto, attivo da molti anni, non consiste in un prodotto o un servizio, ma molti prodotti e molti servizi, tutti offerti in un’unica soluzione e con la stessa finalità.
Villa DomiziaVilla Domizia è il segno distintivo con cui la passione e l’esperienza dei fratelli Rota interpretano il desiderio di rivalutare i vini del territorio. La loro sfida legata al mondo enologico bergamasco oggi si divide in quattro famiglie che abbracciano ben tre denominazioni - Valcalepio Dop, Terre del Colleoni Dop e Bergamasca Igp - a cui si affianca da sempre anche una selezione del distillato italiano per eccellenza, la grappa. I vini e i distillati Villa Domizia si sono via via affermati nel mercato per il loro carattere innovativo.
Di grande spessore l’alleanza nata tra la Cantina Sociale Bergamasca e la Quattroerre. L’accordo siglato dalle due realtà prevede la ristrutturazione e la lavorazione comune di un vigneto di quasi 10 ettari nel comune di Scanzo, già quasi completamente ristrutturato, proprio nel centro di Rosciate. La novità, però, riguarda la filosofia che hanno scelto di seguire: il vigneto sarà appunto coltivato per la produzione biologica, nel pieno rispetto di quello che, ad ogni effetto, può essere considerato un vero e proprio “giardino” in mezzo al centro abitato.
Villa EricaSe il 1982 rappresenta una data storica per l’azienda, lo è anche per il vino alla spina: infatti, nello stesso anno si autorizzò l’impiego di contenitori in acciaio inox per la confezione dei vini destinati al consumo diretto. In questo contesto, i fratelli Rota ebbero il coraggio di osare: con grande lungimiranza iniziarono a confezionare vino in fusti dopo neanche trenta mesi dall’entrata in vigore del decreto e quindi sin dagli inizi della loro nascita commerciale.
Pionieri di questo nuovo modo di bere moderno, hanno capito subito quanto fosse importante affiancare un altro prodotto sfuso come la birra, arrivando all’installazione e manutenzione diretta di attrezzature multi spine concepite con i criteri più moderni.
Se il vino alla spina è studiato e prodotto per il consumo quotidiano, i rigorosi controlli aziendali ne assicurano la qualità, garantendone la genuinità nel rispetto sia delle norme igienico-sanitarie prescritte che di quelle del settore vinicolo. Il grande successo ottenuto con questo prodotto è dovuto a un semplice segreto: proporre vini genuini, di giusta gradazione, con la massima attenzione ai prezzi, serviti con attrezzature certificate.
Le birreL’inaugurazione del “Centro di formazione polivalente e permanente” avvenne lunedì 27 settembre 2010. Per i fratelli Rota la formazione degli addetti del settore Horeca è sempre stato un punto cruciale. Una consulenza a 360 gradi per trasmettere ai pubblici esercizi l’esperienza di una organizzazione affermata e stimata da 35 anni. Nel 1987 decidono di offrire servizi maggiori inserendo una gamma di birre internazionali con un semplice ma efficace denominatore: birre prodotte da birrifici di piccole dimensioni ma di grande spessore.
Oggi l’azienda vanta una proposta birrofila di prim’ordine e le aree di approvvigionamento vanno dall’area germanica a quella belga. Non poteva mancare una maniacale attenzione nella gestione delle attrezzature necessarie per mescere la birra all’interno dei locali; uno staff tecnico altamente qualificato garantisce l’assistenza professionale.
OtusIl Birrificio Otus nasce dalla volontà di un gruppo di persone, accomunate dalla passione per la birra e animate dall’idea di creare una diversa esperienza produttiva dedicata al mondo artigianale. Con uno sguardo importante ad un mercato che continua ad avere una crescita esponenziale, hanno voluto interpretare la loro vocazione all’eccellenza, senza perdere di vista le criticità che troppe volte colpiscono queste tipologie di prodotti.
Hanno fatto loro la forza di garantire birre costanti nel tempo e disponibili in via continuativa, con grande attenzione ad elementi fondamentali quali il packaging o il posizionamento in esclusiva nel canale della ristorazione o dei pub e bar tramite alleanze commerciali con i distributori più attenti.
La gamma dei prodotti è completa, con bottiglie da 33, 50 e 75 cl, a cui si aggiunge l’innovativo fusto a perdere con sacca e asta di pescaggio della PolyKeg da 24 litri. La scelta di Otus quindi è stata quella di costituire un birrificio artigianale, legato alla produzione di qualità, con ingredienti e procedure naturali che valorizzino l’appartenenza nazionale, ma con uno spiccato spirito imprenditoriale nella gestione. Ecco, è con questa azienda che i fratelli Rota hanno voluto siglare un sodalizio inscindibile e unico nel suo genere.
Per informazioni:
www.quattroerre.com