Da Valdo nasce il nuovo Rive di San Pietro di Barbozza, un Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Brut Nature capace di racchiudere nelle sue bolliccine l'essenza del territorio.
La nuova etichetta va ad aggiungersi all'ampia gamma della linea prestigio, quella che
Valdo contrassegna come la sua più raffinata.

Le "Rive", in dialetto locale, sono i fianchi scoscesi delle colline, che nella zona del Prosecco storico sono molto ripide, quasi verticali, tali da richiedere grandi sforzi e grande lavoro nell'ambito della viticoltura. La raccolta è realizzata interamente a mano - impossibile usare supporti meccanici vista la pendenza impervia.
Rive vuole essere una denominazione da utilizzare solo per vini che provengono da un unico vigneto posizionato su una di queste colline, colline storicamente adibite alla coltura della Glera, uva vocata alla produzione di Prosecco Superiore. Più precisamente le uve per ottenere il Rive San Pietro di Barbozza provengono proprio dalle colline di San Pietro di Barbozza. Questa cuvée viene prodotta in 17.852 bottiglie numerate, come riportato in etichetta, variabili solo secondo il raccolto.

Si tratta, inoltre di un Prosecco Millesimato: alla ricerca della qualità, gli enologi Valdo hanno deciso di utilizzare le uve che provengono da un'unica annata. Il metodo Charmat di almeno 6 mesi e successiva maturazione in bottiglia abbinata all'assenza di zuccheri residui permettono di definirlo Brut Nature, valorizzando l'essenza minerale donatagli da terreno.
Il Rive di Barbozza nel bicchiere rivela sentori floreali e lievemente agrumati, presenta un perlage fine e un gusto asciutto e austero.
Per informazioni:
www.valdo.com