Siglando un accordo di fornitura importante con l’azienda PolyKeg di Calcinate (Bg), specializzata nella produzione di fusti in plastica monouso riciclabili, il Birrificio Indipendente Elav di Comun Nuovo dà un segnale forte che preannuncia, nel corso del 2017, un aumento importante della produzione e della esportazione di birra artigianale. La collaborazione tra le due realtà bergamasche, attive da anni sul territorio, si caratterizza per una particolare attenzione all’ambiente, sperimentando e dedicando tempo ed energie alla ricerca, mirando con questo a risultati di qualità.
Con queste basi comuni, il Birrificio Indipendente Elav e la PolyKeg hanno stretto un patto che prevede una prima fornitura di 20mila fusti per lo stoccaggio, il trasporto e la spillatura della birra, un test che, se darà i risultati sperati, aprirà le porte per ulteriori ordini e future sperimentazioni. I fusti in consegna saranno personalizzati appositamente con il marchio Elav e manterranno invariate le caratteristiche dei PolyKeg: nuovi Keg realizzati in materiale plastico (Pet), completamente riciclabile e compatibile con i sistemi di riempimento e spillatura.
Il Keg è ritenuto ideale per le esigenze di trasporto e conservazione della birra artigianale Elav, soprattutto in vista di un programma di potenziamento dell’export. Già ora la birra Elav arriva in diverse nazioni europee, ma il progetto è di coprire l’intera Europa e di arrivare presto negli Usa, cominciando dalla California.
«La scelta della PolyKeg di Calcinate - afferma Antonio Terzi, socio fondatore del Birrificio Indipendente Elav - è in primis una scelta di qualità, favorita anche dalla vicinanza geografica dell’azienda. In realtà non è la prima volta che preferiamo lavorare con aziende locali rispetto alle straniere: l’intero impianto di produzione, totalmente manuale, arriva da Crema, le bottiglie, i cartoni, i tappi, le etichette, tutto è fornito da aziende bergamasche. Innanzi tutto perché siamo piccoli artigiani e i nostri fornitori sono i primi clienti ed estimatori delle nostre birre».
«Scegliere aziende locali che ci assomigliano - prosegue Terzi - rispecchia maggiormente la nostra filosofia lavorativa e consente di instaurare rapporti diretti. Inoltre cerchiamo sempre, dove è possibile, di ridurre l’impatto ambientale del nostro lavoro, stando attenti alle materie prime e alle lavorazioni, riducendo le tratte dei trasporti. In forza di quest’etica abbiamo cresciuto la nostra azienda agricola, con l’idea che un giorno possa offrirci beni naturali ed etici da impiegare nella preparazione delle nostre birre».
Per informazioni: www.elavbrewery.com