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Best italian wine awards, giuria più ampia e partnership con The Winesider

Manca poco alla classifica delle 50 migliori etichette d’Italia creata da Luca Gardini, che quest'anno si avvale della collaborazione con The Winesider, la nuova piattaforma per la gestione della cantina dei ristoranti

 
11 agosto 2016 | 10:42

Best italian wine awards, giuria più ampia e partnership con The Winesider

Manca poco alla classifica delle 50 migliori etichette d’Italia creata da Luca Gardini, che quest'anno si avvale della collaborazione con The Winesider, la nuova piattaforma per la gestione della cantina dei ristoranti

11 agosto 2016 | 10:42
 

Si avvicina la nuova edizione di Biwa - Best italian wine awards, la classifica creata da Luca Gardini che ogni anno premia i 50 migliori vini d’Italia selezionati da una giuria internazionale che sarà presentata a Milano al centro congressi Fondazione Cariplo il 19 settembre 2016. Fra le novità dell’edizione 2016 c’è la main partnership con l’innovativa piattaforma per la gestione della cantina dei ristoranti di qualità The Winesider, start up creata da Gianni Miscioscia e dal figlio Giacomo che si avvale della consulenza di Gardini.



L’accordo è stato suggellato dalla creazione di un nuovo logo che fonde insieme i calici tricolore del Biwa e il cavatappi di The Winesider, ideato da Independent Ideas di Lapo Elkann. Modernità e tecnologia in supporto alla qualità, garantita da un’attenta selezione delle referenze che raccontano le migliori realtà italiane nel mondo del vino, ecco i valori che accomunano il Biwa e The Winesider, un servizio innovativo per la gestione della cantina e l’approvvigionamento del vino dei migliori ristoranti italiani, che da oggi si fondono insieme per dare voce - a livello nazionale e internazionale - a chi il vino lo fa, con passione e dedizione.

Proprio in questi giorni si sono svolte al Four Seasons di Milano le degustazioni alla cieca del comitato internazionale che permetteranno di creare la nuova classifica dei 50 migliori vini d’Italia. Per l’edizione 2016 la giuria del Biwa si è ampliata e arricchita grazie all’ingresso di quattro nuovi giudici: Luciano Ferraro, Kenichi Ohashi, Amaya Cervera e Marco Tonelli affiancano infatti il team composto da Tim Atkin, Christy Canterbury, Daniele Cernilli, Antonio Paolini e Pier Bergonzi, oltre ovviamente a Luca Gardini e Andrea Grignaffini, ideatori della classifica.

Luciano Ferraro, capo redattore del Corriere della Sera e firma della rubrica Corriere DiVini, è autore insieme a Luca Gardini della Guida “Vignaioli e Vini d’Italia” giunta alla sua terza edizione. Kenichi Ohashi è l’unico Master of wine giapponese, esperto del mondo del vino ma anche maestro della degustazione del sake, nominato Sake expert assessor e Master of sake. Amaya Cervera, fondatrice del sito internet spanishwinelover.com è una wine journalist con un’esperienza di oltre 15 anni, fa base a Madrid e scrive per diverse riviste di settore come The world of fine wine e Spain gourmetour. È stata direttrice della rivista Todovino e collabora a numerosi progetti editoriali nel mondo del vino.

Marco Tonelli, giornalista bolognese, da molti anni collabora con prestigiose riviste di enogastronomia e con le guide di settore, è membro del comitato di degustazione della Gazzetta dello Sport e ha collaborato con il Corriere della Sera per la stesura del libro “Vignaioli e Vini d’Italia” nel 2013 e nel 2014. È il primo Habanos Sommelier italiano e nel 2013 ha partecipato alla finale dei campionati del mondo a Cuba per questa categoria. Profili interessanti e di livello quelli dei giudici che si inseriscono all’interno del comitato internazionale quest’anno, quattro professionisti che possono contare su competenze differenti, sicuramente preziose per stilare la nuova classifica dei 50 migliori vini italiani.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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