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Tenute Rubino sempre più “rosa” A settembre la Vendemmia delle Donne

L’azienda brindisina ha chiuso il 2015 con un +18%. Cresce il successo del progetto Susumaniello, vitigno autoctono. Romina Leopardi entra nelle Donne del vino della Puglia. A settembre l’evento più atteso della cantina

 
25 aprile 2016 | 12:13

Tenute Rubino sempre più “rosa” A settembre la Vendemmia delle Donne

L’azienda brindisina ha chiuso il 2015 con un +18%. Cresce il successo del progetto Susumaniello, vitigno autoctono. Romina Leopardi entra nelle Donne del vino della Puglia. A settembre l’evento più atteso della cantina

25 aprile 2016 | 12:13
 

Tenute Rubino ha affrontato Vinitaly con tante frecce da scoccare, forte di un’esperienza produttiva, negli ultimi anni, in forte espansione, centrata sui vitigni autoctoni, come Primitivo e Negroamaro, ma anche sul recupero di vitigni oggi più rari ma un tempo diffusi in alcuni territori viticoli di tradizione. L’azienda brindisina ha chiuso un 2015 sfavillante (con un +18% circa) e negli ultimi 4 anni è costantemente cresciuta in Italia e all’estero. Un Vinitaly all’insegna del colore rosa, visto che Tenute Rubino, con Romina Leopardi (nella foto), responsabile marketing e comunicazione, è entrata nella grande famiglia delle Donne del vino della Puglia, condividendo con le colleghe produttrici un dinamismo che fa della delegazione pugliese una delle più attive e conosciute d’Italia.

Susumaniello
Si è partiti con il Susumaniello ed è stato un progetto vincente. «Abbiamo investito soprattutto nella produzione di vini ottenuti da vitigni autoctoni - racconta Romina Leopardi - quindi parlando del Salento ci riferiamo ai due varietali principali che sono Primitivo e Negroamaro. Ma noi ci siamo spinti oltre e abbiamo continuato la ricerca di vitigni autoctoni ancora più particolari e meno conosciuti, come il Susumaniello».



Ora tocca ad altri tre vitigni reliquia del vigneto pugliese: Ottavianello, Bianco d’Alessano e Minutolo (da non confondere con il Fiano). Con “Le Riscoperte” - così si chiama la famiglia dei nuovi vini di Tenute Rubino - si aggiunge un tassello importante nel processo di valorizzazione del patrimonio ampelografico della regione, recuperando, guarda caso, ben 2 vitigni bianchi, in una terra di grandi rossi.

«È una scelta che va in controtendenza - spiega Luigi Rubino, titolare dell’azienda di famiglia e marito di Romina - cerchiamo di interpretare le risorse enologiche che ci vengono da una ricognizione attenta del territorio. Sono vitigni praticamente scomparsi che resistono in piccoli appezzamenti che, in accordo con i proprietari, abbiamo ricondotto a criteri agronomici coerenti. Sono poche bottiglie, oggi, ma possono davvero segnare un’inversione di tendenza e riportare in auge queste produzioni di nicchia».

In effetti, il Progetto Susumaniello, ha avuto una crescita tumultuosa: quattro vini prodotti con queste uve, una superficie vitata più che raddoppiata nella Tenuta di Jaddico e un successo di vendite che pesa per quasi un quarto del fatturato. «Sì, il Susumaniello è una nostra bandiera - sottolinea Romina Leopardi - e la condividiamo con un pubblico di wine-lover che , come noi, sono innamorati del Susumaniello».

Un successo che si articola su quattro etichette, a partire dal più aristocratico dei vini Tenute Rubino, il “Torre Testa”, ma anche il “Sumaré”, un metodo Classico rosato in due versioni (24 e 36 mesi sui lieviti), l’innovativo e pregiato “Oltremé” e il fragrante “Torre Testa rosato”. E di Susumaniello sono le 35 barbatelle che, nel giorno d’inaugurazione della fiera, andranno “in adozione” con l’iniziativa promossa dalla delegazione pugliese delle Donne del vino. «Anche in questa bella iniziativa - sottolinea Romina Leopardi, esordiente nel lavoro in Associazione - abbiamo voluto portare avanti un segno di coerenza candidando questo vitigno».

Romina Leopardi
Romina Leopardi

Negroamaro e Primitivo
Ma Tenute Rubino brinda anche con Negroamaro e Primitivo, le cui bottiglie avanzano spedite anche nel 2016, dopo un 2015 tutto da incorniciare: «Stiamo lavorando bene, il mercato ci segue, abbiamo ampliato il numero dei Paesi serviti all’estero - commenta Luigi Rubino - ma è l’Italia che ci riserva la sorpresa più bella, con la Puglia, ma anche Roma e Milano in netta crescita».

Un segno positivo che riflette lo stato di buona salute del vino pugliese, anche in Italia, con la ripartenza dei consumi interni: «Si beve sempre meglio e il consumatore, anche locale, non chiede più un prodotto indistinto. Sono tante le occasioni di consumo - ricorda Romina Leopardi - e vengono premiati i vini più versatili negli abbinamenti col cibo». Una riflessione che ha un punto di osservazione importante in “Numero Primo”, l’enoteca gourmet che sposa i vini dell’azienda ad un ricco menù centrato sulle prelibatezze del Salento.

Che il sole splenda alto nel cielo, per il Salento, è cosa nota, ma è il borsino dell’enoturismo a goderne di più. In azienda si moltiplicano le prenotazioni di visita dei wine-lovers, con un estero in continua ascesa con un più 40%. Il marchio brindisino, del resto, si è legato con alcune sponsorizzazioni importanti ai grandi eventi del territorio, come la Regata internazionale Brindisi-Corfù di giugno, che ha un suo significativo pubblico di riferimento.

La Vendemmia delle Donne
Grande attesa, poi, per l’evento più importante dell’azienda, “La Vendemmia delle Donne”, una manifestazione che ogni anno verso metà settembre raduna centinaia di appassionati del mondo del vino e della buona tavola. «Quest’anno l’evento, giunto alla nona edizione - annuncia Romina - si terrà sabato 10 settembre. Facciamo cadere questo appuntamento nel periodo forse più delicato e più movimentato per noi che è appunto la vendemmia, proprio perché la nostra intenzione è far vivere la vendemmia. Chi vuole partecipare a questo evento si troverà proprio a vendemmiare, unendosi al nostro staff agricolo che è composto prevalentemente da donne. La giornata inizia con il taglio e la raccolta dei grappoli di Susumaniello, che le persone possono anche portare a casa. Si prosegue con altre attività, giochi tradizionali, degustazione di prodotti tipici del territorio. Questo evento è stato costruito e pensato soprattutto per le famiglie».



Comunicazione
Tenute Rubino, poi, è sempre più digital, proiettata ad interpretare quel processo tumultuoso di espansione della comunicazione del vino sul web e nelle community. Nel team di comunicazione - guidato da Romina Leopardi - c’è una grande attenzione per quanto avviene nella comunicazione digital del vino e non solo. Il campo di osservazione e di presidio abbraccia anche il valore attrattivo che il Salento riesce ad esprimere e i dati mettono in mostra come il marchio salentino abbia saputo ottimizzare la presenza sul web e sui social network, per promuovere le sue iniziative e far conoscere i vini.

La rivoluzione digitale dell’azienda brindisina è in pieno svolgimento e i risultati sono sempre più entusiasmanti: crescono gli ordini tramite e-commerce, grazie ad una piattaforma web creata ad hoc dove, oltre ai vini Tenute Rubino è possibile arricchire il carrello con altri selezionati prodotti del Salento: Olio Extra Vergine d’Oliva, taralli, paté, formaggi e salumi tutti rigorosamente prodotti in Puglia da fornitori selezionali. In forte aumento l’apprezzamento sui social network, Facebook in testa, dove si registra un’opinione positiva per il marchio Tenute Rubino.

Il rinnovamento della brand identity ha comportato anche il restyling grafico di Libens e Salende, i due vini a base di Vermentino. Un miglioramento che esprime sempre di più l’essenza di queste etichette, uniche per metodologia produttiva, che svelano la grande versatilità di questo vitigno, coltivato nella tenuta di Uggìo, 14 km a sud-ovest di Brindisi. La nuova espressione visiva di questi vini si fa più innovativa, gioca sui colori, sull’essenzialità della linea grafica e sulla ricercatezza del lettering dei nomi diretto a conseguire una visibilità e una riconoscibilità già allo scaffale.


Tenute Rubino
via Enrico Fermi 50 - 72100 Brindisi
Tel 0831 571955
www.tenuterubino.com
info@tenuterubino.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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