È la chiusura Stelvin a sigillare lo Chardonnay 2015 di Arnaldo Caprai

Arnaldo Caprai, storica azienda umbra dal 1971, coniuga da sempre le più moderne tecnologie con l'amore per la sua terra e i suoi vini. Quest'anno, in occasione della 50ª edizione di Vinitaly, presenta il nuovo Chardonnay 2015, prodotto in 13mila bottiglie, con una novità importante: la chiusura Stelvin, a garanzia di una corretta conservazione del vino. L'utilizzo del tappo a vite per la cantina fa parte di un progetto già iniziato con l'Umbria bianco Igt Cuvée Secrète e risponde ad una necessità di miglioramento di qualità e offerta per Arnaldo Caprai. È



Accanto alle sue grandi etichette, l’azienda umbra ha presentato la conclusione di un percorso di studio e di ricerca dell’eccellenza produttiva che da sempre la contraddistingue e che ha dato vita al Progetto Chardonnay. Una vera e propria scommessa per l'azienda. Un'annata, la prima, questa del 2015; una varietà internazionale; cinque ettari di terreni freschi e profondi, dotati di riserve idriche naturali, favorevoli alla maturazione delle varietà a bacca bianca più precoci; un primo passo compiuto verso il raggiungimento di performance di eccellenza con varietà internazionali nel rispetto dell’efficienza produttiva e della sostenibilità territoriale.

Queste le colonne portanti che sostengono lo Chardonnay Igt Arnaldo Caprai 2015, un vino diretto e immediato, piacevole e minerale, prodotto in un'edizione da 13mila bottiglie. Colore brillante e bouquet inizialmente connotato da note di agrumi, pera e pesca bianca. Ma l’attenzione alle ultime novità sta anche qui: il classico sughero viene sostituito da una chiusura Stelvin. Detta semplicemente tappo a vite, questa è una chiusura tecnica organoletticamente neutra a protezione dell’integrità del vino, eccellente per vini giovani e aromatici, che consente poi una perfetta conservazione del prodotto.